Monthly Archives: February 2011

Ciao formichine, sono venuto a trovarvi anche oggi. Sempre indaffarate vedo. Non come me. Che da fare ne avrei. Ma proprio non ho voglia. Non ho voglia di fare nulla. Per questo vengo qua a guardarvi. Per questo sono così … Continue reading →

Eri tu che sostenevi ci sarebbe stato imbarazzo. Ti sentivo preoccupata. Facile del resto. Lo dicevi chiaramente che incontrarsi veramente sarebbe stato molto diverso. Preoccupata perché non avevi mai trovato una intesa così forte e profonda. Entrambi perfettamente consci che … Continue reading →

-    Dov’è? -    Di là -    In camera? -    Come sempre -    Stessa scena? -    Vai a vedere tu stesso -    Vieni con me -    Rilevo se ci sono impronte su questo bicchiere e arrivo -    Gambaletti rossi, nuda, occhi … Continue reading →

-    Ti ho mai parlato della border? -    Border? Che è? -    La mia storia con la borderline… -    Non mi pare -    Mi dio se mi ha fatto stare male -    A quando risale? -    Avevo ventiquattro, venticinque -    … Continue reading →

-    Senti Ken… -    Cosa cara? -    C’è questa cosa che non so se accettare -    Tipo? -    Un film -    È dal 2001 che fai film, quale sarebbe il problema? -    Stavolta è diverso -    In che senso? -    … Continue reading →

Cari amici dopo un lungo periodo di assenza Scritture profane riapre con la pubblicazione del romanzo a puntate L’incidente stradale. Quelle che vengono pubblicate ovviamente sono ancora solo le bozze del romanzo, ma sono già abbastanza curate da consentire spero … Continue reading →

Tu hai valore? Quale è il tuo valore? Per quale motivo tu hai valore? La tua efficienza è superiore a quella delle macchine? Lo sai che le macchine non si ammalano? Lo sai cosa ne fanno se si rompono? IL … Continue reading →

Io la mattina proprio non ce la faccio più. Eppure dormo tutta la notte. Dormo bene. Sogno. I sogni me li ricordo. Non sempre, ma me li ricordo. Lo so che sogno. Quindi fase rem e tutto. Tutto a posto … Continue reading →

-    Aspetta qualcuno? -    Prego? -    Vedo che guarda spesso l’orologio -    No, non aspetto nessuno -    È un tic? -    E lei? Non ha paura che le portino via la borsetta a lasciarla lì per terra? -    No, però … Continue reading →

Caro papà Lasciarti senza una spiegazione non mi pare giusto. Io ti ho sempre ascoltato. Adesso tocca a te ascoltare e soprattutto capire. Lo so che farai molta fatica a farlo. Soprattutto adesso che non c’è più nemmeno mamma. Una … Continue reading →