doccia

Sto facendo la doccia e suona il campanello. Sei tu. Se sto sotto la doccia e suona il campanello sei tu. Immancabilmente. Pare che hai il radar, un detector, il sonar. Tu. Che arrivi. Suoni. Io che. Corro ad aprirti e ti vedo. Tu. Dalla soglia mi metti in mano qualcosa che hai appena comperato. Mi baci sulla bocca. Con la lingua. Quasi sempre a lungo. E poi te ne vai. Sempre te ne vai. E mi lasci lì gocciolante. Con quella tua cosa in mano. Ci vediamo solo così ultimamente. Certo le mail e gli sms ci sono ma di vederci ci vediamo solo così. In questo tuo modo. E. Sono così sicuro che adesso sei di nuovo tu che stavolta non metto né l’asciugamano intorno alla vita, né l’accappatoio. Sgocciolo per tutto il corridoio e la donna della pulizia mi chiederà ancora una volta cosa ho combinato. Tocco la maniglia e ci penso un attimo. E se fosse una raccomandata? Boh, penso di rimando. E. Apro. Incontro i tuoi occhi che fissano un istante i miei e poi percorrono lentamente tutto il mio corpo esposto. Hai in mano un peluche. Sai che li odio.
- Finalmente – dici
- Finalmente cosa?
- No, niente. Posso entrare? – dici

- Come mai mi hai portato un peluche?
- Perché so che li detesti
- Appunto chiedo…
- Era l’ultima volta
- L’ultima volta di cosa?
- L’ultima possibilità
- Per me?
- Sì
- Ma certo che sei proprio str…
- Shhhhh
- !
- Sorpreso?
- M… molto
- Ti piace?
- Non so
- Non ti piace?
- Sì, continua
- Così?
- Sì
- Ti piace?
- Sì
- Non ti avvicinare con la bocca
- V…a bene
- Togli le mani
- …
- Ti piace?
- Sì
- Ti piace?
- …
- Non ti piace più?
- Mi piace molto
- Molto?
- Sì
- Mi hai pensata?
- Sì
- E come mi pensavi?
- In tanti modi
- Nessuno in particolare?
- Non saprei
- Nessuno in particolare?
- Continua
- Prima rispondi
- In particolare a quando lo facevamo
- Qualche volta in particolare?
- La prima
- La prima?
- Quando me ne stavo andando e mi hai detto baciami
- Così ti piace?
- Sì
- E cosa è successo quella volta?
- Ti ho abbracciata e baciata per la prima volta
- E?
- Mi piaceva la morbidezza del tuo corpo contro il mio
- E cosa hai fatto?
- Ti ho alzato la gonna e ti ho abbassate le mutandine
- E io?
- Tu hai detto no
- E tu?
- Mi piace
- E tu?
- Io sono tornato a casa
- Cosa pensavi?
- Che eri mia
- Non sono tua
- Lo so
- Lo sai?
- Sì
- Tieni giù le mani
- Va bene
- Non ti spogli?
- No
- Ti piace ancora?
- Sì
- E cosa facevi quando mi pensavi?
- Niente
- Mi pensavi e basta?
- Qualche volta mi sono masturbato
- Pensando a quando ti ho detto no?
- Sì
- E tutte le altre volte?
- Pensavo a quella
- Non pensavi ad altro?
- Sì
- A cosa?
- Pensavo anche al tuo urlo strano
- La prima volta?
- No, le altre, dopo
- Ti piace il mio urlo?
- Ma non lo sentono i vicini?
- Forse
- E che pensano?
- Non ne ho idea, spero gli venga voglia
- Me lo prendi in bocca…?
- Dopo
- Non resisto
- Non resistere…
- Dopo quando?
- Dopo
- Rimani con me?
- Solo dopo

- Quindi ora rimani?
- Un po’ sì
- Un po’ quanto?
- Dipende
- Da cosa?
- Da quello che mi dici
- Cosa devo dirti?
- Qualcosa su di noi ad esempio
- Su di noi?
- Sì, su di noi
- Be’, cosa potrei aggiungere? Non sono molte le persone a cui ho detto ti amo
- Quante?
- Solo tu a dire il vero
- E cosa ti ha trattenuto dal dirlo prima?
- Non ho mai incontrato la persona giusta
- O forse eri solo più giovane e avevi meno paura di rimanere solo
- Non mi credi?
- Non so su cosa si basa il tuo amore
- Sul fatto che mi piaci. Fisicamente e di testa. Mi piace come ragioni e mi piace quello che fai
- Anche quando sparisco?
- Quello no, ma credo che sia solo una fase
- Cosa ti fa pensare che sia una fase?
- Nulla in particolare. Forse lo spero solamente
- Non ti sei mai chiesto perché lo faccio?
- Non sei altrettanto sicura di amarmi forse
- E perché non mi sento sicura?
- Dimmelo tu
- Tu non lo sai?
- No
- Questa è la ragione infatti
- La ragione di cosa?
- Del fatto che sparisco
- Il fatto che io non sappia perché sparisci è la ragione per cui sparisci? Mi pare contorto come ragionamento
- Forse più che la ragione è il presupposto
- Cioè. Se io lo sapessi capirei o farei cose che non ti farebbero poi sparire?
- Esatto! Vedi io mi chiedo su cosa si fonda il nostro amore. C’è l’attrazione fisica sicuramente e c’è una certa intesa ma non riesco a vedere oltre. Siamo d’accordo su molte cose, ma quali sono le cose che vogliamo fare assieme? Vivere assieme? Dormire nello stesso letto e mangiare assieme? Andare al cinema, ai concerti e tutte queste belle cose?
- Non bastano?
- Sono cose da fratelli
- Noi non siamo fratelli
- Appunto
- Quello che è appena accaduto non è cosa da fratelli
- E secondo te basta?
- Non c’è solo quello
- Vedi… non riesco a intravedere un progetto comune
- Cosa intendi?
- Qualcosa da costruire assieme
- Dovevamo anche scrivere assieme un libro…
- Parlo di un progetto di vita
- Le cose che hai detto non fanno parte di un progetto di vita?
- No, quelle sono un progetto di convivenza
- E non è la stessa cosa?
- La differenza è enorme e il fatto che tu non la conosca mi spaventa
- …
- …
- Vuoi un figlio?
- Anche
- E cosa ci può essere di più di tutte le cose che abbiamo detto messe assieme?
- C’è
- Non capisco
- C’è e sta alla base
- Non capisco
- Lo so che non capisci
- Che cos’è?
- Tutte le cose che hai detto sono deformabili
- Tutto è deformabile
- Il tempo fa e disfa e i giorni passano senza più intenzioni comuni. Tutto si appiattisce e si livella al minimo
- Questo è il rischio ed è un rischio che con te mi sento di correre
- Volessimo le stesse cose non lo correremmo affatto
- Ma vogliamo le stesse cose
- Vuoi un figlio?
- Be’, non ora
- Perché non ora?
- Mi pare ci siano molte cose che possiamo fare assieme prima di avere un figlio
- Cose di che tipo?
- Vivere assieme ad esempio
- Quindi nemmeno tu sei sicuro e non vogliamo le stesse cose
- Tu vuoi un figlio?
- Sì
- Ora?
- Sì
- Con me?
- Questo non lo so
- Ecco vedi. Nessuno è mai sicuro di niente tranne che della morte
- Siamo morti se non abbiamo un progetto
- Ma noi ce lo abbiamo
- Stiamo solo facendo quello che fanno tutti, la nostra è solo una resa. Fisiologica, biologica. Nulla a che vedere con la crescita
- Non ti capisco
- Non c’è sintonia
- Come no? Sono venuto ad aprirti nudo, sapevo che eri tu
- Ma non mi capisci
- Non del tutto
- Io invece ti capisco
- E cosa capisci?
- Che sei una bella persona ma a me non basta
- Tra un po’ mi incazzo
- Hai ragione. Vedi che ho fatto bene a portarti un peluche?
- E lo dici sorridendo?
- Non dovrei?
- Che stai facendo? Non dovevi rimanere?
- Mi vedo con un’altra persona
- Chi?
- Non lo conosci
- Ora capisco
- No, non capisci
- Non ti basto
- Nemmeno lui mi basta
- Ma si può sapere cosa vuoi?
- No. Game over

This entry was posted in racconti and tagged . Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>