La notte di Lucia

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Lucia ha trent’anni, o poco più, e dopo una prima vita trascorsa nella sua città, Siracusa, sbarca a Milano in una gelida notte d’inverno. Appena fuori dall’aeroporto di Linate, il suo sguardo azzurro e limpido si posa con un brivido sulla città ancora avvolta nel buio, ma l’alba non è lontana, si sente nell’aria che tra poco dovrà arrivare.

“Dove andiamo?” le chiede il tassista.

Lucia recita timidamente l’indirizzo annotato sull’agenda, poi si sistema meglio sul sedile, guarda fuori dal finestrino. “L’alba arriverà presto” pensa Lucia “questa è la notte più breve dell’anno”.

“L’ultimo volo arrivava da Catania. Lei è siciliana?” le chiede l’uomo al volante.

“Di Siracusa”.

“Come Santa Lucia, la santa di questa notte. Io sono di Lodi, per noi è una festa importante”.

“Anche in Sicilia lo è”.

“Da noi la Santa porta regali ai bambini, arriva di notte, come lei (ride), e sui davanzali le facciamo trovare qualcosa da mangiare, per lei e per il suo asinello”.

Lucia sorride, e si sente già un po’ a casa, mentre la macchina sfreccia per strade sconosciute e tutte uguali, che dovranno prima o poi diventare le sue. “Nella mia città c’è una lunga processione, poi si mangia la cuccia, un piatto semplice, a base di grano e ricotta”.

“In quale padiglione dell’ospedale l’accompagno?”

“All’oftalmico”.

“Niente di grave, spero”.

“No, non si preoccupi, sono un medico. Prendo servizio a Milano”.

“Ah… che strano… lei arriva da Siracusa il giorno di Santa Lucia, e viene per curare gli occhi…” osserva il tassista, mentre accosta accanto all’ingresso del Pronto Soccorso oftalmico.

“Se è per quello, mi chiamo pure Lucia” e intanto gli allunga il conto del tassametro.

“Lasci, signora, questa corsa la offro io… benvenuta a Milano” sussurra il tassista.

“Non deve…”.

“Insisto”.

“Prenda, allora”  e, un secondo prima di scendere dalla macchina, Lucia gli allunga un pacchetto molle, avvolto nella carta argentata. La donna è già dentro il portone, quando il tassista annusa il contenuto dell’involucro. Un odore di grano e ricotta e cioccolato gli entra nelle narici: è dolce, intenso, e rischiara la notte.

Nel cielo di Milano si alza una timida alba.

santa lucia

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