Chiamatelo specchietto per le allodole, consideratela pure come una pubblicità subliminale più allusiva di un fuoco fatuo, interpretatela come una strumentale prova del nove ai danni dei lettori, trasformati in cavie da laboratorio. Fatto sta che, se vigliaccamente inserite la parola pornografia nel titolo di un post semplicemente per depistare, introducendo a corollario suoi sinonimi come tag, il numero di accessi al vostro sito crescerà esponenzialmente. Facciamo una prova?

Cominciate coi tag, in ordine randomico: sesso, rapporto, trans, mistress, dildo, bondage, sadomaso. E’ matematica, precisa e dettagliata come un tabulato, non dichiarato alla moglie, di telefonate all’144. Già c’era un volta l’144. Una sequenza di numeri discreti come colpo grosso: la moglie a letto a immegersi Kundera, il marito che per sopperire all’insostenibile leggerezza dell’essere, si sdraiava sul divano con una mano sulla cornetta e l’altra sulla cornucopia.

“Sei in diretta”, ansimi celati dall’imbarazzante colonna sonora di successi pop rivisitati per non dover pagare i diritti siae. Smussato il pungiglione di Sting, e la vox di quel Bono diventa un porno sax da due lire. Già, perchè c’erano allora le lire: quelle che un cremino di costava 150 e le figurine panini 50 a bustina. Oggi, le bustine sono altre: non contengono cartine (troppo blando il fumo, out e da terzo stato) ma poverine bianche. “Con un poco di zucchero”, l’umore sale su. Lo consigliava una tata e quindi. “Sembra talco ma non è, serve a dare l’allegria”, la pioniera dei Manga se ne stava nell’Olimpo con quell’asessuato eunuco dello svolazzante Eros, e per risvegliare gli animi lanciava polvere bianca nell’aria. Ora, i bambini non sono maliziosi ma gli sceneggiatori?

Se poi volete fare strike, nel vostro post, accompagnate alla sostenuta prurigine un pò di gossip da prima pagine. Commentata con ironia ed una punta di Sarcasmo il rapporto tra la figlia del Gennargentu, Canalis, e mr Nespresso, ex camice bianco, Clooney. Uniti nel red carpet ma ci garantisce che, spente le luci dei riflettori, lui non le dica: “what else?”, preferendo nel talamo al porceddu di Sassari, il vecchio buon porco vietnamita compagno dei tempi passati?

Il post è finito (andate in pace), però, prima una scommessa: tra otto ore il responso Scommettiamo che questi tag, esclusivamente strumentali a raccongliere consensi, porteranno un buon numero di cliccate?

Arrivederci, a questa sera!