Tag Archives: milano

Milano dalla torre dei diamanti.

Posted on by 0 comment

image001“Sembra una piccola Manhattan”, è il commento che mio padre fa ogni volta che entra a Milano. Nella nuova Milano, ovviamente. Accade puntualmente, all’altezza di piazza Gae Aulenti, imboccando quel sottopassaggio che sa di metropoli e si apre, all’uscita, ai palazzi del complesso di Porta Nuova.
Giganti di cemento dove sui balconi spuntano giardini, oasi di linfa al centro dell’asfalto. Cuore di ferro dal viso di cristallo. E poi c’è quella torre che evoca la sfaccettatura di un diamante: le finestre inclinate, a catturare la luce che, annebbiata dallo smog, emerge dai tombini. E sembra New York, Milano. Dall’alto ancora di più. Una miniatura da parco dei divertimenti. Le guglie del Duomo, un ricamo nel marmo, i tram, treni da bambini in corsa su rotaie. Il traffico congestionato di macchine giocattolo, i semafori e le formiche che corrono veloci verso le loro vite. Perché a Milano non si cammina; si corre.

E tutto diventa ovatta, da lassù. Dal venticinquesimo piano della Diamomd Towers, che alla pietra preziosa si è ispirato. La location è stata scelta in occasione del lancio di una nuova linea di prodotti del gruppo Henkel, il cui denominatore era il bosco incantato. Una serata speciale, condotta egregiamente, in cui lo spettacolo più bello, però, è andato in scena oltre quei vetri. Facendomi riscoprire una città che, nei giorni dell’odio vorrei non avere mai incontrato, ma che in serate come quella di ieri mi fa ripetere, “Lassa pur ch’el mond el disa | ma Milan l’è un gran Milan”.

Il filo di Arianna

Posted on by 0 comment


Spesso alla base di una moda sta un filo che, tessuto diventa trama. Come quella disegnata da Arianna Chieli.

Giornalista, Arianna la moda ce l’ha nel sangue. Ragion per cui, oltre a collaborare con quotidiani di tiratura nazionale, ha pensato bene di organizzare Fashion Camp che, prossimo al debutto della sua seconda edizione, aprirà i battenti Venerdì 10 Giugno. Continue reading

Ma n’do vai (se un gasatore non ce l’hai)

Posted on by 5 comments

“Tesoro, ho un regalo per te. Lo so, non è ancora Natale ma così cominciamo ad acclimatarci.”

Tu sei sulla porta. Distrutta da una trasferta di lavoro in cui il letto ti ha visto per quattro ore. Hai un unico desiderio. Trovare un idromassaggio pronto magicamente incastonato al posto della doccia. E poi vagheggi il materasso, l’unica propaggine con cui desideri unirti. Lui ti fissa, con quello sguardo in bilico tra il vitreo e il bovino. Se avesse una coda comincerebbe a sbatterla da una parte all’altra. Poi, con la grazia di un ippopotamo in una stanza di uova di Fabergè, ti trascina per un braccio. Questa volta sei tu ad osservarlo. Pantaloni di felpa con presa d’aria nel backstage e un buco con la calza intorno.
Continue reading

Beati e Bannati sui Navigli

Posted on by 0 comment

Appuntamento questa sera per l’ultima tappa milanese con Beati e Bannati, il romanzo sui gironi di facebook.

Vi aspetto alla Gogol&Co di Via Savona 101 alle ore 19.00

Gradito tacco a spillo per le signore ;)

Sinossi Beati e Bannati

Affacciatasi per caso, e per gioco, sulla piazza virtuale di Facebook, Elena, PR dal tacco facile con un alter ego nello specchio, si trova a fare i conti con le avance di GS: tombeur de femmes del ventunesimo secolo, figlio di stereotipi antichi, dalla prevedibile poeticità di chi con le parole ci sa fare. Scrittore affermato e blasonato, GS scompagina la vita di Elena che, tra una Jimmy Choo immortalata nel profilo FB e una telefonata all’amica fidata, si ritrova innamorata. E tradita. Ma Elena, ormai artista del network, cercherà vendetta in quella stessa rete da cui si è fatta intrappolare.

Come la neve non fa rumore

Posted on by 0 comment

Ottunde, obnubila, occulta. Omologa le differenze. Interviene sulle distanze. Appiattisce gli spigoli e rende i contorni friabili. Pattina sulla scia di una danza fredda per poi schiantarsi, ancora più gelida, a terra.

Mi frega sempre.

Ogni anno mi ripeto che in città complica le cose, annebbia la vista e confonde i guidatori. Poi, riconosco un fiocco. Seguito da un altro, e a cascata, una marea di acini di ghiaccio, a riempire la finestra. L’inverno piega i rami dei pioppi del parco. Un sipario albino cala su Milano mentre il silenzio incide il caos di quello che sarebbe uno stereotipato risveglio metropolitano. Asettico se non ci fosse tutto quel bianco a sporcare la ritualità del traffico.

E non resisto. Mi butto nel freddo. In compagnia del ritmico dondolio di un respiro, ad ascoltare il nulla. Divorando un giorno che non cercavo ma che è successo.
Continue reading

Tra caffè che son sospesi

Posted on by 0 comment

C’è una tradizione a Napoli che si chiama caffè sospeso. Al Gambrinus, bar storico collocato nel cuore del decumano si consuma un caffè. Poi, a discrezione, l’avventore decide se pagarne un secondo. Per chi verrà dopo di lui. E’ il gioco del caso. Gli specchi che il destino frappone nei gradini della vita. Ti guardano senza riflettere. Allora puoi scegliere se seguire il flusso per poi dire che è tutta colpa della serendipità se hai agito in un modo piuttosto che in un altro. Oppure ragionare. Fermarti a riflettere. Narcotizzare il fato e ascoltare la legge morale dentro di te. Come un libro. Puoi sceglierlo ad hoc. Acquistarlo, impacchettarlo e consegnarlo alla persona per cui l’hai pensato o lasciarlo al destino di quel caffè.

Continue reading