L'insostenibile leggerezza dell'etere

L’idea dell’eterno ritorno è misteriosa e con essa Nietzsche ha messo molti filosofi nell’imbarazzo: pensare che un giorno ogni cosa si ripeterà così come l’abbiamo già vissuta, e che anche questa ripetizione debba ripetersi all’infinito!”

Se la vita è un eterno ritorno, non si rischia di scivolare nella minestra riscaldata?

Oggi un’amica mi ha chiesto una consulenza. Complice Facebook, ragnatela di impenitenti web lovers, ha reicontrato un amorazzo del tempo che fu. So far, so good. Il problema è che l’amica è attualmente sposata con nutrita prole al seguito, mentre il Vaporidis degli anni ’80 è fresco di avvocato con le pratiche calde della separazione in mano. Ai tempi delle mani iperattive, non c’era stato modo di far sbocciare quel fiore, rimasto non colto. Un piede nell’abito da sposa e una fidanzata ingombrante dall’altra parte avevano fatto il resto.

Oggi, dopo un’apnea di comunicazioni durata una settimana, ricevo una sua mail. Oggetto: “Mi ha accettato”. Anche lei, avvocato integerrimo e seria madre di famiglia, avviluppata dalle spire del network dei tradimenti. 

“Bene, quando vi vedete?”

“Mai! Rovinerei il mio rapporto con Claudio (marito e novello Bambi in potenza)”

Risposta spiazzante e assolutamente non preventivabile per una che pochi giorni prima aveva intimato un suicidio in caso di assenza di risposta.

“Le tue sono remore morali o vuoi solo una spintarella per cadere nell’abisso? Da amica te la do volentieri ma ti rendi conto che tuo marito sta per perdere l’esclusiva dell’appalto delle tue concupiscenze? Capisco l’afflato romantico per chi era causa di fitte in zone dove l’abbronzatura latita, nei giorni in cui sceglievi confetti e spedivi partecipazioni. Però, sii realista. La tua carta d’identità parla da sola!”

“Lui saprebbe farmi sentire donna. Non come Claudio”

Certo Claudio; l’ectoplasma delle reazioni. L’ameba che si illumina solo in corrispondenza della spia d’accensione di Sky. L’unica luce rossa foriera di eccitazione. Claudio non sarebbe mai capace di un tradimento. Servirebbero troppa fatica e una premeditazione propria di una razza più evoluta. Lui no: vive felice una vita da anello mancante. La fede ce l’ha al dito ma il maritino Claudio rappresenta una perfetta sfumatura che differenzia l’uomo dalla scimmia.  Divano, frigo. Frigo, divano. In un moto perpetuo che si ripete giorno dopo giorno con una cadenza disarmante. Come bilancere due Splugen da 66, tanto per tenersi in forma. Claudio è stato il classico sbaglio che ti trascini per una vita intera. Errore tuo e orrore di tuo padre che avrebbe desiderato per te, l’avvocatotantobravo, figlio del vicino di casa. E, invece tu da rivoluzionaria dei sentimenti ti sei portato a casa un encefalogramma piatto del lavoro. Privo di ambizioni e la cui massima aspettativa coincide con l’appuntamento annuale con la formula Indy. Quando lui, con lo sguardo catatonico di un cefalo appena scongelato, segue ipnotizzato il ronzio di macchine sull’unico anello che veramente ami. Affezione matrimoniale o perversione coniugale?

“Fattene una ragione. E’ come sei il fattaccio fosse già avvenuto  ai tempi del liceo. Solo che allora viaggiavi lanciata sull’autostrada del “per tutta la vita” per assecondare questa nota di piacere estemporaneo. Ora che hai saturato le delizie della vita coniugale vuoi regalarti la ciliegina sulla torta. Se cerchi un’iniezione di piacere sei nel posto giusto e lui è lo stallone onirico che cerchi. Occhio però a non farlo diventare una trasferta di sola andata. Senza visto è dura rientrare dall’America”

Quanto può essere pesante da digerire la minestra riscaldata ? Io preferisco piatti di prima scelta. Gustosi ma leggeri. Come una piuma. Da cui tutto ebbe inizio…

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5 Responses to “L'insostenibile leggerezza dell'etere”

  1. daniele says:

    ho gustato le tue parole, che denotano rara intelligenza e sensibilità.
    grazie.
    daniele.

  2. riccardo ferrazzi says:

    Condivido la tua filosofia. Sarà per questo che non mi sono mai sposato?

    • beabuozzi says:

      Non so quanti anni abbia tu Riccardo ma, ad oggi, anch’io non ho mai indossato l’abito bianco (anche perchè con l’estro che metto nelle scarpe oltre il nero è meglio non andare). Non escludo di farlo un giorno. Il problema è confermare una scelta interandola nel tempo. Ho chiesto ad un mio ex, evidentemente meno nespola di me dal momento che vanta due pargoli ed una simpaticissima compagna, se la routine non uccide la coppia. Bene: sai cosa mi ha risposto? Che lui riconfermerebbe ogni giorno la scelta di sue moglie e delle sue figlie.
      Ma quando si capisce di essere veramente pronti per il grande passo?
      Io purtroppo il vizietto di sedurre e lasciarmi sedurre non so se voglio perderlo…

      • riccardo ferrazzi says:

        Meglio che non ti dica quanti anni ho (ma se guardi il mio profilo trovi la data di nascita: non spaventarti!). Non credo di essere più in grado di sedurre (e se ne mai lo facessi, povera lei!). Certo, non c’è niente di più delizioso che essere sedotti. Se poi a farlo è una seducente indossatrice di tacchi 12… Ah, vabbe’. Morire, dormire, sognare.

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