Bruno Morchio

Bruno Morchio
Vive a Genova dove lavora come psicologo e psicoterapeuta.
Laureatosi in Lettere moderne nel 1979 con Edoardo Sanguineti con una tesi su “La cognizione del dolore” di Gadda, si interroga se nella vita intenda occuparsi di libri o di persone e si iscrive a Psicologia a Padova, dove termina gli studi nel 1984.
Dal 1988 lavora come psicologo in un Consultorio familiare pubblico. Conteso tra l’interesse per la psicoanalisi e l’amore per la letteratura, che lo porta a occuparsi di critica letteraria ispirata alla teoria e alla clinica psicoanalitica, nel 1999 scrive il suo primo romanzo, Maccaia, che propone ad Einaudi e Sellerio e presenta al Premio Tedeschi di Mondadori ma non riesce a trovare un editore.
Nonostante l’insuccesso inizia a scrivere il suo secondo romanzo, La creûza degli ulivi.
Nel 2000 nasce la Fratelli Frilli Editori, una piccola casa editrice genovese interessata a pubblicare romanzi gialli e noir ambientati in Liguria; Morchio presenta la stesura dei primi tre capitoli di Bacci Pagano. Una storia da carruggi e, ottenuto parere positivo, completa il romanzo che viene pubblicato inizialmente in mille copie ed ottiene un successo imprevisto che porta alla ristampa del romanzo ancor prima della notorietà ottenuta con i servizi giornalistici dell’edizione ligure del TGR, de Il Secolo XIX e dell’edizione genovese de la Repubblica.
Il successo ottenuto permette finalmente la pubblicazione, da parte della Fratelli Frilli, dei romanzi scritti precedentemente e, negli anni successivi, di altri due romanzi Con la morte non si tratta e Le cose che non ti ho detto questa volta con Garzanti.
Nel 2009 vince con Rossoamaro il Premio Azzeccagarbugli al romanzo poliziesco.
I primi due libri della serie sono stati tradotti in tedesco da Ingrid Ickler e pubblicati nel 2007 e 2008 dalla Unionsverlag di Zurigo con il titolo Kalter Wind in Genua e Wölfe in Genua. La casa editrice dtv di Monaco di Baviera ha pubblicato la traduzione di Rossoamaro, nel 2010, con il titolo Bitteres Rot e quella di Con la morte non si tratta, nel 2011, con il titolo Der Tod verhandelt nicht.
Il profumo delle bugie, pubblicato da Garzanti nel 2012, non appartiene al genere noir e racconta con una scrittura ironica e talvolta grottesca le vicende di una famiglia alto-borghese che nel giro di due settimane, a ridosso del Natale, vive la propria tragicomica consunzione.
Il suo ultimo romanzo si intitola Un conto aperto con la morte ed è edito da Garzanti.

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