Orticola: Milano in verde

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A Hydra, la Positano della Grecia, qualche anno fa, oltre a un sedicente anello con una dracma che avrebbe dovuto portarmi fortuna, ho acquistato un cappello a tesa media, sormontato da una rosa di seta. Quanto di più improprio una volta rientrata a Milano. Non domenica 10 Maggio in cui, dopo lo sguardo sbigottito del mio barista, con quel cappello calcato in testa un po’ di sguincio, mi sono incamminata fino ai giardini di porta Palestro. Avevo letto di Orticola e volevo toccare con mano questa kermesse di gentildonne di campagna al centro del caos cittadino.
Orticola è la la mostra mercato di fiori e piante, che ogni anno l’omonima società di Lombardia organizza ai Giardini Montanelli a Milano, ha scelto “l’italianità del giardino”. E poiché quest’anno ricorre anche il 150nario della società lombarda, l’appuntamento diventa particolarmente importante.
Molti gli appuntamneti anche “Fuori Orticola”, da quello “Prendiamoci cura del nostro giardino storico” , organizzato da MilanoAltruista, con gruppi organizzati di cittadini che si prendono cura di una zona di parco degradata, oppure “Davide Oldani e le Erbe Aromatiche”, lezione dello chef ambassador di Expo che il giorno 9 a Museo Bagatti Valsecchi terrà una conversazione sull’uso di queste erbe in cucina.
Senza dimenticare i concorsi dedicati alle piante migliori presentate, poi quello dedicato alla rosa italiana, per questa edizione, perché alcuni dei vivaisti presenti metteranno nelle loro collezioni alcune delle varietà premiate al noto concorso di Monza in questi 20anni. Da citare infine, le visite guidate agli alberi monumentali del parco pubblico, le sezioni “Giardini da mangiare” e i laboratori organizzati per adulti e bambini.
Il mio cappello è tornato nell’armadio, pronto ad essere rispolverato, con la sua rosa di seta, al prossimo Orticola.

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