Evolversi per sopravvivere

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Molti di voi già lo sanno: non sono un mago della tecnologia. Sono di quella generazione che ha cominciato a scrivere ancora con la Olivetti 22 e, se pure non rimpiango quei tempi, neanche li rinnego in favore di un uso sfrenato della tecnologia. però…la regola per sopravvivere è sempre quella di adattarsi ai tempi e capirne le dinamiche inserendo la propria vena creativa senza tradirla. Presto fatto. Ho espresso in passato qualche dubbio sull’editoria in digitale. Da quasi un anno me ne interesso e ho scoperto un sacco di cose. utili, interessanti, che non mi impongono assolutamente di tradire la mia vena narrativa o le mie ispirazioni. Sono tra quelli che i libri stampati li ameranno sempre e che, quando viaggiano probabilmente un tascabile tutto spiegazzato in tasca lo avranno sempre. Però, solo per fare un esempio, se devo recuperare un nuomero di una rivista gelosamente custodita in scatoloni in cima a un armadio come faccio? La carta, costa, pesa, e rimettere tutto a posto diventa poi un’ordalia. Quindi per alcune problematiche tipo lo stoccaggio di collezioni di riviste o albi l’elettronica mi sembra la soluzione, l‘unica veramente praticabile. Vero è che siamo ancora in un momento pionieristico ma non è forse meglio esserci, cercare di capire, di battere la pista prima di altri? Certamente con cautela perchè al momento una vera e propria resa economica non c’è, se nonuna ottima esposizione e lap ossibilità di dare una seconda vita ad alcuni testi. Il prezzo basso è ancora un fattore determinante nella scelta tra il digitale e lo stampato. Però mi pare eccessivo  fare come un libraio di mia conoscenza che quando ha visto pubblicizzata la libreria on -line di un noto editore ha cacciato il rappresentante dicendo che non avrebbe più tenuto i suoi volumi. Di fatto editoria digitale e stampata non sono nemici. Però, ammettiamolo, molti librai ancora non sanno cos’è un ebook e neanche lo vogliono sapere. Demonizzano ciò che non conoscono, proprio come certi letotri o autori. E questa non è una buona strategia per la sopravvivenza. Per questo invece sto avventurandomi in un territorio ancora incerto con entusiamo e con cautela. Valutando varie proposte e riservandomi un giudizio in un momento più avanzato. Però l’occasione di proporre un racconto che aveva già avuto una vita in una antologia con molti altri autori e forse era persino passato inosservato era una tentazione che non potevo evitare. Oltre tutto, adesso che per questo come per molte altre cose, i diritti sono tornati a me è una possibilità in più per il lettore appassionato direcuperare materiale perso a suo tempo. O forse giudicato ( in un volume costoso con altri autori , magari di minor interesse) troppo costoso in prima battuta. Da qui un’altra osservazione. L’editore tradizionale oggi non cerca il lettore vero, l’appassionato. Cerca di vendere il libro come oggetto(così come cerca di vendere il tablet o il book reader come oggetto) ma non si preocupa di qualità e gusti. Cerca quel lettore che compra il best seller, una due volte l’anno, magari per regalarlo perchè se ne parla.  Quanti sono quelli che regalano un libro poco conosciuto , solo perchè è bello?Ce ne sono ma in quella cerchia che ristretta è e ristretta rimane, elettronica o meno, di lettori forti. Ma questi magari comprerebbero l’intera raccolta dei testi introbvabili se non in bancarella di un autore amato, se li trovassero in digitale a un prezzo onesto. Ecco, io sono convinto che l’evoluzione e la chiave di sopravvivenza possa essere anche questo. Intanto, se volete, godetevi un racconto di spionaggio-storico scaricandolo al prezzo di una canzone. A me sembra una buona idea.

Non l’unica e non l’ultima. ma oggi, in occasione del Salone del Libro, mi pare un modo intelligente di sostenere l’editoria. Il link è questo  http://www.bookrepublic.it/book/9788897477006-il-labirinto-di-lucrezia/

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28 Responses to Evolversi per sopravvivere

  1. Beppe says:

    Grandissimo evoluzione Prof! Visto che hai intrapreso la via digitale per il recupero dei vecchi lavori o di quelli ormai introvabili ti consiglio di mettere una indicazione fissa nel blog che permetta ai lettori di trovare il materiale visto che per adesso mi sempra appoggiato a diverse realtà editoriali

    • ilprofessionista says:

      Mi sembra un’ottima idea.il tempo di lavorarci. ci son odiversi altri progetti in lavorazione. ti farò sapere anche privatamente perchèho da farti delle proposte in merito. :-)

  2. Lucius Etruscus says:

    Stupenda iniziativa! Il racconto è molto bello e ho la fortuna di aver trovato su bancarella (a prezzo stracciatissimo!) l’antologia cartacea che lo contiene, ma questa copia digitale me la pappo subito: con prezzi così bassi è un piacere essere collezionisti ^_^

    • ilprofessionista says:

      Sì devo dire che mi fa molto piacere vederlo stampato così da solo. una nota polemica su History & Mystery: non si capisce perchè a certi autori il curatore abbia lasciato una libertài llimitata di pagie e ad altri abbia imposto una ferrea chiusura in poche cartelle. Il labirinto di Lucrezia fu concepito per unc erto numero di pagine e va bene così ma poi mi sono visto soverchiato di altri autori di dubbia qualità… ogni tanto il sassolino fa bene toglierselo. :-)

  3. Cristiano says:

    Grande Prof! Sai che per quanto riguarda gli ebook con me sfondi una porta, anzi un portone aperto…e infatti ho già acquistato questo tuo racconto, ad un prezzo onesto… come dovrebbe essere se vogliamo che questo mercato si sviluppi pienamente senza rimanere “di nicchia”.

    • ilprofessionista says:

      sì, cristiano, vedrai che attraverso questa strada magari si reucperan oanche cose molto itneresanti dal passato e, certamente, il prezzo è determinante.

  4. andrea-tortellino says:

    Come dice il buon Lucius, è con prezzi così onesti che si riuscirà a portare avanti la dicotomia carta-elettronica, nulla vieta al collezionista di comprarsi il libro per completare la libreria e poi di comprarlo in edizione elettronica perchè viaggiando è molto più comodo da portare… come dici giustamente te, Stefano, uno dei problemi è in primis l’editore, che non vuol vendere un libro in quanto ci crede, e sa di avere un pubblico fidelizzato di lettori, di persone che ragionano quando comprano. Invece vuol vendere solo un prodotto, senza ricordarsi che in realtà c’è una differenza sostanziale.
    Editori così in pratica non ragionano più pensando che un libro è un opera di ingegno, e di conseguenza d’arte, bensì lo reputano ormai come un numero, una cosa da vendere per lucro…mah, la speranza come si dice risiede nella capacità del singolo di riconoscere cosa è buono e cosa no, ed è vero che per saperlo fare deve fare affidamento ai suoi gusti, rafforzati dall’esperienza della lettura.

    • ilprofessionista says:

      ecco tu sei esattamente il tipo di lettore forte e intelligente che si fa un gusto suo a dispetto delle mode, il lettore che posto di fronte a offerte oneste compra. Questo tipo di lettore viene però quitidianamente schiffeggiato dall’editoreche preferisce buttare sul mercato decine di cloni dell’ultimo best seller nella speranza che la gente acquisti..per ‘simpatia’ con il genere. premia così un lettore che non ha gusto, ma compra quello che va di moda.

  5. andrea-tortellino says:

    ..segue sorry
    come scrissi in passato, dovrò prima o poi acquistare anch’io un lettore elettronico…

    • ilprofessionista says:

      al monmento non ce l’ho neanche io, devo scaricare sul PC, ma per ragioni ovvie devo procurarmen uno

  6. Hot says:

    Con quel Laguiole in copertina come si fa a resistere?

    • ilprofessionista says:

      una bella trovata del reparto grafico..anche se il pugnale inserito nel racconto è un ‘Salvavirgo’ alama abbastanza diffusa tra le dame cinquecentesche ma oggi di difficile reperibilità

  7. erni says:

    L’idea di avere sempre tutti i miei preferiti con me mi attira,ora come ora devo decidere se è meglio prendere un tablet alla Ipad o galaxytab o un E-reader dedicato.

  8. AgenteD says:

    L’iniziativa è ovviamente assai bene accetta, il prezzo poi è addirittura ridocolo. Ecco, il prezzo… Perchè spiace vedere il prezzo degli e-book pari o addirittura superiore a quello del libro in versione rilegata; c’è un problema di IVA che è superiore per la versione digitale del libro, ma forse non è solo quello… Sarà che forse leggo troppe spy-stories (o meglio, per quanto mi piacciono non sono mai abbastanza, quindi nessun problema per gli autori…) ma, dicevo, non vorrei che qui siamo in presenza di un “complotto” o, comunque, di una “voglia” di frenare la diffusione degli e-book. Perchè, pensiamoci un attimo: con gli e-book molte delle funzioni degli editori divengono superflue, in quanto uno scrittore può pubblicare il suo testo in e-book direttamente in rete, e non solo, con i vari pad a colori quanti Kg di peso gli studenti a scuola si possono evitare, visualizzando tutto in versione elettronica? Mi sembra che siamo in un momento, si direbbe oggi, di “svolta epocale” che può mettere in crisi (e mi rendo conto anche in termini di posti di lavoro) tanti interessi…
    Certo per noi lettori è una pacchia, per esempio, la butto lì, chissà quante opere del Professionista (diritti permettendo…) potremmo vedere “pubblicate” in formato elettronico..

    • ilprofessionista says:

      eh..poi c’è il problema dei diritti. Mondadori che potrebbe veramente fare un’opera ottima passando tutti gl iarretrati delle collane indigitale nichcia..però non ti rendei diritti

  9. Fabio Lotti says:

    Lessi il racconto sull’antologia già citata, lo trovai bello e feci anche i complimenti su “Milanonera”, se la memoria non mi inganna.

  10. andrea-tortellino says:

    Mi sa che ti copio, Ste, se devo attendere di avere un lettore faccio prima a farmi crescere i capelli sulla pelata…scarico sul PC !

    • ilprofessionista says:

      al momento per me è l’uncia soluzione anche se annulla alcuni dei vantaggi di stoccare in un dispositivo portatile il materiale.

  11. andrea-tortellino says:

    Ammetto la mia ignoranza sulla tecnologia, magari si potrebbe vedere se si potesse usare come dispositivo il cellulare; al peggio, Stefano, puoi prendere in considerazione l’idea di usare una pen drive da usare come ‘deposito di stoccaggio’ così almeno da associarla ad un notebook quando giri.
    Poco spazio e poco peso.
    Sto seguendo l’operazione di iscrizione così da poter poi comprare il libro.

  12. andrea-tortellino says:

    Domanda stupida, la mia, ma posso scaricare e leggere l’ebook anche sul mio PC? Che formato deve essere (da quì si evince che non ho mai scaricato ebook prima…) per poterlo leggere senza problemi?

    • ilprofessionista says:

      guarda io ho scaricato le mie copie in epub che è un programma che si scarica gratuitamente dainternetc’è una versione per PC e una per Mac

  13. Fabio Lotti says:

    Evolversi anche come lettore. Non rimanere sempre attaccati al proprio gusto personale ma fare uno sforzo per andare oltre. Da insegnante, quando i miei studenti sapevano che si doveva trattare un autore o un argomento a me antipatico, incominciavano a tremare (si fa per dire), perché richiedevo addirittura una maggiore accuratezza nello studio di quella richiesta per gli autori e gli argomenti a me più congeniali.

    • ilprofessionista says:

      hai assolutamente ragione. restare fedeli al proprio gusto, alla propria formazione non significa farne una fortezza inattaccabile. Una nuova strada, un’evoluzione anche del gusto sono necessari. E anche rivitalizzanti, quando scopro un nuovo filone, per esempio anche le mie capcità creative aumentano. Vallo a spiegare a Pierodel blog del giallochiuso com’è nelle sue certezze…

  14. Fabio Lotti says:

    Piero ha una sua stratosferica passione per il giallo classico che rispetto. Io leggo un pò di tutto, pur di non rimanere indietro di fronte alle giovani generazioni. Per scrivere un articoletto sui nuovi sentieri che vanno di moda mi sono perfino buttato tra le grinfie di vampiri e morti viventi. Se lo sapesse la Christie…:-)
    P.S. Però a chi vuole incominciare a scrivere di “giallo” (inteso in senso generale) dico sempre di leggere prima qualche quintalata di classico che fa sempre bene.

    • ilprofessionista says:

      su questo sono d’accordissimo.se si vuole intraprendere un filone il minimo che si possa fare è conoscere molto bene quello che è venuto prima. scherzi a parte anche io son ostato e non lo rinnego un lettore di gialli classici e ancora mi piacciono come mi piaicciono le spy di ogni filone…però cerco sempre di trovare anche qualche strada nuova. Almeno vedere com’è. Potrebbe anche piacermi…

  15. ilprofessionista says:

    ho cancellato parte della discussione precedente che era fuori tema, e oltretutto conteneva alcuni miei commenti nati da un fraintendimento.
    chiusa qui, se vogliamo continuare a parlare dieditoria elettronica va benisismo :-)

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