Nero digitale

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Qui ci si gioca il futuro. La questione non è da poco e non poteva essere ignorata ancora. Io sono cresciuto con i ‘libri di carta’ e ho sempre sostenuto il valore dell’oggetto  libro. Però… restare ancorati al passato potrebbe essere un errore terminale. Così come affidarsi completamente a nuove tecnologie. Di fatto dopo averci fatto una testa così nel periodo natalizio per farci acquistare tablet, ipad e supporti vari assicurando che gli e-book sono il futuro, adesso molti editori che vivono di stampa, di scuole per librai e catene di distribuzione varie sembrano fare marcia indietro. Mi giunge voce che la UE abbia avviato anche un’inchiesta contro un presunto  ‘cartello’ di editori per mantenere alto il prezzo degli e-book e quindi non danneggiare il circuito tradizionale. Io non lo so come andarà a finire e soprattutto non so se chi non leggeva prima  leggerà adesso in digitale. Allo stesso tempo ho voluto provare. Così con i ragazzi di  www.dbooks.it con cui già collaboro per la rivista AltriSogni e ho in mente un bel colpo… ma è presto per parlarne, ho deciso di provare. La riproposta di Per il sangue versato, il mio primo romanzo, non è casuale. certo, Si tratta di un’opera differente nei modi e nello svolgimento da quelle più recenti. Avevo  20 anni di meno e 60 libri pubblicati ancora da scrivere… ma la collana Nero Italiano è stata la prima a sfidare i pregiudizi contro il noir nostrano. Chi è venuto dopo ha solo imitato, diciamolo seriamente. Per il sangue versato(che troverete nell’e-book distribuito ufficialmente dal 10 di marzo in occasione di Cartoomics dedicata al Giallo milanese)è qui  in una versione riveduta e corretta nella forma ma non nel contenuto. Era una storia di Gangland quando non era ancora Gangland. Una storia della Milano da Bere ma anche della mala degli anni 80 che è estremamente differente diversa da quella di oggi anche se certi scenari sono rimasti simili e si sono evoulti. Un romanzo che ho molto amato e che mi ha aperto la strada ricevendo anche lusinghiere recensioni come quella di  Giovanni Pacchiano su Repubblica che troverete in appendice all’e-book. Sono lieto che la mia prima volta in digitale sia proprio con questo libro, che andava ristampato.

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29 Responses to Nero digitale

  1. Cristiano says:

    Ormai conosci bene la mia passione per gli ebook e dopo aver finito di leggere i miei primi libri su supporto digitale sono ancora più entusiasta di prima. Per me la rivoluzione è avviata e indietro non si torna…certo, il prezzo degli ebook deve necessariamente scendere (e anche di parecchio) altrimenti il gioco non vale più la candela e si arriva al paradosso (già sperimentato personalmente) di trovare la versione ebook di un libro (Lee Child – Niente da perdere) che costa il doppio di quella in edizione pocket. E forse sarebbe il caso di avvertire il “cartello” degli editori che, a tirare troppo la corda, si fa solo l’interesse della pirateria informatica, coi libri che, al pari degli mp3, si scaricano senza problemi col Mulo…

    • ilprofessionista says:

      già ..ricordi che fosti proprio tu a indicarmi anni fa che legion esisteva da scaricare in pdf senza alcuna autorizzazione…perchè non creare un mercato parallelo a prezzi onesti?

      • Cristiano says:

        Infatti, Ste! Per come la vedo io, il mercato degli ebook può decollare solo a prezzi onesti e con un numero sempre maggiore di libri disponibili, altrimenti l’illegalità continuerà a prosperare e tutto il mercato dell’editoria rischia la paralisi che è toccata a quello discografico.

        • ilprofessionista says:

          c’è anche il problema dei codici anti pirateria che poi sono d’impiccio a chi compra onestamente. Molti hanno deciso di abolirli.a una conferenza della ddbook tempo fa si parlava della Gamesworkshop(ditta che produce miniature e manuali ormai diffusi on line9 che eliminando i codici antipirateria ha scoperto che il numero delle perdite per scaricamente abusivo è praticamente diminuito. facilità di impiego e prezzi onesti sono a mio avviso la chiave del successo per lanciare il nuovo medim… certo che se un cartonato appena uscito costa quasi di meno dell’ebook…

          • Cristiano says:

            Sottoscrivo in pieno. Anch’io trovo piuttosto scomodi i codici anti-pirateria e spero che in futuro si riesca a gestire nel migliore dei modi questo nuovo mercato dalle potenzialità infinite. Sarà curioso vedere se fiorirà o meno anche un mercatino dell’ebook usato, ma tutto ruota ovviamente intorno al prezzo di base ^__^

  2. Redazione Altrisogni says:

    Se nella squadra entra Il Professionista, il gioco cambia livello e si fa più intenso. Evviva.

    Come si dice… “When the going gets tough, the toughs call for an air strike”

  3. Barbara Baraldi says:

    In questa prima fase di vita dell’ebook mi rendo conto di che straordinario strumento sia anche solo per recuperare ottimi libri, come il tuo, Stefano, finiti fuori catalogo e di difficile reperibilità per le logiche della distribuzione. E proprio in questi giorni sto girando tutti gli store informatici per cercare un libro stampato da Einaudi nel 2003 e praticamente sparito dalla circolazione.

    • ilprofessionista says:

      Sì, se il prezzo è equo più che per le novità mi pareche la proposta sia interessante per il recupero di testi usciti di catalogo ocomunque già resi dalle librerie(che se ne sbarazzano con una velocità impressionante)

  4. Beppe says:

    Un motivo in più per comprare un e-reader! Comunque ritengo che questa sia la via giusta per far riemergere i libri ormai fuori catalogo/introvabili e instampababili.
    E dopotutto meglio pochi maledetti e subito giusto?

    • ilprofessionista says:

      praticamente hai anticipato la risposta che ho scritto a barbara più sopra. poici sarebbe la questione delle rivisteche al momento mi sembrano difficilissime da diffondere e vendere in edicola e invece su supporto informatico potrebbero rappresentare almeno un mezzo per avvicinare alla lettura una massa di pubblico abitualmente quasi ‘ spaventata’ di entrare in libreria.

  5. Hot says:

    La prima volta (informatica) del Prof.
    Con il primo libro…
    Che evento!!!

  6. Lucius Etruscus says:

    Iniziativa da sturbo e da applaudire fino a farsi i calli alle mani! Visto poi che è uno dei tuoi libri che mi manca, non posso esserne più contento ^_^
    E’ ovvio che finché avrò vita cercherò il cartaceo, oggetto di perversione feticistica insostituibile, ma per libri introvabili (come all’epoca “Mucho Mojo” che la Bompiani si rifiutò ciecamente di ristampare facendo felici i pirati che lo misero in ebook pirata!) o semplicemente per curiosità, un ebook può avere il suo bel perché: chi (come me) non spenderebbe mai e poi mai 19 esagerati euro per un libro che non sa se poi gli piacerà, invece un paio d’euro li darebbe via senza problemi per una versione ebook da leggere per curiosità. Se poi è un libro che vale, il cartaceo è consequenziale (magari aspettando il pocket o girando per bancarelle)
    Quello che non dice mai nessuno, parlando di pirateria libraria digitale, è l’aspetto qualitativo. Mentre per le canzoni in mp3 solo gli esperti si accorgono della perdita di qualità, gli ebook pirata hanno una qualità in media davvero pessima. Se gli ebook ufficiali costassero poco, state tranquilli che nessuno si ammattirebbe a stare appresso alla fattura approssimativa (e strapiena di errori) degli ebook pirata, preferendo di gran lunga la pulizia di un lavoro ufficiale e soprattutto rivisto dall’autore.
    In attesa che le case editrici capiscano che l’ebook è una soluzione, non un problema, attendiamo frementi il 10 marzo, e di sapere dove e come acquistare un bel po’ di sangue versato ;-)

    • ilprofessionista says:

      sarete informati in ogni caso da quelal data provate sul sito http://www.dbooks.it

    • Hot says:

      Non sapevo ti mancasse… me ne è passata una copia sotto gli occhi qualche tempo fa e visto che non mi interessava…
      Lucius, devi mandarmi una mancolista :)

  7. David O'Rich says:

    Grande notizia!!! Era un libro tanto imperdibile quanto introvabile :)

  8. Fabio Lotti says:

    Non toglietemi i libri, brutti rospi!…:)

    • ilprofessionista says:

      ahaahahGrandissimo fabio, no non ‘ce’ li toglie nessuno ma un po’ di tencologia nuova non guasta..

  9. Fabio Lotti says:

    Scusa l’OT Stefano ma nel futuro anno sabbatico ti ho messo…vedi un pò http://www.sherlockmagazine.it/rubriche/4266
    In bocca al lupo per il tuo libro! (con sincerità).

    • ilprofessionista says:

      Ci vorrebbe sì l’anno sabbatico, Fabio ma sai che noi a poi’ Sempre un piacere leggerti e quando hai qualche cocomero da spaccare colpi di karatè chiamami pure farò del mio meglio…forse non lo sai ma è una cosa che fanno veramente lanciando il popone in aria e trapassandolocon le dita tese..dolore..è una delle cose più difficili…:-)

  10. AgenteD says:

    C H E N O T I Z I A !!
    Sono STRA-felice, … sempre che non si tratti di uno scherzo di Carnevale…Invece per me è un bellissimo e inaspettato regalo, giunto nell’entusiasmo per la lettura di “Gangland Blues”… Infatti il romanzo andava ristampato e ciò mi conferma anche nell’entusiasmo per l’e-book che può aprire possibilità prima impensabili!

  11. mirko says:

    Questa versione è solo più curata dal punto di vista formale o ha qualche scena in più come la ristampa del primo Professionista?

    • ilprofessionista says:

      Noè sostanzialmente la versione di Underground con l’aggiunta di un paio di recensioni. Ho riletto il romanzo più volte, cambiarlo significava stravolgere lo spirito e l’epoca che ritraeva.

  12. andrea-tortellino says:

    Insomma non mi rimane che comprarmi un lettore, no? Ho provato a chiederlo a mia moglie per natale, e lei mi ha risposto picche, dicendo che preferisce in assoluto i libri cartacei… certo pure a me, piace avere la libreria piena zeppa di bei libri, però il richiamo della tecnologia lo comincio a sentire….

    • ilprofessionista says:

      in effetti credo che sarà come per i cellulari… alla fine la macchina promozionale impone il prodotto. e non è detto che sia un male..come ogni cosa sono l’uso e l’abuso che fanno la differenza.

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