INCUBI

Condividi su facebook Condividi su Twitter

“Maria la Longa era lì, nella stanza, grande fino al soffitto, a fissarmi severa, e poi a due centimetri dalla mia faccia, nera come la peste, ad alitarmi addosso, a sibilarmi frasi che non capisco, a prendermi la testa tra le mani, a stringermela con forza fin quasi a spaccarmela, mentre i suoi occhi di fuoco mi scaricano addosso il fardello di rancore che quella casa ha in tanti anni accumulato.
Sono stanco, ho bisogno di Valentina. Non ce la faccio più a stare qui.
Nelle orecchie continua a ronzarmi la voce di Maria la Longa, e le uniche parole che mi sembra di riconoscere sono: «Il fuoco… Tu devi…»
Che cosa devo, Dio santo, che cosa, di quale fuoco stai parlando?”

da: La gabbia criminale

http://www.eclissieditrice.com/libri-alessandro-bastasi-la-gabbia-criminale-32.html

This entry was posted in I miei libri, La gabbia criminale and tagged , , , , , . Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

*

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>