Empty Office – ON AIR!

Un ufficio, la gestione del lavoro (poco) da mandare avanti, un pomeriggio noioso da far passare.

È online da oggi Empty Office, il mio ultimo cortometraggio. Si tratta ancora una volta di un film che, come lasciano intendere i titoli di testa, è stato realizzato con un capitale costituito interamente dalla passione e dalla diligenza che tutta la troupe ha dedicato al progetto.
Siamo piuttosto orgogliosi del risultato, frutto di due settimane di lavoro sulla sceneggiatura, tre pomeriggi di riprese, sei serate di doppiaggi e del lavoro in post-produzione.
Inoltre, dal mio personale punto di vista, questo cortometraggio rappresenta una sincera novità rispetto a quanto ho finora realizzato.
Tutto ciò sotto diversi punti di vista.

Innanzitutto Empty Office si colloca su un genere totalmente “altro” rispetto a un film come Le traiettorie dei neon. Non ci sono armi da fuoco né ambienti criminali, è totalmente diurno (da amante delle sue atmosfere e luci, di solito non mi lascio scappare le scene notturne) e interamente girato nello stesso set.

Puntando sulla varietà delle inquadrature ci si è discostati da un approccio tipico delle sit-com o da una fissità di stampo teatrale, ma per evidenti scelte legate allo stile del plot si è optato per una minimizzazione del “movimento”.

Ispirato dalle musiche messe in onda da un programma radio, il giovane protagonista della vicenda cerca in tutti i modi di far scorrere il tempo che, in un pomeriggio assolato, deve passare in ufficio.
Tra una telefonata un po’ inquietante, dei clienti atipici e la lettura di alcuni giornali, passa in rassegna un ambiente formale solo all’apparenza, ben mascherato dietro a un aspetto curato e fondamentalmente molto noioso. Tutto sotto il sole di un ipotetico e inconsueto 2012, dove l’Italia è il paese leader d’Europa, la crisi economica è finita nel 2009 e tutto, proprio tutto sembra andare per il meglio.

Fin dall’inizio l’idea è stata quella di costruire un film nel quale a farla da padrone sono i dialoghi, i gesti dei protagonisti e un senso di incompiutezza che, forse, condanna anche il migliore degli scenari possibili.

 

IL CAST:
Armando Rispoli, Elisa Versolatto,
Roberto Petrizzo, Edo Basso, Ida Plozzer.

MUSICA:
Fabrizio Monai

 

Buona (spero) visione.


Massimo Versolatto

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