Ciao Edo

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Il Grande Edo Basso
(1960 – 2013)

Ti ho incontrato qualcosa come una decina di anni fa. Le date non sono il mio forte. Era con Lorenzo, guardavamo un suo film e io cercavo un attore per il mio cortometraggio. Mi ha dato il tuo numero, ti ho proposto il ruolo e hai accettato subito.

È partito tutto da quella parte in “Una storia vecchia”. Sei arrivato sul set che sapevi a memoria ogni singola parola di un monologo che avrebbe messo in difficoltà anche De Niro. Ma io all’epoca non ci capivo nulla, di cosa uno poteva permettersi di fare e cosa no. E tu non ti tiravi indietro, tu te ne fregavi del facile o difficile. Per te il regista comandava e facevi quello che ti chiedeva. Anche se poi magari veniva fuori una cosa fatta male. Sei sempre stato così. Il cinema, prima di tutto, era una fonte di acqua fresca da cui abbeverarsi. Non importava con chi fare il film, né con che ruolo, per quanto tempo. L’importante era fare.

Hai partecipato a tutti i miei film. Con i baffi, senza i baffi, con la barba, con gli occhiali, senza, con un vestito elegante, con uno da straccione, con una tuta. Sei stato il padre di un hippie, un killer professionista, un poliziotto vendicativo, un imprenditore disperato, un allenatore di calcetto. Ogni volta un ruolo diverso, una personalità nuova, un carattere differente. Ma sotto la superficie c’era sempre Edo, il Grande Edo, come ci piaceva chiamarti negli ultimi anni, sul set. C’era sempre quella stessa persona sotto ogni maschera filmica, quell’eterno ragazzino che voleva vedere il mondo, che girava alla ricerca dei luoghi smarriti del passato, quell’amante ossessivo di film trash, quell’infinito attore di teatro prima che di cinema, quel ballerino folkloristico. Eri mille cose e sempre e solo la stessa: Edo.

Eri e sarai sempre una persona speciale, con cui ho costruito la mia intera filmografia, con cui ho condiviso gioie e dolori artistici, con cui era troppo assurdo e divertente parlare di donne, di vita, di arte e di viaggi. Tu eri oltre ogni possibile etichettatura. Tu eri “tu”, bizzarro e speciale perché vero e unico.

Sei stato richiamato lassù venerdì sera in tutta fretta, all’improvviso e mi è un po’ difficile, ora come ora, immaginare di fare film senza di te. Senza cose come “bisogna lavorare Edooo”, senza cose come una scena da tre minuti durata sedici giorni di riprese perché ogni volta finivamo ubriachi (tu poi che non bevevi proprio mai), senza il tuo schiarirti la voce prima del ciak, senza le tue elucubrazioni sul fatto che ieri, quella pianta era 2 cm più a destra.

Non eri Al Pacino, ok. Ma eri il mio attore indispensabile. Non esiste un mio film senza Edo Basso.
E ci sarà sempre una parte per te nell’anima dei miei prossimi film.

Ciao Edo, fai buon viaggio.
I’ll miss you so, so much.


Massimo Versolatto

La foto è di Riccardo Modena, scattata sul set di Custodes Bestiae di Lorenzo Bianchini

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Review — Settembre

Le reviews del mese di Settembre su Twitter.

Prosegue e si conclude con questo post il riepilogo “estivo” delle recensioni “in un tweet”. Stavolta tocca al mese di settembre, ancora vacanziero per i più fortunati, meno felice per chi è rientrato al lavoro e alla solita quotidianità. Per tutti quelli che erano in vacanza, vedersi qualche film la sera era d’obbligo, per tutti gli altri può essere stato un sollievo, un piccola breve fuga dalla giornata lavorativa appena conclusa.
In ogni caso ecco qua la lista mensile di recensioni/consigli in “pillole”.

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Empty Office – ON AIR!

Un ufficio, la gestione del lavoro (poco) da mandare avanti, un pomeriggio noioso da far passare.

È online da oggi Empty Office, il mio ultimo cortometraggio. Si tratta ancora una volta di un film che, come lasciano intendere i titoli di testa, è stato realizzato con un capitale costituito interamente dalla passione e dalla diligenza che tutta la troupe ha dedicato al progetto.
Siamo piuttosto orgogliosi del risultato, frutto di due settimane di lavoro sulla sceneggiatura, tre pomeriggi di riprese, sei serate di doppiaggi e del lavoro in post-produzione.
Inoltre, dal mio personale punto di vista, questo cortometraggio rappresenta una sincera novità rispetto a quanto ho finora realizzato.
Tutto ciò sotto diversi punti di vista.
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Review — Agosto

Le reviews del mese di Agosto su Twitter.

Prosegue il riepilogo delle recensioni “in un tweet”. È la volta del mese di agosto, vacanziero per eccellenza. Spero che abbiate approfittato del tempo a disposizione per ricaricare le pile, leggere qualche buon libro e naturalmente vedere un sacco di film.

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Tony Scott – Cinema a tavoletta

Sai oggi è un giorno triste.
Se ne va parte della mia adolescenza, se ne va parte del cinema che ho sempre sperato di poter fare anche io, se ne va uno che molta critica non ha mai capito, se ne va l’unico uomo che ha fatto diventare una star Tom Cruise mettendolo su un aereo nei cieli di Miramar, l’unico uomo che poteva raccontare la signorina Harvey facendo durare un videoclip due ore e fischia, l’unico uomo che poteva mandare James Brown dal diavolo per chiedergli di essere ringiovanito, l’unico uomo che poteva esasperare il mito di Bogart cucendolo addosso a Bruce Willis, ecc ecc ecc
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Review — Luglio

Le reviews de “L’iridescenza del sodio” su Twitter.

Inauguro con oggi una piccola nuova e “veloce” rubrica estiva.
Settimanalmente (lunedì e mercoledì) nei mesi di luglio, agosto e settembre posterò alcune recensioni lampo sul mio profilo Twitter. Una volta al mese, poi, troverete il riepilogo delle recensioni qui, su hotmag, nella sezione “review”.
I post verranno caricati direttamente sul mio profilo twitter, che vi invito a seguire, dove parlo di cinema, vi aggiorno sullo stato dei lavori dei nuovi progetti filmici e, insieme, possiamo commentare news e novità.

Di seguito, le “review” di questo primo mese:
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Belva di città

…ovvero perchè non girare un bel film noir a Bologna?

Esistono libri che sembrano nati per il cinema. Quel tipo di romanzi che ti fanno immergere in un’atmosfera, in un contesto e in un ritmo tali da dire: “questo sarebbe perfetto in un film…”
È il caso di Belva di città, del collega hotmagger Massimo Fagnoni.
Il bolognese autore delle disavventure del maresciallo Greco condivide con il sottoscritto anche qualcosa in più, rispetto alla piattaforma Hotmag: l’amore per il cinema.

Da appassionato partecipe del mezzo finzione, ho fin dalle prime pagine provato a immaginare una riduzione cinematografica. Il fatto che il libro si possa prestare bene a uno sviluppo in immagini, è indubbiamente frutto del carattere cinefilo dell’autore.

Tralasciando per un attimo gli aspetti “filmici” (vero motivo per il quale scrivo di un libro su questa rubrica) va detto che Belva di città si lascia proprio leggere.

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La sconfitta cinematografica di Cosmopolis

Grandi attese e scetticismo di parte della critica. Poi la proiezione a Cannes. E i dubbi che aumentano.
Ecco cosa (forse) non va in Cosmopolis

Era una trasposizione esageratamente difficile. E non sempre le sfide si vincono. Anzi. David Cronenberg dal canto suo non è nemmeno l’ultimo arrivato. È stato uno dei maestri di una certa, deviante e bizzarra fantascienza, e a partire da A History of Violence ha condotto una sua personale ricerca filmica nella “aggressiva” istintività dell’essere umano.
Il libro di Don DeLillo, sintesi postmoderna del crollo dell’homo capitalus, si prestava perfettamente a essere un tema adatto a Cronenberg.
Tuttavia, le cose non hanno funzionato…
È da un po’ che ci penso ma credo che l’errore principale di questa pellicola sia l’eccessiva “aderenza” al libro. Continue reading

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Chi è la Faina?

Nell’Italia del crimine politicizzato, chi è la FAINA?
Storia di criminali da strada

Il mio cortometraggio Le traiettorie dei neon ha per protagonista la criminalità, quella “a metà strada”. Non quella istintivamente violenta dei vicoli disperati della metropoli né quella d’alto rango, ma quella dei professionisti che si aggirano, sfangando un’esistenza al limite, tra la feccia delle strade e i potenti, quelli arrivati.
Il protagonista del film è un uomo solo, non privo di una sua latente moralità e sentimenti. In una notte d’autunno il suo mondo crolla, a causa di un errore che ha commesso. E deve fare in fretta, prendere una decisione e agire se vuole salvarsi la vita.
Le traiettorie dei neon sono quegli squarci di luce artificiale e alienante che attraversano la notte de la Faina, il criminale “di mezzo”, di fronte al momento peggiore della sua carriera.

Ma esattamente chi è la Faina?

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Cannes e Cronenberg

Si è conclusa l’edizione 2012 del Festival di Cannes, che incorona Haneke per la seconda volta (quest’anno con Amour e in precedenza con Il nastro bianco), fa felici gli italiani per il premio a Garrone (Reality) e come ogni edizione che si rispetti ha saputo mostrare pellicole davvero interessanti.
Esce a mani vuote (ma fortunatamente già in programmazione nei cinema nostrani) il genio oscuro di David Cronenberg.

Cosmopolis è il frutto di una sfida ardua: tradurre in immagini un percorso socio-filosofico immerso nella crisi economica. Il libro di Don DeLillo è indubbiamente attuale, pur essendo stato scritto una decina d’anni fa – è infatti considerato anticipatore per molti, anche se va detto che all’epoca della pubblicazione, l’America stava affrontando una tremenda crisi finanziaria post-11 settembre, ed è più probabile che l’autore avesse preso spunto da quell’oscuro frangente, superato in parte solo nella seconda metà del 2003. Continue reading

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