Compagni di viaggio lavoratori … Penso a un assunto proprio della cosiddetta civiltà sviluppata: bisogna lavorare. Per fare questo è necessario accettare mille sacrifici, in primis a tutto la rinuncia ai propri sogni.
Mi piace analizzare qualsiasi concetto, accettare qualsivoglia tesi sarebbe fin troppo semplice, semplicistico, non scientifico.
Il mondo occidentale produce, ricerca, progetta perfino il futuro! Siamo un mondo di produttori, dalle idee ai prodotti finiti, pure dei prototipi per oggetti e situazioni ancora in fase di studio, propri dell’avvenire. Siamo anche i primi produttori di scarti. E di sprechi.
Si è perso l’equilibrio.
Non parlo di vivere alla giornata, come viene, sprecando, di fatto, i giorni concessi sulla Terra. Spreco che rimarrebbe un sacrosanto diritto e, allo stesso tempo, un peccato di negligenza verso se stessi.
L’obiettivo è puntato al percorso di conoscenza della propria persona, di chi si è veramente, di cosa si sa fare, di cosa si può ancora imparare, di quale valore aggiunto si possa dare, prima a se stessi, in seguito al mondo circostante.
La retorica rimane una bella fantasia, la verifica dei fatti è inconfutabile. Perciò mi piace parlare di esempi viventi gli annessi postulati.
La storia di questa settimana ci porterà in giro per il mondo, grazie al progetto BIOcycling 2016.
BIOcycling nasce dall’idea di una coppia: M. Sebastien Bellet Grava e Alberta Spinazzè.
Con un’esperienza multietnica in Sudafrica per i primi dodici anni di vita, Sebastien promuove la vita nei suoi aspetti più selvatici: libertà, avventura, contatto con la natura. Soprattutto vive e coinvolge queste sfumature dell’esistenza nell’ottica del vedere il bello in ogni cosa.
Caratteristica di Alberta è la semplicità, valore che le ha permesso di coniugare il tempo dedicato a studio e lavoro con la costruzione di una famiglia con Sebastien. Infatti, gli immancabili compagni di viaggio di Sebastien e Alberta sono le loro due figlie: Angela e Anna.
Il progetto BIOcycling 2016 consiste nella pianificazione di un viaggio trasversale dell’America Latina da compiere in venti mesi: da gennaio 2016 ad agosto 2017, da Ushuaia, in Argentina, fino a Cartagena, in Colombia. Viaggio da compiere nel pieno rispetto ambientale e culturale, quindi col minor impatto possibile. Il mezzo di trasporto utilizzato sarà, infatti, la bicicletta, mezzo assunto dalla famiglia Grava e Spinazzè come il simbolo del vivere lento, più essenziale, più autentico, anche da un punto di vista umano.
I tredicimila chilometri totali del percorso toccheranno sei Stati: Argentina, Cile, Bolivia, Perù, Ecuador e Colombia. L’itinerario sarà funzione delle aziende agricole di impronta biologica con tutela della biodiversità che verranno visitate con l’obiettivo di apprendere l’origine vera delle materie prime, le logiche e gli ambienti di lavoro e produzione degli alimenti, obiettivo che sarà raggiunto con una fase di servizio diretto all’interno di alcune fattorie, membri del WWOOF (World Work Opportunities in Organic Farms), con la logica della banca del tempo: lavoro in cambio di ospitalità. Il punto di vista da adottare è quello di vedere un’occasione per imparare un nuovo mestiere. Così il progetto BIOcycling 2016 si fa esperienza come testimonianza diretta di un’opportunità di crescita e di formazione sotto vari punti di vista: ambientale, agricolo, lavorativo, culturale, etico. La logica promossa da BIOcycling vede come protagonisti l’ecologia, la sostenibilità, la condivisione di beni e valori, a partire dalle realtà produttive dei primi generi alimentari.
Una delle caratteristiche incredibili del progetto focalizza il rispetto dell’istruzione. Angela e Anna, in piena età scolare, viaggeranno sì per venti mesi coi genitori per buona parte dell’America Latina, ma avranno modo di mantenere l’excursus scolare con l’impegno diretto dei genitori, a sorta di sostituti degli insegnanti. Infatti, al rientro in Italia, ad agosto 2017, le bambine dovranno effettuare un test di valutazione per verificare effettivamente il livello di istruzione raggiunto; in caso positivo, avverrà l’inserimento diretto nelle classi preposte.
In questo modo, Sebastien e Alberta intendono condividere l’avventura sostenibile con la famiglia al completo, dimostrando anche un’intensa unità di nucleo familiare.
Scoperta, vita essenziale, crescita personale, divertimento: l’avventura ha inizio!
La storia si fa con la testimonianza e con l’esperienza.
Uno slogan di M. Sebastien Bellet Grava riassume bene il progetto BIOcycling 2016: “Promuovere la cultura dell’inclusione sociale tramite la genitorialità consapevole e lo stile di vita sano”.
Trovo unico quest tour nei Paesi dell’America Latina. È un’avventura.
Tutto ciò che è eco-sostenibile va bene, con l’aggiunta di un’osservazione sul progresso, che sta cercando di eliminare la fame nel mondo a milioni di persone, ha accorciato le distanze tra gli Stati, ha permesso che il mondo comunicasse in pochi secondi, anche in situazioni difficili, come terremoti, disastri ambientali ecc., permette di fare una gita fuori porta, come andare a sciare o al mare e tornare a lavoro puntuali,la medicina non ha più frontiere, permettendo la possibilità di salvare vite.
L’eco-sostenibilità è un ottimo valore, da sviluppare con razionalità e buon senso.