UN’IDEA DI NOME MILLELUCI

Spensierati compagni di viaggio … Ci troviamo a Milano, in zona Porta Venezia. È domenica sera, il tramonto saluta dolcemente il week-end di riposo, per i ragazzi, per i lavoratori, per i pensionati. A Milano da molti anni ci si saluta con l’abitudine dell’aperitivo, modernizzato con l’happy-hour. Due amici hanno appena aperto un locale, inaugurazione prevista per questa sera dalle 19 fino a notte inoltrata.

Mi reco all’appuntamento, ho reclutato almeno una decina di persone, di modo da far conoscere il locale anche a loro. Il passaparola resta l’abitudine migliore.

Cercando di mantenere l’andatura da passerella, o almeno così credo, su dei tacchi vertiginosi da 14, corro, per quello che le suddette scarpe permettono, verso il locale. Sono in una via nascosta qualche isolato dopo i Bastioni di Porta Venezia, è una via piccola, sconosciuta, per chi non è pratico della zona è facile perdersi. Per questo motivo con gradito stupore un sorriso mi spunta all’angolo della bocca quando vedo entrambi i marciapiedi della via occupati da una cinquantina di persone. E pensare che sono leggermente in ritardo, sono solo le 19.20!

Facendomi largo tra i clienti saluto alla cassa un’ex-collega degli attuali gestori del locale. Ci si bacia e ci si abbraccia come se fosse una grande famiglia. Il clima è di festa. Finalmente è stata scoperta l’insegna, incorniciata da decine e decine di palloncini bianchi, rossi e neri, i colori del logo del locale.

L’atmosfera è pazzerella, in fondo i neo-gestori hanno trasformato una drastica riduzione di stipendio nel locale dove lavoravano in passato come barista e come cameriere in un’idea, dall’idea è poi nato l’attuale locale, ristorante e pub, per mangiare e bere in allegria sullo sfondo degli anni ’60-’70-’80 della canzone italiana. Sfondo non solo sonoro, ma visivo! L’ex-barista e attuale gestore, oltre che cuoco e responsabile del bancone, meglio conosciuto come Massy, ha dipinto e ricreato in prima persona i tavoli con le foto delle dive italiane di quegli anni: una provocantissima Mina che fuma il sigaro, il viso incorniciato da un boa nero, Raffaella Carrà in uno strepitoso abito blu cobalto, Marcella Bella, e tante altre dive ritratte rigorosamente con la tecnica del decoupage sui tavoli verniciati e laccati rosso fuoco! A completare il tutto la fantastica mirror-ball proprio al centro del locale, che riflette le luci e le atmosfere dell’arredamento e dei clienti. Già, anche i clienti. All’inaugurazione non poteva mancare uno spettacolo di cabaret, con tanto di drag-queen! Perciò, pailettes e lustrini a volontà! Una drag-queen gigantesca è la padrona della scena, mima una scandalosa Mina degli anni ’60 con simpatia ed è la regina assoluta dei giovanotti scelti tra il pubblico per mettere un po’ di pepe e di comicità alla gag. Una piccola collega con tanto di parrucca bionda a caschetto, chissà come mai, e abito rosso fuoco sceglie i giovani malcapitati prendendoli per mano, un vecchietto arzillo aiuta il duo proponendosi da spalla del pubblico alle battute della drag-queen bionda, la vera pantera della scena.

Una mezz’ora di sane risate rende il clima più unito, in fondo tutti conosciamo i gestori, il già citato Massy e Lorenzo, cuoco e addetto all’angolo e scelta vini.

Pensate! Da una brutta situazione nasce un’idea, forse folle, forse arrogante, forse rischiosa, di sicuro che osa e lo fa con coraggio e con stile!

I cocktail sono perfetti, dal classico Negroni al più agé Gin Tonic, un’amica astemia ordina il classico cocktail alla frutta e anche lui diventa oggetto di curiosità, quasi di emulazione da parte di altri clienti, se non fosse che ben pochi tra i presenti sono astemi!

Il menu gastronomico prevede cucina marchigiana sotto diverse sfaccettature e per i clienti più esigenti da pochissimo tempo è possibile addirittura portare una ricetta che viene preaparata al momento! Se questo non significa soddisfare il cliente!

E soprattutto, Massy e Lorenzo sono rimasti sempre loro, due ragazzi vivaci con mille idee in testa. La prima è un successo, di nome Milleluci, in via Rosolino Pilo 7 a Milano!

Perché, come cantava Raffaella Carrà …

“Che bella festa, che splendida festa
tutti fanno per noi, ma che giornata movimentata!”

Ma che Musica Maestro, ma che musica per il Milleluci!

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One Response to UN’IDEA DI NOME MILLELUCI

  1. Bonnye says:

    Milano ha molti locali,ma un qualcosa di insolito ci voleva, ottima la vivacità di arredo e l’originalità di cui si sono inventati i tuoi amici e la sana risata che coinvolge gli avventori ne è testimone. E’ straordinario riuscire a convogliare tanta gente in un nuovo locale in così poco tempo con gran divertimento i tutti; ed è fantastica l’idea, merita le lodi e gli auguri di un lieto avvenire.

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