La situazione è grave ma non seria

Non serve dirvi che le cose vanno male. Tutti quanti sanno che le cose vanno male. Abbiamo una crisi, molti non hanno un lavoro, e chi ce l’ha vive con la paura di perderlo, il potere di acquisto del dollaro è zero. Le banche stanno fallendo. I negozianti tengono il fucile nascosto sotto al banco, i criminali scorrazzano per le strade. E non c’è nessuno che sappia cosa fare e non se ne vede la fine. Sappiamo che ormai l’aria è irrespirabile e che il nostro cibo è immangiabile. Stiamo seduti a guardare la TV mentre il nostro cronista locale ci dice che oggi ci sono stati 15 omicidi e 63 reati di violenza come se tutto questo fosse normale. Sappiamo che le cose vanno male, più che male, è la follia. E’ come se tutto dovunque fosse impazzito così che noi non ne usciamo più. Ce ne stiamo in casa e lentamente il mondo in cui viviamo diventa più piccolo. E diciamo soltanto: “almeno lasciateci tranquilli nei nostri salotti, lasciatemi il mio tostapane, la mia TV, la mia vecchia bicicletta e io non dirò niente, lasciatemi tranquillo” […] Attualmente, c’è da noi un’intera generazione che non ha mai saputo niente che non fosse trasmesso alla tv. La tv è la loro Bibbia, la suprema rivelazione! La tv può creare o distruggere presidenti, papi, primi ministri. La tv è la più spaventosa, maledettissima forza di questo mondo senza Dio. E poveri noi se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati…

Quinto potere di Sidney Lumet è un film del 1976. Il testo che avete letto più sopra è solo uno dei tanti, feroci monologhi recitati dal protagonista Howard Beale (interpretato da un bravissimo Peter Finch), conduttore televisivo e vittima – nel vero senso della parola – dei bassi indici di ascolto. Il film è vecchio di 30 anni, ma a mio giudizio, ha predetto il futuro meglio di quanto farebbe Google Instant.

Viviamo in un mondo dove la Tv ha preso il posto della storia, e dove Hitler fa ridere come e più di Ben Stiller. Buon divertimento allora, e la prossima volta state attenti a non confondere Mirabello con Mirabilandia.

About Cristiana

Cristiana Danila Formetta è nata a Salerno nel 1972. Scrittrice e blogger, negli Stati Uniti ha pubblicato per la Cleis Press e per Pretty Things. In Italia, ha pubblicato per Addictions e Coniglio Editore. Suoi racconti sono stati pubblicati su diverse riviste, tra cui il magazine Blue e GQ Italia. Il suo ultimo libro è FETISH SEX (edizioni "L'Orecchio di Van Gogh")
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One Response to La situazione è grave ma non seria

  1. imperfetta says:

    Il film è potente e attuale, la televisione fa paura e te lo dice uno che la consuma da quando aveva 5 anni, la chiamavo topo gigio, mi raccontava mia madre.
    Credo però che la televisione sia un semplice amplificatore del mondo, come del resto la rete, se non ci fosse, l’orrore serpeggierebbe in giro ugualmente perchè il problema, se vogliamo chiamarlo così, non sono i media, ma l’uomo stesso.
    In paesi totalitari la televisione e la rete sono censurati, ma non per questo sono paesi più umani.
    Un’ultima nota relativa alla citazione cinematografica: E poveri noi se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati…

    E’ già nelle mani sbagliate, ma per fortuna noi siamo ancora qui a parlarne e siamo ancora liberi, quindi avanti verso un luminoso avvenire … almeno facciamo finta di crederci.
    http://hotmag.me/imperfetta/

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