O avere per essere? Insomma è meglio una formazione istituzionale, oppure basta trovarsi al momento giusto con le persone giuste? Preferibilmente sei in tacco quattordici e spacco vertiginoso?
Me l’ha chiesto ieri, una piacevolissima redattrice del programma più discusso della rai. Con lei non mi sono sbottonata più di tanto. Risultando retorica perfino a me stessa.
Quel che penso veramente? Che la facciata conta. Eccome. Nella società in cui tutto è apparenza e vanità. La vita sarà in discesa svegliandoti nel contenitore di Angelina Jolie. Se poi sarai dotata, di acume, ironia, tutto giocherà a tuo favore.
Certo, l’aspetto non basta per rimanere sulla cresta dell’onda ma, per arrivarci, è quasi una conditio sine qua non. Poi ci sono le eccezioni che confermano la regola ma sono gocce, all’interno di un mare.
Quindi, togliendo la maschera almeno per questa volta, l’impressione è che conta molto di più essere una soubrettina che usa il corpo come un mezzo, per avere uno spazio in una prima serata di successo. Tuttavia, per essere riconfermata nella vita mi illudo serva avere delle facoltà per essere un giorno, con fatica, grande impegno e senza mai demordere, una persona di cui andare fieri. E, chissà, magari anche di successo.
Io non demordo. E aspetto la telefonata giusta che arriverà anche per me.