La ricetta dell’amor condiviso… nel piatto

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Visto che la cottura, e la conseguente mangiata degli ossibuchi, pur non assomigliando alla Parodi neppure dai lobi delle orecchie, ha avuto effetti positivi sul tuo umore e ha fatto felice il marito (potenza dei luoghi comuni: quando si dice prendere un uomo per la gola…), hai deciso di bissare il successo.
Così, la sera della celebrazione della Messa di trigesimo di tuo padre (il tuo umore comprensibilmente sotto le suole) hai pensato di tornare alla vita dedicandoti ad una cena per il marito. Ti ricordi di quel piatto che preparavi, anni fa, quando tuo padre stava bene, ma che ultimamente avevi dimenticato.
L’occasione te la da il radicchio di Chioggia che ti ha regalato tua suocera la sera prima. Invece di farlo annegare in una banalissima insalata da accompagnare ad un filetto di sardo-modicana, pensi di celebrarlo più degnamente.
Metti la pentola d’acqua a bollire, poi prendi il padellotto adatto, versi l’olio d’oliva, e affetti la cipolletta bianca. Lavi il radicchio e poi lo affetti sottile ma non troppo. Appena la cipolla ha preso quel suo bel colorino biondo, rovesci il radicchio e rimesti con il cucchiaio di legno.
Nel frattempo, hai versato i tortellini nell’acqua bollente salata.
Tra una rimestata e l’altra del soffritto che comincia a prendere un bel colore, controlli la cottura dei tortellini e aggiusti di sale.
Quando stai per scolare i tortellini e il radicchio è ormai cotto, ci versi sopra la panna da cucina: rapido giro di cucchiaio di legno per amalgamare la panna al radicchio e un filo di fuoco: il padellotto è pronto per accogliere i tortellini scolati al dente.
Il marito, che ha sbirciato incuriosito oltre la tua spalla per tutta la durata delle operazioni (è una ricetta che lui non conosce) mentre apparecchiava la tavola, è impaziente di assaggiare.
Lo guardi di sottecchi, seduto di fronte a te, mentre mangia, cercando di captare le reazioni.
L’espressione è rapita, e ben presto si complimenta per il sapiente dosaggio dei sapori e l’abbinamento, per lui sorprendente, del radicchio con la panna e i tortellini.
Al terzo piatto, è chiaro anche ai più semplici che lo hai conquistato: visto che finora lo chef di casa era lui, sei da considerare promossa.
Dopo cena, ti siedi accanto a lui sul divano: quando ti abbraccia, il mondo ti sembra più bello: il cuore fa meno male; pensi che tuo padre ti vede finalmente felice e sorridi.
Quando tuo marito vede il tuo sorriso spuntare, coraggiosamente ma con determinazione, ti bacia, e allora ti senti come se ti avessero dato tre stelle sulle guide più famose e, ricacciando una lacrimuccia che vorrebbe saltar fuori, pensi che Raspelli, dopotutto, ti fa un bel baffo.

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