AL DI LA’ DEL PORTONE

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“Buongiorno” e come a sottolineare che non siamo solo gentili ma anche cordiali sorridiamo generosamente al vicino di casa incontrato lungo le scale o all’uscita del portone, mentre in ritardo e con l’umore nero per gli impegni che ci attendono non mettiamo in discussione l’assioma dei rapporti di buon vicinato. I vicini! Queste persone tanto vicine e così lontane, testimoni della nostra immagine sociale, della nostra rispettabilità, della nostra rispondenza ai parametri socialmente accettati. Se dovessimo essere vittime di un sequestro a scopo di estorsione, di un omicidio o se sparissimo senza lasciare traccia sono loro le persone alle quali polizia e giornalisti andrebbero a fare domande per costruire il nostro collage, sul quale spandere poi ipotesi e versare parole.

 

Dietro alle finestre del palazzo di fronte, così simili alle cellette degli alveari ma senza nessun regista o testimone, si sviluppano film, drammi, spettacoli, la vita si snoda e fluisce, proprio lì, all’interno di quelle casette, che da lontano sembrano piccole e talvolta non abitate, dove celate dai muri si rivelano le espressioni e le dinamiche secretate dai sorrisi affettuosi e dalle parole gentili che ci si scambia incontrandosi.

 

Poi ci sono quelle situazioni in cui i vicini si rivelano particolarmente preziosi, ossia quando nel mezzo dell’impasto della torta di mele ci accorgiamo che siamo rimasti senza burro, oppure quando è andata via la luce e noi non abbiamo idea di dove sia collocato l’interruttore generale, o se nel tempo della nostra assenza ricorre un pasto del nostro felino…insomma forse vale proprio la pena di fare quel sorriso anche quando siamo di fretta o di fermarci ad ascoltare l’anziana dirimpettaia che ci ripete per la quinta volta la stessa cosa, in fondo potrebbe essere proprio lei a lanciarci una fune per portarci alla riva di un torrente che ci appare troppo tumultuoso.

 

“L’aria che respiro è la stessa che respira il mio vicino, per cui non c’è differenza tra me e il mio vicino…”è una frase che ho letto da qualche parte, bella, efficace, d’altronde si sa, se la teoria è suggestiva la pratica è difficoltosa e se le parole innalzano i fatti ridimensionano le altitudini, è facile amare il principio, non la messa in opera, per cui difficilmente ci verrà da pensare all’unione e all’armonia cosmica quando incontriamo il vicino rumoroso che ci saluta con sufficienza e lascia le scarpe nel pianerottolo, ma a parte questi dettagli sulla natura umana, teniamoci stretti i nostri vicini, chissà che non la sappiamo lunga sui nostri difetti, invisibili solo ai nostri occhi!

  

 

 

   

    

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6 Responses to AL DI LA’ DEL PORTONE

  1. Luciano says:

    Bello il tuo blog, ma perchè scrivi i post con caratteri di grandezza differente?

    Adoro bazzicare sui blog però mi ritengo un “superficiale” in questa pratica perchè la vivo essenzialmente come puro svago ….li leggo al lavoro, a casa, in auto e quindi manca sempre la concentrazione mentre il tuo è sicuramente profondo e meriterebbe maggior attenzione ….

    a proposito di vicini ….

    e quando ci si incontra nell’ascensore in 3 mq senz’aria? :-)

    Se dovessero intervistare i miei immagino già : “ah si quel ragazzo che non c’è mai o che quando c’è corre o ha una borsa da palestra a tracolla …” …..

    Pur salutando sempre siamo dei perfetti sconosciuti eppure ho un carattere molto socievole….misteri della vita….

    • silenzio says:

      In realtà….trovo che anche il carattere sia orribile, ma non sono riuscita a modificarlo! Mi ci dovrò impegnare… è davvero brutto!
      bella l’idea dell’incontro in ascensore, sai quanto ci si può sbizzarrire a scrivere, ho gia le idee che mi stanno danzando davanti…
      i tuoi vicini dipingerebbero un’immagine molto sportiva di te, non è male…
      anche amante dei gatti però!
      Ho una mezza idea di fare del blog qualcosa di più “maneggevole” ed “elastico”, meno rigido, di conformarlo di più alla sua natura originaria…lavori in corso!
      Notte!

  2. Giancarlo Coscia says:

    Ciao Giada …. bellissime parole che fanno pensare a quanto tutto non è scontato …. e molte volte o meglio quasi sempre su questi gesti quotidiani non ci si ragiona più di tanto …. le tue frasi mi hanno fatto pensare …. grazie veramente.

    Giancarlo.

    • silenzio says:

      delle volte le emozioni più forti vengono proprio dai piccoli fatti della vita quotidiana, lo penso anch’io! E’ bello potercisi soffermare ogni tanto, è anche un modo per sdrammatizzare e ridare il giusto peso…
      A presto,
      ciao!

  3. Valeria Borgia says:

    Anch’io cerco di sorridere a tutti i vicini e, nel mio caso (vivo in un piccolo centro), anche a coloro che incontro in strada, scambiando con loro un “Buongiorno!”. E questo anche se non sono del tutto di buon umore per qualche doloretto o piccolo dispiacere. E’ un modo per sentirsi in sintonia con il prossimo e anche per sentirsi meno soli… dopo tutto, è un modo per essere meno pessimisti…

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