Nati con la valigia

Un castello: tra dame e cavalieri

Pubblicato il 12- Nov - 2012


Di Manuela Gobbo

C’è una piccola cittadina umbra piena di passione per l’ospitalità. Un luogo dove tutti, dalle istituzioni agli albergatori, dai volontari ai professionisti, si impegnano nell’organizzazione di eventi, fiere e mostre per il piacere di vivacizzare il territorio e farlo conoscere. Città di Castello e i suoi borghi dell’Alta Valle del Tevere sono l’Italia della cultura, delle tradizioni, della natura e di gente affabile e cordiale. Siamo nel mezzo del Bel Paese, 100 chilometri a sud di Cesena e 40 chilometri a est di Arezzo, nell’Alta Valtiberina tra valli e colline d’incanto. La posizione geografica la lega, anche culturalmente, a Toscana, Romagna e Marche e soprattutto, come sempre accade nelle contaminazioni, l’arricchisce e la rivela tra gli itinerari meno conosciuti, come un gioiello pregiato. A Città di Castello fino al 21 ottobre c’è la mostra del fumetto “Lupo Alberto-Quasi un parente” inaugurata il 30 settembre con la simpatica presenza del suo ideatore Guido Silvestri in arte Silver che non si è sottratto ai tanti, me inclusa, che gli hanno chiesto l’autografo. Qui c’è l’imbarazzo della scelta ma dormire sul cucuzzolo di una collina a Borgo di Celle, borgo vivo, abitato e dove si trova il Relais omonimo, non ha prezzo! E forse anche questa è stata una bella sorpresa perchè ragionevoli sono i prezzi, cortese e preparato il personale. Ottimo anche il ristorante e insostituibile la proprietaria, vera animatrice del luogo. Svegliarsi nel silenzio e fare una passeggiata quasi mi ha riportato indietro nel tempo quando qui passeggiavano dame e cavalieri. Per chi ama il  Golf e l’equitazione la Fattoria Caldese è un incontaminato resort immerso nel verde e con un favoloso  centro benessere. La domenica in giro per borghi a mercatini e poi via verso casa ma con l’intenzione di tornare perchè infondo è un po’ come essere a casa.

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