Nati con la valigia

Il Natale del riciclo

Pubblicato il 3- Jan - 2012 Condividi su Facebook

Un soprammobile kitsch, un maglione dai colori sgargianti, un profumo dalle note troppo forti. La lettera a Babbo Natale non è proprio arrivata a destinazione per l’80% degli italiani che quest’anno dichiara di aver ricevuto doni sgraditi o banalmente doppi. Secondo un sondaggio online, sotto l’albero il regalo sbagliato è ormai una certezza che si ripete tutti gli anni. Da uno a tre  le brutte sorprese per il 74% degli intervistati. Regali sbagliati, sempre da uno a tre, anche per i vicini francesi (53.1%) e inglesi (46.2%). Liberarsi di un dono inutile o sgradito non sarà forse un gesto elegante ma per il popolo del Belpaese è ormai una vera consuetudine che si ripete da diversi anni. Gli italiani risultano essere i più esperti d’Europa nell’arte del riciclo dei doni: ben il 64% degli intervistati infatti afferma di aver venduto regali non graditi negli ultimi 5 anni contro il 45.4% degli inglesi e il 27% dei francesi.

La delusione di ricevere regolarmente in dono un oggetto lontano mille miglia dal proprio gusto spinge sempre più italiani a superare l’imbarazzo iniziale e a liberarsene. “Ogni anno dal 25 dicembre notiamo un forte incremento di annunci nella sezione casa del nostro sito – afferma Marta Fioni, Business Development Manager di Vivastreet.it. – anche la rubrica moda e bellezza segue la stessa tendenza. Quest’anno dal 25 al 27 dicembre sono stati registrati ben 10.000 nuovi annunci con un incremento del 96% del traffico sul sito”.  

Cosa  viene riciclato dopo Natale:

Oggetti per la casa, soprammobili, lampade, vassoi, quadri, cornici risultano essere al primo posto tra i regali meno “azzeccati” del Natale 2011 (36%), seguono i capi di abbigliamento (28.6%) e prodotti per la cura di sé quali profumi, creme, saponi profumati e cosmetici (11.7%). Strenne sgradite anche le specialità enogastronomiche (6.6%). Interessante notare che per francesi e inglesi al primo posto vi siano invece capi di abbigliamento (rispettivamente 31.7% e 36.9%)  seguiti da libri per i vicini d’Oltralpe (25.2%) e da cosmetici e profumi per la Gran Bretagna (30.4%).

Chi ricicla i doni sgraditi

È uomo, vive in Lombardia è ha tra i 35 e i 44 anni. Questo l’identikit del riciclatore professionista. Tra le regioni con il tasso più alto di riciclatori di doni il Lazio, la Campania e il Piemonte. In Francia il riciclo dei regali  è appannaggio degli uomini (51.5%)  mentre in Inghilterra  è il gentil sesso a gestire in prevalenza (58.6%) il delicato compito del re-gifting.

Cosa fare dei doni non graditi

La maggior parte degli intervistati (52.7%) propende per dare una nuova vita ai doni sgraditi, alcuni preferiscono donarli in beneficenza (26.5%) altri invece scelgono di venderli online (19.2%) o in un mercatino (7%). Più conservativo invece l’approccio del 47.4% degli italiani che decide di mettere da parte e semplicemente dimenticarsi dei doni sbagliati. Solo una minima percentuale (5.3%) sceglie di buttarli via.  A favore della pratica del riciclo anche gli inglesi (74.2%) più inclini ad una donazione in beneficenza e i francesi (66.3%) che tendono a venderli (online).

Si sceglie di vendere online perché la pubblicazione di un annuncio è gratuita (61.9%), permette di rivolgersi ad un grande numero di potenziali acquirenti che vivono nella stessa regione (29.8%) e consente di guadagnare di più rispetto alle aste online.

Il re-gifting è comunque una scelta legata anche ad una logica economica, quello del riciclo dei doni è infatti un vero business se si considera che il valore delle strenne non apprezzate si aggira in Italia intorno agli 800 milioni di euro e che il costo medio di un regalo non gradito è di circa 60 euro.  Scegliere di riciclare i doni rivendendoli ha i suoi vantaggi. Gli intervistati al sondaggio Vivastreet hanno affermato di aver ricavato in media ben 130 euro dalla vendita dei regali. Dopo le brutte sorprese di Babbo Natale almeno una buona consolazione.

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