l’istruttore

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Vedi. Lui non ha ancora capito. Non ha ancora realizzato un sistema valido. Un sistema di difesa intendo. Un sistema che lo possa proteggere completamente. Non ce l’ha. Non ce lo avrà mai. Per questo lo puoi colpire ancora. Lo so che ora ti senti sconfitta, ma ragiona e prova a pensare a lui come a un territorio. Un territorio del quale tu e lui vi contendete il controllo. Il territorio non è tuo, è suo. Ma tu lo vuoi. Ti piace possederlo e lo vuoi per te perché sei cattiva. È questa la tua natura. Non puoi fare altro che assecondarla. Se non lo facessi ne andrebbe della tua stessa vita. C’è tanto bisogno di fare del male, ma questo lo sanno tutti e ora non vorrei sembrarti demagogico. Torniamo al territorio. È così vasto che alcune zone gli sono sconosciute. Ci sono posti dove non è mai stato, sì, sono suoi eppure a volte ne ignora persino l’esistenza. Tu invece il suo territorio lo vedi bene. Ne hai una mappa completa. Ne hai piena consapevolezza. Questo ti offre un enorme vantaggio non credi? Lui ha imparato a proteggere le zone nevralgiche. La capitale e le città di provincia. Tu ora non puoi più colpirlo direttamente lì. Tu ora devi imparare a considerare le regioni più marginali del suo territorio. Regioni fatte di terminazioni nervose e tessuti connettivi. Che sono sensibili, comunicano e mandano segnali. Sintomi. È una rete complessa e molto ampia. È di questo che lui non ha piena coscienza ed è un territorio vastissimo sul quale puoi operare praticamente indisturbata. Lo vedi quanto è grande? Smettila di osservare il punto rosso al centro e tutti quelli neri intorno. Smettila di osservare le autostrade e le ferrovie. Non cercare più di colpire i gangli vitali. Non cercare i cuori nello stato. Bruciagli un campo di grano, avvelena l’acqua di uno dei suoi allevamenti. Procuragli danni piccoli e diffusi nella zona scoperta e disarmata. Provoca uno smottamento su una stradina di campagna. Cose così insomma. È un lavoro lungo, me ne rendo conto, ma il vantaggio che ne otterrai sarà parimenti grande. I dolori gli arriveranno inaspettati. Le cause gli appariranno sconosciute. Prenderà paura. Perderà il sonno. Un mal di testa che con gli analgesici non passa. Si sentirà stordito. Avrà le vertigini. Alla fine lo paralizzerai a letto e il tuo controllo sarà completo. Lui non ha e non avrà mai la tua visione globale. La tua piena consapevolezza. Capisci? Avrai la sua vita perché lui se ne cura poco. Lui vive nelle apparenze, enfatizza dettagli trascurabili e subisce eventi macroscopici. Gli sfugge il senso complessivo. Tu avrai la sua vita perché lui l’ha già persa. Capisci?

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