Cari compagni di viaggio sempre di corsa, sedetevi! Forse lo state già facendo mentre leggete questo blog, a meno che non appartienate alla folla di frettolosi metropolitani che legge in piedi o camminando da un lettore e-book.
Ci hanno insegnato che per avere successo nella vita bisogna tenere il passo, non fermarsi mai, osare, osare e osare! Ma dopo tutto questo, abbiamo fatto i conti con la bilancia di ciò che abbiamo ottenuto in questo modo? Siamo veramente appagati dalle scelte fatte che hanno determinato la nostra vita attuale?
Mentre fate mente locale vi voglio parlare di una pratica sempre più diffusa, apparentemente statica, internamente viva. Ciò che si risveglia è il cervello, il mezzo per farlo prende il nome di meditazione trascendentale.
Che cos’è la meditazione trascendentale?
La postura fisica è la seguente: ci si siede, preferibilmente con un rialzo sotto al bacino, si chiudono gli occhi e si respira in questa posizione per 15-20 minuti. Il rialzo sotto al bacino è essenziale per prevenire un sovrafflusso di energia che, incanalato lungo la colonna vertebrale, potrebbe causare seri danni alla schiena.
Molti diranno: è tutto qui? A cosa serve? Come può una postura statica portare giovamento al corpo fisico e alla mente?
Molti enti riconosciuti della comunità scientifica hanno confermato significativi miglioramenti che riguardano la concentrazione, la creatività e la capacità di rapportarsi con le altre persone. A questo seguono la diminuzione dello stress e una maggiore lucidità mentale.
Gli istituti scientifici che hanno condotto le ricerche hanno rilevato che durante la meditazione trascendentale ogni singola area del cervello è attiva, la quale pian piano continua a mano a mano che il soggetto continua con la pratica della meditazione. Le onde cerebrali diventano coerenti, la corteccia prefrontale del cervello funziona in maniera più completa.
Dal punto di vista psicologico la persona che pratica questa tipologia di meditazione permette di lasciar fluire i pensieri, quindi lasciar andare via quelli negativi, come nello stato di veglia riacquista le energie e si “risveglia” rigenerata.
Molti psicologi parlano di uno stato di “pura coscienza”: è proprio quello che entra in gioco durante la meditazione trascendentale. La mente appare silente, ma accoglie tutti gli stimoli che dalla parte più interna, più nascosta della personalità emerge pian piano verso il mondo esteriore. Al termine della pratica tutto il corpo è perfettamente riposato.
Grazie alla meditazione trascendentale ogni persona può sperimentare un livello superiore di intelligenza, finora non conosciuto al soggetto stesso, quindi uno stato di pace interiore che permette di accedere con più facilità alle proprie facoltà cognitive.
Questo è stato pubblicamente scritto da riviste come Science e Scientific American. Sono stati stanziati milioni di dollari per portare avanti le ricerche degli effetti della meditazione trascendentale sulla salute. I soggetti che portano avanti questo nuovo settore della scienza sono istituti di indubbia autorevolezza: l’University of Michigan Medical School, l’UCLA Medical School, la Cornell Medical School, l’Harvard Medical School fino al National Institute of Health degli Stati Uniti, che ha finanziato per 24 milioni di dollari le ricerche.
Vogliamo “correre” ancora?
Daisaku Ikeda, premio delle Nazioni Unite per la pace nel 1983, nel libro “La rivoluzione umana!, lo scrive: “Calma ed equilibrio sono elementi essenziali in tutte le cose”.