Compagni di viaggio lettori … Questo week-end d’autunno andremo a riscoprire una nostra dote considerata scontata, che invece ci caratterizza come esseri superiori rispetto al resto del mondo animale e vegetale: il linguaggio.
L’essere umano è l’unica specie animale dotata di una capacità particolare, quella di comunicare mediante l’uso del linguaggio. Non solo! Il mondo è un’autentica Torre di Babele, ognuna con altre mille sfumature, che prendono vita nei dialetti.
Eppure la realtà è unica, cosa entra in gioco?
Miliardi di persone, differenti tra di loro, percepiscono ciò che sperimentano coi cinque sensi, il mondo fisico, ognuno dal suo punto di vista. La percezione della realtà è assolutamente soggettiva. Il mezzo comunicante tra idea personale della realtà vissuta e realtà effettiva è il linguaggio. L’idea di fondo delle varie parole che compongono una lingua è unica, ripetibile nelle lingue di altre culture, cambia solo l’accezione vocale e scritta con cui si rappresenta ogni concetto che costituisce la realtà.
Il logico matematico Noam Chomsky definì con maggiore precisione la struttura di fondo del linguaggio “universale”, valido in tutto il mondo, pur con le sue eccezioni. Ogni concetto che costituisce il mondo fisico sperimentato dagli esseri umani ogni giorno è rappresentato dalle parole, degli elementi primitivi che formano delle strutture potenzialmente infinite, le frasi. L’insieme di questi elementi e di queste strutture dà luogo alla sintassi. È questo il tratto distintivo dell’essere umano rispetto ad ogni altra specie animale: la sua capacità di esprimersi e di farsi comprendere mediante una rielaborazione dei dati fisici che sperimenta nel mondo! L’uomo è riuscito a descrivere il concetto di infinito per mezzo di elementi finiti con la sintassi.
Chomsky sottolinea la capacità di apprendere qualsiasi forma di linguaggio che l’uomo possiede fin da bambino, come se fosse “programmato” per esprimersi al meglio, nonostante stia sperimentando il linguaggio proprio al momento dell’apprendimento! E tutto questo avviene a una velocità impensabile! La “progettazione speciale” della mente umana deve partire da un fatto biologico, valido e uguale per ogni individuo.
Eppure come si spiega, ancora una volta, la Torre di Babele dei linguaggi?
La cosiddetta “ipotesi Sapir-Worf”, risalente agli anni Cinquanta, esplica questo fatto associando a una determinata cultura una precisa visione del mondo, la quale corrisponde al suo linguaggio. Poiché ogni cultura concepisce la realtà in maniera differente, questo fatto spiegherebbe la necessità di esprimersi con una lingua propria, diversa di cultura in cultura. La percezione del mondo risulta non misurabile, è impossibile trovare un comune accordo tra tutti i popoli per definire questo concetto. Ogni cultura percepisce sensorialmente, e poi rielaborando i dati a mente, la realtà in maniera diversa, è proprio da questo punto di partenza che nascono le culture, quindi livelli differenti di realtà.
Il mondo fisico è uno solo, la sua sperimentazione è la stessa per l’uomo come specie, ma non come individuo, a questo livello entra in gioco la necessità del linguaggio, prima con alcuni concetti di fondo comuni tra tutte le lingue, poi con evidenti eccezioni e diversificazioni che caratterizzano una cultura, la quale esprime in questo modo la sua percezione del mondo.
Il più grande mistero del linguaggio, e quindi dell’uomo, rimane la capacità di evolversi all’infinito, di pari passo con l’evoluzione del mondo.
“La grammatica è una e una sola secondo la sua sostanza in tutte le lingue, anche se possono esserci delle variazioni accidentali”. La massima del Doctor Mirabilis Ruggero Bacone riassume chiaramente l’universalità di fondo tra tutti i linguaggi del mondo.
BIOGRAFIA
CHOMSKY è un ebreo americano di origine russa, nacque a Philadelfia il 7-12 -1928. Fu proprio William Chomsky, suo padre e studioso di ebraismo e linguaggio , a influenzare il figlio negli studi. Più influente, nello sviluppo di Noam come pensatore e come attivista, fu forse la madre, Elsie Simonofsky. La sensibilità politica della madre lo motivò, fin dalla giovane età, ad interessarsi a quell’area che comprende la società e la politica …
Da qui tutto il resto: gran pensatore e diaogatore di tutti i tempi, ma non il rimedio di tutte le forme linguistiche e pedagogiche che ci sono state nel mondo e che continueranno ad esserci. “Fa parte dell’evoluzione e dell’intelligenza dell’umanità”. Come Tu stessa avrai notato.
Bonnye $ Clay