QUANDO I LIBRI SCOMPAIONO

Avventurieri compagni di viaggio …

In valigia solitamente si porta con sé uno o più libri, per leggere in spiaggia, per un dolce risveglio o una buonanotte promettente di sogni. Pensiero comune è quello che, una volta pubblicato, il libro sia catapultato automaticamente in libreria (fisica o digitale qualsivoglia), perciò disponibile. Non tutti i libri nascono fortunati.

Può succedere che alcuni titoli semplicemente non siano più disponibili alla vendita, scompaiono, si apre un mistero. Quali titoli sono sottoposti a una tale censura, malvagia, omicida? Per quale o quali motivi questi libri non devono essere letti da un numero discreto di persone? Perché non devono trovare il loro pubblico?

Rintracciare questi titoli diventa una vera e propria caccia al tesoro. Si prova nei remainders, al mercato delle pulci, alle fiere del libro e dell’editoria, si chiede, si tenta ogni percorso, bisogna trovare un motivo!

Partiamo dal soggetto. Cosa trattano questi libri? Sono romanzi, narrativa generica, saggi, biografie, poesie, trattati politici o scientifici … che cosa sono questi libri?

Solitamente si tratta di biografie non autorizzate circa personaggi illustri, del mondo della politica, dell’economia (ovviamente connessi), della cultura, dello spettacolo (connessi a loro volta), addirittura dello sport. Seguono i cosiddetti libri-inchiesta, pericolosi forse di scatenare qualche perché nel lettore. Può succedere che la censura colpisca qualche saggio scientifico in grado di ribaltare la concezione fisica e spirituale del mondo in cui viviamo.

Censura, termine considerato anacronistico, eppure segretamente presente.

Niente più focolai in piazza alimentati dai libri “scomodi”, niente più scalpore, niente più teatralità. Tutto si gioca sulla segretezza, sull’agire dietro al velo del mondo abitudinario, adoperando talvolta mezzi scorretti: editori ricattati, autori perseguitati, librerie minacciate, distribuzione resa impossibile, circolazione del libro sottoposto a censura pressoché inesistente. Può addirittura succedere che sia impedita la stampa dell’opera sottoposta a censura! Una vera e propria crociata ai danni del libro, del libero pensiero, del libero arbitrio!

Per fortuna esistono ancora moderni Robin Hood che con determinazione continuano la loro anti-crociata, stampando, pubblicando e distribuendo titoli “scomodi”. Robin Hood sotto le spoglie di grandi o piccoli editori, costretti a fronteggiare le conseguenze delle loro scelte.

Il libro proibito diventa il tesoro di una caccia impossibile, la sua storia lo ha fatto diventare leggendario, è un eroe sopravvissuto, perciò immortale. Il destino ha provato a renderlo ingombrante agli occhi del pensiero dominante, può apparire inopportuno, potrebbe risvegliare l’umanità da un lungo sonno protratto fino ai giorni odierni solo per comodità. Il libro proibito è un moderno Galileo osteggiato dalla nascita, eppure deve esistere, è necessaria la sua presenza, non esisterebbe progresso senza una svolta che potrebbe semplicemente essere indicata da uno di questi titoli sottoposti a censura.

Come scrisse Umberto Eco, “Gli scritti è bene che sopravvivano. Anche se raccontano panzane. Se debbono scomparire, che lo decidano i lettori e non i censori.” Dall’articolo Libri distrutti e reinventati dell’11 maggio 2007, apparso nell’Espresso.

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One Response to QUANDO I LIBRI SCOMPAIONO

  1. Bonnye says:

    Amo la lettura e rispetto tutti colloro che si adoperano nella costruzione di un testo qualsiasi.Tutto può sparire ed essere distrutto, ma la schrittura soppraviverà sempre, fa parte della nostra conoscenza è cibo della mente come tu stessa ci descrivi.
    Bonny

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