Una delle questioni fondamentali per la letteratura fantastica italiana di questo decennio è che, spesso, sembra priva di una bussola, non sa esattamente da dove viene e, tanto meno, sa dove andare. Questo perché non si conosce a sufficienza il luogo dal quale veniamo tutti noi, in quanto Italiani, in quanto Mediterranei, in quanto Europei. Lo studio dei classici, del nostro passato territoriale e leggendario è fondamentale per la riscoperta di una nuova lingua fantastica, capace di parlare a tutti, ancora una volta.
Un esempio bellissimo di quanto vado dicendo ce lo danno i Greci. Finalmente Mondadori ha pubblicato ne I Meridiani il volume Poeti greci del Novecento, a cura di Nicola Crocetti e Filippomaria Pontani, che dimostra come la vera arte poetica, quella che parla al cuore, nasca dall’identità culturale, storica e umana del proprio passato. Provate a leggere questo articolo pubblicato oggi su Il Giornale per farvene un’idea, e correte ad acquistare la raccolta dei migliori poeti ellenici del secolo passato: vi sembrerà di tornare all’epica, dimostrazione che con il coraggio si possono fare grandi cose.