Voglio segnalare questo libro soprattutto per un motivo: è uno dei pochi tentativi tutti italiani (e già tradotti in altre lingue) di approcciare una saga complessa e profonda come quella di Harry Potter, nel nostro Paese ancora tacciata, purtroppo, di “scrittura per l’infanzia” o giù di lì. Niente di più sbagliato. I volumi di Harry Potter presentano uno spessore narrativo e una ricchezza di spunti di riflessione molto difficili da trovare nei romanzi fantastici, se non altro per la vastità e per la ricchezza di riferimenti culturali e metafisici che comprende.
Ultimamente, si sta creando scambio e discussione tra gli scrittori fantastici italiani, per sondare le possibilità della letteratura nella quale si prodigano, per comprenderne la ricchezza e sviluppare una dimestichezza dei lettori con il nostro passato letterario (ricco di immaginazione e fantasia) e con la nuova letteratura fantastica italiana, che in questi anni sta conoscendo uno sviluppo esponenziale.
Simone Regazzoni, filosofo che lavorava – fino a qualche mese – presso l’Università Cattolica di Milano (e che non gli ha rinnovato il contratto a causa di un suo testo, Pornosofia), ha scritto Harry Potter e la filosofia, libro nel quale avvicina argomenti coraggiosi e importanti, soprattutto se rapportati a molte posizioni ancora presenti in ambito cattolico, segnate da un profondo pregiudizio anche solo di dialogo nei confronti delle tematiche che egli, invece, affronta. Attraverso questo profondo e breve testo dimostra, tra le altre cose, che la letteratura fantastica è una porta aperta verso la realtà più reale del nostro mondo.
Quattro le tematiche generali che danno forma al libretto (di 126 pagine):
- il gioco dei mondi
- Magia e Ragione (uno dei saggi di un cattolico praticante e convinto più coraggioso che abbia mai letto)
- il coraggio dell’atto etico
- eroi e soggetti oscuri.
Dalla quarta di copertina:
La saga di Harry Potter è, a tutti gli effetti, un’opera d’arte della cultura pop di grande complessità e bellezza, e una risorsa straordinaria e potentissima per l’esercizio della filosofia – tra Martin Heidegger e Harry Potter, Albus Silente e Aristotele, Michel Foucault e Voldemort.
Harry Potter e la filosofia penetra nel romanzo-mondo creato da J. K. Rowling per affrontare, attraverso l’incontro con i suoi personaggi e le loro storie, questioni filosofiche capitali come il coraggio nel suo legame con l’atto etico, l’amore per la giustizia al di là della legge, il potere (magico) di fare cose con le parole, i limiti della ragione occidentale, le minacce della logica del fascismo.
Pop filosofia, dunque. Una filosofia per bambine e bambini, streghe, maghi e Babbani. E per quanti sanno prestare ascolto alle parole di un grande poeta che scriveva: “Sviluppate la vostra legittima stranezza”.
Formato: Brossura
Pagine: 126
Lingua: Italiano
Editore: Il Nuovo Melangolo
Anno di pubblicazione 2008
Codice EAN: 9788870186994
Bibliografia di Simone Regazzoni:
2006 – La decostruzione del politico. Undici tesi su Deridda, Il nuovo Melangolo.
2008 – Harry Potter e la filosofia, Il nuovo Melangolo.
2008 – Nel nome di Chora. Da Deridda a Platone e al di là, Il nuovo Melangolo.
2009 – La filosofia di Lost, Ponte alle grazie.
2010 – Pornosofia. Filosofia del pop porno, Ponte alle grazie.