Se faccio un salto indietro alle ultime settimane, c’è da rimanerne sconvolti. Rientrata da una trasferta a spasso per l’Europa durata una settimana, non paga mi sono lanciata in due presentazioni.
La prima, martedì 23, all’Atelier Cafe di Piazza Missori. La seconda, a una settimana di distanza, alla Gogol&co di Via Savona. Entrambe riuscitissime e una con finale a sorpresa. Per la prima volta ho calato la maschera rispondendo alle domande dei miei due interlocutori.
Il bello è che mi sono divertita al punto che aspetto nuovi inviti per uscire allo scoperto. L’avatar depone piuma e armi? Assolutamente no. Più agguerrita di prima, oltre a una raccolta di storiacce, in cerca di editore sto preparando un sequel ferocissimo al mio Beati e Bannati.
C’è una tradizione a Napoli che si chiama caffè sospeso. Al Gambrinus, bar storico collocato nel cuore del decumano si consuma un caffè. Poi, a discrezione, l’avventore decide se pagarne un secondo. Per chi verrà dopo di lui. E’ il gioco del caso. Gli specchi che il destino frappone nei gradini della vita. Ti guardano senza riflettere. Allora puoi scegliere se seguire il flusso per poi dire che è tutta colpa della serendipità se hai agito in un modo piuttosto che in un altro. Oppure ragionare. Fermarti a riflettere. Narcotizzare il fato e ascoltare la legge morale dentro di te. Come un libro. Puoi sceglierlo ad hoc. Acquistarlo, impacchettarlo e consegnarlo alla persona per cui l’hai pensato o lasciarlo al destino di quel caffè.
Stiletti vertiginosi e boa di struzzo, questa sera all’Atelier cafè (Piazza Missori, Via Albricci 2) alle ore 19.00 per una presentazione pirotecnica di Beati e Bannati. La scrittrice da salotto più piccante del web esce dal virtuale per trascorrere una serata in centro.