Seduzione e champagne

Cupidi, putti e cuori di ogni foggia o materiale affollano le vetrine del centro. E’ festa degli edulcorati, mi verrebbe da dire. Gli innamorati dell’aspartame, poche calorie concentrate in 24 ore, le stesse in cui la glicemia sale alle stelle, con gran gioia dei Willy Wonka di Perugia, per le scatole di cioccolatini assaporate sotto le lenzuola, e i fiori lasciati appassire in un vaso all’ingresso.

Quanto di vero c’è in un giorno in cui le regole sanciscono l’amore a prescindere e come si fa a distinguere tra un uomo coinvolto nella relazione che sta vivendo con te da un venditore di parole che gioca al carpe diem?

E ancora, in che cosa si distingue un seduttore dall’uomo che vorresti accanto per la vita?

Che il seduttore veda il mondo come la sua camera da letto,  è sotto gli occhi di tutti.  Che poi, nel suo sguardo miope o presbite (a seconda dell’età), interpreti ogni donna minimamente appetibile come un castello cintato da conquistare e assediare è altrettanto vero. Ma cosa capita dopo aver espugnato la roccaforte o una volta seppellito l’estro del boudoir?  Esiste un ‘poi’ al ‘dopo? O tutto si esaurisce nello spazio di qualche orgasmo cotto a puntino?

E, come vive il seduttore?

Come tutti i ciechi. Obnubilato da una prospettiva distorta e convinto di condurre le donne nei misteri più profondi dell’amore, senza rendersi conto di essere un grottesco turista che arriva alla stazione per mostrare a una locale le bellezze della città in cui lei è nata.

Così, almeno, è come la vedo io.

Se volete vivere un San Valentino anticonvenzionale di chiacchiere per stanare i seduttori e riconoscere i grandi amori, appuntamento questa sera in AccademiA (via Confalonieri, 11, Milano)

Per una serata a base di confidenze, champagne e cupcakes.

Ci vediamo lì, dalle 19.00 in poi. 

 

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