mercoledì 27 ottobre 2010

Creta: archeologia e…

On October - 18 - 2010

Di: Isabella Pesarini

Prosegue la spassosa vacanza di un gruppo di amiche tra le colonne della civiltà minoica e un mare millenario intriso di storie.

Decidiamo di alternare la storia con la natura. I vicini di albergo ci consigliano una spiaggia magica, dove il mare è più cristallino dell’acqua e la sabbia completamente bianca, più morbida della farina … Si parte per Chrissi! A metà pomeriggio il pullman ci porta a Ierapetra, la città più grande della zona sud di Creta lambita dal Mar Libico. Impariamo ad aspettare pazienti per la partenza del traghetto successivo per Chrissi. I delfini ci fanno compagnia allegri seguendoci fino all’isola.

I nostri piedi si poggiano su quello che può essere definito un vero e proprio Paradiso! La spiaggia è completamente libera, assolutamente bianca e con più riflessi dell’arcobaleno. La trasparenza del mare è pittorica, anche chi si avventura in qualche immersione riesce comunque a vedersi sott’acqua! La temperatura dell’acqua è piacevole, perfetta, i cinquanta gradi del sole non vengono percepiti una volta entrati in mare. Ci sentiamo delle sirenette baciate dal sole e dal mare!

Venerdì. L’improvvisazione ci porta a partire per Santorini. Tre ore di sonno e alle quattro meno un quarto del mattino suona la sveglia per lasciarci un quarto d’ora di preparazione alla velocità della luce prima di prendere il pullman fino a Heraklion, dove al porto prendiamo l’aliscafo, ore 6 del mattino. Precediamo il Sole per l’inaugurazione del nuovo giorno.

Quattro ore di viaggio e di assoluto riposo e alle 10, puntuali, sbarchiamo a Santorini.

I colori sono i padroni indiscussi dell’isola, ricca di natura e di leggenda. Le case bianche coi tetti azzurri come il cielo riflettono i raggi del sole, per ergersi magnifiche e luminose in tutta la loro imponenza. Le spiagge sono completamente differenti man mano che ci si sposta lungo l’isola. Si passa da una sabbia rossa leggermente vetrosa che si affaccia su un mare cristallino alla spiaggia di sassi assolutamente neri e vulcanici per perdersi in un mare leggermente più scuro, dando a tutto il paesaggio un’atmosfera suggestiva. Il sole di mezzogiorno riflette prepotentemente i suoi raggi incadescenti sui sassi neri.

L’ultima meta della giornata è Fira, dove i turisti più moderni si affidano alla funicolare per raggiungere questa destinazione e quelli più avventurosi si lasciano dondolare a dorso di un asino senza fretta. Al porticciolo di Fira Skala, in fondo alla discesa, c’è l’aliscafo che ci attende per il ritorno.

Nonostante la levataccia mattutina siamo piene di energia e decidiamo di non tornare in albergo. Come sarà la movida a Creta? I compagni del pullman del ritorno ci consigliano di fermarci a Malia, dove c’è ogni tipo di divertimento. Una maglietta di ricambio et voilà! Il gioco è fatto! Tre ragazze sorridenti e abbronzate sono pronte a divertirsi! Tre secondi di falcate spavalde e veniamo caricate da tre robusti ragazzotti scozzesi, per essere messe a cavallo di un toro meccanico impazzito. Gli adduttori vengono messi a dura prova, il risultato è quello di venire catapultate a terra con tempi differenti. Il secondo risultato, non meno apprezzabile del primo, sono tre birre puntualmente offerte dai tre ragazzotti scozzesi per farsi perdonare di tanta spavalderia. Malia, sei fantastica! Si passa dal rodeo ai giri di valzer a ballare musica dance su dei cuscini più solidi di pilastri di cemento! Alle sei del mattino prendiamo il primo pullman della giornata, destinazione casa, appartamento ad Elounda.

Sabato. Storia, mare, natura, divertimento. Quante facce nascoste di Creta!

Noleggiamo una macchina, una piccola Fiat Panda colore blu degli anni Novanta, con qualche inserto rimaneggiato. Destinazione Vai, la spiaggia più famosa di Creta, la spiaggia delle banane e la spiaggia delle palme. Partenza da Elounda, ore 12. le strade di Creta sono alquanto dissestate, non tutte incorniciate ai lati dai guard rail, di sicuro non è possibile il tratto rettilineo. Arrivo a Vai, ore 17. Il sole sta lasciando spazio al crepuscolo, il caldo impossibile di Creta ora non si sente. Ci culliamo una mezzoretta ai piedi di un’enorme palma, che con le sue foglie quasi fino a terra ci protegge dal caldo. La spiaggia è frequentatissima! Per la prima volta in una settimana vediamo una baia intera gremita di gente. Alle sei del pomeriggio ci regaliamo il primo tuffo della giornata, l’acqua è azzurra, leggermente fresca.

È sabato, ci resta solo questa sera per regalarci qualche attimo di vita serale, verso le sette ripartiamo per Elounda, per fermarci ad Aghios Nikolaos, il capoluogo della prefettura di Lasithi, la regione dove si trova anche Elounda. Ci fermiamo in un pub non lontano dal centro, dove incontriamo il tour-operator che è riuscito a cambiarci d’alloggio il primo giorno di vacanza! Il pub è frequentato da tantissimi ragazzi inglesi! Uno di loro, vestito di tutto punto in kilt autentico, ci offre un giro di chupiti. Il “prezzo” da pagare, svelato successivamente, è quello di ballare sul bancone insieme ai baristi travestiti da poliziotti!

Domenica. Ci svegliamo ad un’ora imprecisata del pomeriggio, per fortuna non troppo tardi. Corriamo in spiaggia, ad Elounda, per un ultimo bagno nelle acque cretesi e alle 18.30 siamo già ad Heraklion, con l’aereo di ritorno che ci aspetta. In un’ora di attesa prima di arrivare in aeroporto Creta ci stupisce, ancora una volta! Sotto le luci soffuse del tramonto camminiamo lungo le mura veneziane del 1500, per una cinta difensiva di 18 metri di altezza e 40 di spessore. La natura e l’autorità di questa piccola perla del Mediterraneo lasciano la loro traccia.

Siamo in aereo, ma una parte di noi è rimasta a Creta, pronta per il prossimo viaggio.

2 Responses to “Creta: archeologia e…”

  1. Bonnye & Clayr says:

    La Storia è sempre stata la mia passione,ma come la descrivi Tu è impressionante, si capisce che l’hai vissuta di prima persona e trasmetti la voglia di viaggiare, di conoscere. Sembra di essere nel posto,è un girovagare tra reperti archeologici, la natura incantata del luogo, le spiagge dorate, il cielo fatato e la mondanità attuale come per rilassarsi dalla fatica della giornata nei Pab del posto.
    Mi piace così tanto il viaggio descritto da te che il prossimo viaggio lo farò nella storia della Grecia, fascino senza limiti da sempre; non lasciare mai questi splendidi viaggi culturalicara Isabella è una ricchezza senza limiti.

  2. Bonnye says:

    E’ vero, la nostalgia attanaglia il cuore sopratutto quando una persona si trova ad assaporare tutti i risvolti della storia ed è difficile voltarli le spalle per tornare alla realtà quotidiana.
    Ma il valore della conoscenza varrà pure un sacrificio di questo genere, con la promessa magari di poter approfondire nel prossimi viaggi; in modo che anch’io possa continuare a sognare le meraviglie che la Grecia ci ha sempre tramandato, grazie.
    Bonnye

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