UNA MAGIA DI NINNANANNA

Erranti compagni di viaggio …

Settembre è il mese alle porte dell’autunno, il mese delle sagre e delle feste paesane, dei primi concerti di apertura della nuova stagione di spettacoli, delle foglie che cadono, dei tramonti più precoci … in fondo, è un mese magico. Settembre è il mese del cambiamento, ci si prepara per un nuovo anno scolastico, un nuovo anno lavorativo, un nuovo allenamento sportivo, un nuovo lavoro musicale di apertura …

Chi vive nel Nord Italia avrà sicuramente sentito parlare di MiTo, la rassegna musicale che coinvolge due delle maggiori città italiane, Milano e Torino. Sempre a settembre sono attive in tutta Italia le Feste dell’Unità. Indipendentemente dal partito politico di appartenenza, si tratta di una bella iniziativa per coniugare una serata all’aperta “condita” da qualche concerto a cui partecipano gruppi rinomati della scena musicale italiana.

14 settembre, Palasharp di Milano, appuntamento con gli amici per un concerto. È la serata dei Modena City Ramblers per la presentazione del nuovo album, Onda Libera. Palasharp quasi vuoto mezz’ora prima del concerto, gremito da un’intera generazione appena il gruppo entra in scena. Sotto il palco si raccolgono gruppi di studenti delle superiori, i più scatenati. Dietro le file si aggiunge qualche trentenne con in mano una birra, fedele accompagnatrice di ogni concerto. Seduto in prima fila spicca la figura maestosa di un uomo già oltre l’età della pensione, il volto imperturbabile, lo sguardo fisso e fiero. Indossa una maglietta su cui è disegnato un altro volto molto somigliante al suo padrone.

Il basso attacca la prima nota, si uniscono le chitarre e il violino, il flauto aggiunge la nota magica per risvegliare le membra alla danza.

Chi balla da solo, chi si lancia in un pogo, chi si arrampica sugli amici per sovrastare il pubblico ed essere faccia a faccia con il cantante, chi si lascia trascinare dai ricordi, chi dall’empatia, chi da un’atmosfera esplosiva di entusiasmo e di energia. Una coppia balla proprio davanti ai miei occhi, sono due ragazzi giovani, forse quarant’anni in due, il movimento di lui è il preambolo per la giravolta di lei, lo sguardo luccicante d’amore di lei accende il sorriso abbagliante di lui, come per magia lo spazio attorno a loro diventa più ampio cosi da permettere dei movimenti più liberi, il ragazzo prende per mano la sua bella e la porta davanti, sotto al palco, direttamente sotto agli occhi del cantante, lei torna indietro di qualche fila, ora lei guida la mano di lui. L’amore è magia, la musica è magia, le parole cantate diventano più forti, non solo di volume, tutto il Palasharp si riempie di consapevolezza, di significato, di energia, di vita.

I ritmi proseguono, alcuni veloci, altri più lenti, alcuni con una nota di denuncia, altri di affermazione.

Si avvicina l’ora di chiusura. Una Ninnananna è d’obbligo. La magia esplode dentro il Palasharp. Senza nessuna indicazione da parte del cantante tutto il Palasharp si siede istantaneamente appena vengono suonate le prime dieci note del brano. Centinaia e centinaia di persone sedute per terra a gambe incrociate, generazioni diverse che si trovano d’accordo per un’emozione nata da una canzone. La musica che unisce, la musica che è amore, la musica che è magia.

Perché “Un giorno, guidati da stelle sicure

ci ritroveremo in qualche angolo di mondo lontano,

nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati

o sui sentieri dove corrono le fate”.

Grazie, Modena City Ramblers, per aver fatto sognare Milano in questa magica notte di settembre.

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