Ritorno alle origini

In principio tutto nacque da un pensiero gratuito di ringraziamento. Sto parlando di Storia di Geshwa Olers. Quando iniziai a scriverla, nel lontano 21 novembre del 1998, non immaginavo che di lì a poco sarebbe diventata la mia storia del ringraziamento, per ciò che nell’arco di un anno da allora avrei iniziato a vivere in ambito spirituale. La mia conversione (ne ho ormai parlato molte volte, e non ritorno sull’argomento). La saga fantasy nacque come impulso del tutto naturale di rendere grazie a Chi era intervenuto nella mia vita, tirandomi fuori da una situazione divenuta insostenibile. Nel romanzo, la mia situazione personale si celava e si camuffava sotto le vicende di questo ragazzo di sedici anni, Geshwa Olers, che si trovava gettato improvvisamente in mezzo alla vita per affrontarla al meglio, sbagliando in continuazione e provocando cose più grandi di lui. Come accade sempre nella scrittura (per lo meno in quella vera, e ho la presunzione di poter dire che Storia di Geshwa Olers è vera scrittura), le vicende narrate si separano sempre di più da quelle che l’autore può aver vissuto, fino a divenire qualcosa di totalmente altro, sebbene un’ombra dell’origine continua a perdurare.

Storia di Geshwa Olers si sviluppò fino a diventare una narrazione in quattro volumi, ai quali, a partire dal 2006, se ne aggiunsero altri tre, per un totale di sette. Un numero che consciamente non vuole avere nessun significato particolare, anche se con il senno di poi potrei dire che nella numerologia ebraica il sette è simbolo di pienezza. Ma queste sono altre considerazioni. L’aspetto più appariscente, tuttavia, di questa saga è determinato dalla peculiarità narrativa. Lo sapevo fin dall’inizio; fin da quando iniziai ad autopubblicare il primo volume lo dissi molto chiaramente: la Storia sarebbe stata di difficile collocazione editoriale per via delle sue peculiarità. Permettetemi di ripeterne alcune.

Via mediterranea – Basata totalmente su leggende italiche e mediterranee, Storia di Geshwa Olers doveva superare questo primo scoglio, dovuto all’impreparazione dei lettori italiani all’utilizzo di mitologia nostrana. Il problema oggi non esiste più, perché la via mediterranea o italica si è diffusa parecchio.

Dio – La presenza dell’elemento cristiano all’interno del romanzo (anche se in forma particolarmente celata e non esplicita) avrebbe sollevato le obiezioni di molti (come in effetti è accaduto). Tuttavia, questo è uno degli elementi che misi da parte, prendendo a viaggiare su una via distorta (come direbbe il C. S. Lewis di Lontano dal pianeta silenzioso), e il cristianesimo interno alla Storia divenne il fulcro su cui far leva per una prima diffusione della saga.

Struttura - Questo è l’aspetto più complesso, probabilmente il più difficile da capire. Storia di Geshwa Olers esula dal classico romanzo, come esula dal classico fantasy. Le apparenze ingannano, e in questo caso devo dire che molti sono stati ingannati (o si sono lasciati ingannare). La saga è un collage di scritti di vario genere, legati a differenti autori immaginari. Non solo i sei autori ai quali sono attribuiti i sette volumi (come specificato nella prefazione del secondo volume, La faida dei Logontras), ma un’infinità di altri autori, di volta in volta semplici testimoni di fatti, studiosi di testi antichi, soldati e via dicendo, concorrendo a comporre un romanzo che travalica la struttura classica. Per dirne una, il terzo volume è formato da tre parti, la prima delle quali è un saggio dell’Oscuro Tearca sull’origine dell’Inferno, la seconda parte è la vicenda narrata del cammino di Nargolìan Asergnac per opera di un anonimo, e la terza parte il testo integrale della Profezia della Voce Alta, risalente a quattromila anni prima le vicende di Geshwa Olers, ma nei cui versi il destino del ragazzo sembra trovare un preannunciato compimento. Perciò tre autori per un solo volume. Sottolineo questo aspetto perché chi si aspetta di leggere un romanzo classico rimane facilmente deluso. Molti dicono ormai da tempo che il romanzo è morto. Io dico che invece è vivo e vegeto, sebbene in grande trasformazione. Oggi non è più il tempo del romanzo strutturato in inizio, sviluppo e conclusione. Oggi la conclusione può essere l’inizio di tutto, l’inizio può diventare la conclusione e lo sviluppo manifestare le infinite sfaccettature della vita quotidiana (basti pensare alla saga della Torre Nera, di Stephen King, il più bel fantasy contemporaneo).

Con questi presupposti non è difficile capire come un editore che voglia investire su una siffatta saga debba avere non solo coraggio, ma anche una buona dose di incoscienza. I primi volumi della Storia sono stati graziati di ben due editori, uno più motivato dell’altro. In maniera particolare Edizioni Domino ha sposato fin da subito la causa del romanzo, dedicandosi per una presentazione al meglio dei singoli volumi. Tuttavia, non posso esimermi dal fare alcune considerazioni, che mi hanno portato a prendere una decisione direi fondamentale, per lo meno per il sottoscritto.

Il mercato editoriale italiano è molto particolare, forse strano. Parte del mercato editoriale sono i lettori, che oggi come oggi non prediligono il fantasy cosiddetto classico (sebbene abbia già specificato che Storia di Geshwa Olers non è un fantasy classico, pur assomigliandovi sotto certi aspetti). Il fantasy italiano non ha ancora conquistato l’autonomia. Non è ancora capace di imporre i propri meccanismi internamente al proprio territorio, e va ancora a rimorchio dei successi stranieri. In una simile situazione per una casa editrice diventa davvero controproducente investire su Storia di Geshwa Olers. Sia chiaro, Edizioni Domino è disposta a pubblicare fino all’ultimo volume. Sono io che traggo, tuttavia, le mie conclusioni.

Storia di Geshwa Olers è nata per la gratuità. Questa fondamentale motivazione (come ho detto distorta strada facendo) dev’essere rimessa al centro delle mie scelte riguardanti la saga fantasy. Per questo motivo ho deciso di liberarne i diritti, con il gentile supporto favorevole di Edizioni Domino, per riproporla nella più totale gratuità, come feci all’inizio del mio cammino. Questa decisione riguarda soltanto Storia di Geshwa Olers, e solo per il tempo indispensabile a giungere al termine del settimo volume. Effettuerò un editing accurato con il supporto di professionisti e assocerò ai volumi copertine professionali, in modo da dare al romanzo l’aspetto di un prodotto editoriale con tutti i crismi, come si merita comunque. A differenza di ciò che è accaduto finora, però, renderò i singoli volumi disponibili per il download in formato ePub e Pdf, in modo che siano leggibili dagli ebook readers. Unirò all’iniziativa la possibilità di fare delle donazioni anche di piccole cifre che andranno unicamente a coprire le spese che sosterrò per conferire ai singoli volumi tutti i crismi dell’editoria professionale (spese che, a fronte di donazioni, documenterò nel dettaglio).

La decisione nasce soprattutto dalla comprensione delle difficoltà che incontra la saga a farsi accettare per ciò che è – ovvero una grande variazione sul tema – e dalla volontà di mettere nelle mani dei lettori appassionati l’intero romanzo, in modo da poter giudicare personalmente.

Per il resto tutto come prima: nell’arco di ottobre uscirà il primo volume di 7 case, La porta sbagliata, per i tipi di GDS Edizioni e non sono escluse nuove sorprese. Spero con questa iniziativa di incontrare comunque il vostro favore, come mi avete dimostrato finora. Non vi rimane che restare in attesa e darmi il tempo di preparare i primi volumi. Il viaggio nel Masso Verde, La faida dei Logontras e Il cammino di un mago vedranno (o rivedranno) la luce entro la fine di quest’anno. Preparate i vostri readers.

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23 Responses to Ritorno alle origini

  1. iri says:

    ???
    Bo, devo riflettere su questa cosa, mi hai preso contropiede! Io ero convinto che la faida fosse andato bene. Non so cosa dire, ci devo pensare.

  2. Fabrizio Valenza says:

    Iri, non c’entra nulla il modo in cui è andata la Faida. Tra l’altro non lo so neppure…
    Le motivazioni sono ben altre. Mi sembrava chiaro, il post.

  3. iri says:

    Sì, ma secondo me è un errore, quindi pensaci bene. Detto questo, io ti do il mio appoggio comunque.
    Ciao.

  4. Fabrizio says:

    Ognuno è libero di pensarla come vuole :-D

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  6. Daisy Dery says:

    Sono sotto shock *_*
    Ora mi riprendo.
    Da lettrice, amante della saga e della carta, mi dispiace.
    Ho letto le tue motivazioni e le accetto, perché frutto di profonda riflessione, spero che comunque un domani la saga possa tornare in carta e inchiostro.
    Ovviamente lo leggerò, scherziamo, è un anno che attendo la storia di Nargolian!^^

  7. Fabrizio Valenza says:

    Ciao Daisy. Come mai sotto shock? :-D Il mio intento nei confronti dei lettori è comunque quello di rendere la saga disponibile entro breve. Le altre motivazioni riguardano unicamente me, perciò mi stupisce che ci sia chi possa non essere d’accordo.

  8. iri says:

    Fabrizio, ma non capisci che che quando io mi dico non d’accordo, non penso certo a me, ma a te? Certo, magari tu potresti venire a dirmi “Pensa per te, che a me ci penso io”. Da lettore provvisto di Kindle poi io in fondo ormai non ho più problemi, quindi ci vado a nozze con ‘sta cosa. Ma il fatto è che mi pare che ti stavi letamente ritagliando il tuo spazio con la pubblicazione di QUESTA saga, proprio per le sue peculiarità. Era qualcosa di diverso che finalmente prendeva la forma di libri ben fatti, curati e editati come si deve. Ora dopo lo sconbussolamento iniziale mi sto riprendendo, ma perchè questa cosa della donazione? Visto che vi fate il mazzo a fare un lavoro come si deve non era possibile pubblicare l’e-book per l’editore o su amzon?

  9. Fabrizio says:

    Iri, sul serio, credo che non ci stiamo capendo. Ti invito a rileggere il post per comprendere lo spirito del salto

  10. Maddalena says:

    Caspita!
    Una scelta rivoluzionaria la tua, soprattutto in tempi come i nostri.
    Ti ammiro per questo e ti auguro che presto lo shock dei lettori si trasfomi in una piena adesione a questa nuova modalità di disitribuzione.
    La gente non è mai pronta a dar valore a ciò che è gratuito. Ma dalla tua hai il fatto che i primi 2 volumi sono stati immessi sul circuito ufficiale e quindi c’è da sperare che una bella fetta dei lettori fidelizzati ti seguiranno anche ora.
    Io lo farò, col pdf.
    (e se vuoi una mano con la grafica, conta su di me :) )

  11. FabrizioV says:

    Ciao Maddalena. Spero di avere lo stesso seguito avuto finora (anche se esiguo :-D ).
    E allora chiederò il tuo aiuto, visto che me lo proponi. Soprattutto per i titoli. Che ne dici? :-)

  12. Pingback: Sul romanzo/1 | Pagine di Fabrizio Valenza

  13. Mrfuturo says:

    Anche da parte mia continuerò a seguire la saga nel nuovo formato….dispiace un po’ non averla più a livello cartaceo…. tienici aggiornato sul uscita del nuovo volume…

  14. Fabrizio Valenza says:

    Ciao MrFuturo. Spero però che il disagio di non averla cartacea possa essere bilanciato dalla disponibilità più veloce dei volumi :-)
    E poi, una volta terminata la pubblicazione in ePub e Pdf, non si sa mai… :-D

  15. Pingback: Ges sta per tornare! |

  16. Niji says:

    E’ una scelta coraggiosa, ma soprattutto bella per le sue motivazioni. A volte si perde per strada il vero senso per cui si sta facendo qualcosa.
    Il mio unico dubbio è che, come ha detto Maddalena, spesso la gente non da valore a ciò che è gratuito. Spero che non sia questo il caso!

  17. FabrizioV says:

    Grazie Niji! Sono contento che l’idea ti piaccia. E’ vero, c’è il rischio che dici tu, ma il migliore antidoto è il passaparola, parlarne! Se tutti voi lo fate, ho una speranza di poter fare arrivare lontano il progetto :-D

  18. tanabrus says:

    Beh, che dire, questa proprio non me l’aspettavo.
    Certamente seguirò il proseguio della storia, ma per quanto mi riguarda pagherò come si trattasse di un e-book. Perché la gratuità per me è qualcosa per far provare, poi una volta assaggiato il frutto, se la cosa piace e si continua a seguirla è giusto ricompensare l’autore.

    Il che sarebbe anche come tutta questa storia della gratuità e delle donazioni in rete dovrebbe funzionare, in teoria.

    In bocca al lupo :)
    E chissà che col tempo non torni tutto anche su carta ;)

  19. FabrizioV says:

    Grazie Gabriele! Parole preziose, le tue.
    Guarda, per me il concetto della donazione relativamente a questa iniziativa è semplicemente quello di rientrare per lo meno delle spese sostenute, che ci sono già, come si può iniziare a vedere su http://www.geshwaolers.com/pagamenti.html
    Inoltre non escludo assolutamente il ritorno su carta, anzi lo auspico, ma solo una volta che avrò dato in pasto tutto il romanzo, per far sì che la gente possa giudicarne la sostanza.
    A breve scriverò un altro post in cui continuerò a spiegare le motivazioni che mi hanno spinto a questa scelta. Intanto rinnovo il grazie!

  20. Rosita says:

    Ciao scrittore, posso dare il mio modestissimissimo parere….
    Ho letto il post con attenzione e devo confessare che mi sembra di aver letto per iscritto quanto cercavi di farmi capire l’anno scorso in quel caldo pomeriggio in cui mi sei venuto a trovare per trovare un po’ di fresco in mezzo la campagna.
    Credo che quando si agisce con la mente collegata al cuore e alle emozioni quindi ti spingono a fare ciò che “devi fare”, per coscienza personale, per etica, o solo per onestà, non si sbagli mai. Poi la ricompensa arriva, si deve avere coraggio ogni tanto di andare contro corrente, soprattutto in questi tempi, come sottolineava qualcuno. Tu ne hai avuto, guidato dalla tua forte responsabilità verso te stesso, verso i tuoi lettori, verso Chi ti sta vicino sempre! In bocca al lupo e buon lavoro!

  21. FabrizioV says:

    Ciao Rosita. Grazie, molto bello quello che hai scritto! In effetti di aiuto ne sto già trovando parecchio, ed è proprio il segno che quando le cose si fanno nello spirito della gratuità, si sbloccano molte cose.
    Allora teniamoci aggiornati, per vedere come prosegue il progetto :-D
    Ciao e crepi il lupo!
    Buon proseguimento.

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