È tempo di parlare della mia arma preferita, il nunchaku, e di come è stata rappresentata al cinema: poco ma lo stesso in modo gustoso. Attingerò ad un mio vecchio lavoro, quindi forse i miei “lettori” potranno provare qualche déjà vu
Il nunchaku è un’arma molto facile da utilizzare: il problema è utilizzarla bene.
I due segmenti sviluppano una forza incredibile e fanno un male assurdo, quindi invito tutti ad evitare di imitare i filmati che presenterò! (Così mi premunisco contro eventuali future critiche )
Ci sono varie scuole di pensiero sulle origini del nunchaku: ci sono ottimi libri sull’argomento che vi invito a consultare. Quello che a me interessa è la nascita cinematografica, e questa è legata al mito di Bruce Lee. Il maestro-attore la tirò fuori nel dojo degli odiati giapponesi del film “Dalla Cina con furore” (1972) lanciando nel mito un’arma millenaria che sembra essere stata scoperta solo allora!
Ecco la celebre sequenza:
http://www.youtube.com/watch?v=u6jiitD4RaE
Qui devo per forza sfatare un mito: Bruce Lee usava il nunchaku al suo minimo di potenziale, eseguendo tecniche base semplicissime. Non sto dicendo che non sapesse usarlo, tutt’altro: come dicevo all’inizio, il nunchaku ha tecniche base semplicissime… ma farle bene è difficilissimo! Lee le eseguiva bene, fluidamente e sapeva come “fare scena” sullo schermo.
Eccolo ne “L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente” (1972), col doppio nunchaku.
http://www.youtube.com/watch?v=bRyDcB7qQFo
Anche qui devo intervenire: Lee non usa il doppio nunchaku, usa semplicemente due nunchaku, e non è la stessa cosa! Lo dimostra il grande Tadashi Yamashita e i suoi video propedeutici sul double nunchaku: un altro mondo, rispetto a Lee. Comunque lo spettacolo c’è e ce lo guardiamo!
Ecco il maestro nel suo ultimo film, “I 3 dell’Operazione Drago” (1973), che torna al singolo nunchaku.
http://www.youtube.com/watch?v=8hnBLYe_QKo
Anche qui, un uso davvero minimo delle potenzialità dell’arma, con tecniche che vengono insegnate alla prima lezione: lo stesso l’uso perfetto richiede un intenso e lungo allenamento.
Per finire, Lee nel suo progetto incompiuto, “Game of Death”.
http://www.youtube.com/watch?v=r0868Und-9s
Da quel giorno ogni film che mostra un nunchaku paga un debito a Bruce Lee e – pare brutto dirlo – è un peccato, perché così facendo non si è tentato (se non in rari e gustosi casi) di superarne la qualità. Veri e propri artisti virtuosi del nunchaku, come il grande Kim Silver, sono rimasti estranei al mondo del cinema per il semplice fatto che per fare anche solo una minima parte del loro repertorio serve una preparazione impossibile da acquisire nelle poche settimane di allenamento prima di un film, com’è di solito usanza: serve vero talento, e questo è incompatibile con il mondo del cinema! (Almeno quello statunitense)
Alla prossima puntata.
Come sempre ti distingui per la tua professionalita! grazie.
Ciao
Ma grazie a te! ^_^
Vedrai che belle cosette ci sono in serbo