Magari qualcuno se lo sarà chiesto. Sicuramente c’è chi mi ha scritto, informandosi su che fine avessi fatto. Perciò rispondo concisamente. Visto che il tempo è denaro e, in tempi di recessione, come il secondo scarseggia.
Questo post solo per dirvi che non sono desapacida. O, almeno non ancora, purtroppo. Sebbene i presupposti dell’anno fresco di varo, non siano i migliori e invitino a una fuga seduta stante, resto qui. Al solito quinto piano del mio inferno di cristallo, davanti al pc che quei pochi (sì, perchè noi siamo per pochi, non per tutti;) che hanno perso quel paio d’ore per leggermi, hanno presente.
Non aggiungo altro se non che sto pervicacemente continuando a scrivere.
Pronto e in uscita nei prossimi mesi il BEAstiario: 44 matti e una domatrice in gueperie e tacco quattordici per un incontro ravvicinato con la fauna della rete.
Ovviamente sto lavorando al sequel di Beatie Bannati, dove mi troverò invischiata in quel pasticciaccio del ”per tutta la vita” per colpa di…un tacco.
Quindi, grandi fermenti, nonostante i presupposti. Mentre la nebbia incornicia un pomeriggio di gennaio.