L’apocalisse: intervista a Paolo Barbieri

L'ApocalisseSe apocalisse significa togliere il velo, rivelazione, l’Apocalisse di Paolo Barbieri è una vera e propria rivelazione di colori, forme e suggestioni. Come se non bastasse, il volume è impreziosito dall’introduzione di Luca Enoch, uno dei più raffinati autori del fumetto italiano.
Paolo Barbieri è stato capace di dare un corpo e un volto ai personaggi, meravigliosi e terrificanti, che popolano il più immaginifico tra i libri della Bibbia, ovvero il Libro della Rivelazione di Giovanni. E il risultato è sorprendente.

L’immaginario fantastico si mescola a suggestioni horror, la tradizione prende accarezza la modernità, al punto che certe immagini hanno la forza di un dipinto a olio, mentre altre potrebbero benissimo essere scelte come copertine per un disco degli Slayer.

1378856_10200740230644843_1218057904_nLe illustrazioni in bianco e nero prendono per mano il lettore, ma sono quelle a colori che più mi hanno coinvolta e sconvolta. Il colore della fine del mondo, il rosso dei fiumi trasformati in sangue, il verde del destriero cavalcato da Morte, unico cavaliere dell’Apocalisse di cui appare il nome nel testo biblico e ancora i toni del porpora e scarlatto che vestono Babilonia, femmina infernale e madre degli abomini.
Nelle mani di Paolo Barbieri, la forza della distruzione della fine del mondo diventa forza creatrice. Ma non voglio dilungarmi oltre. Con piacere lascio la parola all’artista in questa intervista che ci condurrà sulla soglia del Giudizio universale.

199587_3744508527985_368537154_nDall’Olimpo di Favole degli dei, hai dato vita a L’Inferno di Dante per approdare ora a L’apocalisse. Tutto questo fa parte di un piano diabolico
Direi di no (e anche se fosse non te lo direi, altrimenti diventerebbe meno diabolico e perderebbe tutta la sua efficacia!).

Pensi che percorso lavorativo e intimo si mescolino contaminandosi, quando vai a creare universi di questa portata?
Si, questo succede sempre. Quello che io disegno è frutto delle mie esperienze lavorative e di vita: è inevitabile che i due “universi” si fondano in un’unica visione. Come ho spesso detto, io immagino che ogni mia singola illustrazione sia un fermo immagine di un vero e proprio film. Quando realizzo un intero libro illustrato questo effetto aumenta esponenzialmente, portandomi a immergermi completamente nel mondo che sto disegnando. Nei miei racconti visivi, cerco di raccontare storie attraverso la comunicazione di atmosfere e sensazioni personali che passano attraverso forme e colori, trasformando ed evolvendo tutto quello che ho imparato fino a quel momento, sfruttando anche migliorie o novità che si sviluppano casualmente durante il mio processo creativo. Evoluzione+caso+racconto: questa è la strada che continuo a seguire.

422913_3727147693975_986245376_nSuggestioni horror e immaginario fantastico. Come hai conciliato questi due linguaggi?
Parlando dell’Inferno di Dante, e ora dell’Apocalisse, mi lascio semplicemente trasportare dal racconto. La trasposizione in disegni che ne consegue è semplicemente frutto del mio istinto che si fonde con tutto il mio immaginario fantastico. Prima di tutto io sono un grande appassionato di tutto ciò che racconta realtà di fantasia, dai film, ai libri ai cartoni animati. Mi piace spesso il modo con cui i grandi registi del fantastico riescono a farti sentire in una favola anche quando raccontano una storia comune. Io, con i miei disegni, cerco di fare questo: non è solo la rappresentazione di creature e mondi immaginari che caratterizza quello che sono, ma le sensazioni che voglio comunicare attraverso una sottile linea interiore che collega proprio il mondo reale alla trasformazione di questo in una terra “speciale”. Con il mio processo creativo mi piace e mi diverte fare questo, e con l’Apocalisse ho cercato di andare oltre all’immaginario horror affrontato nell’Inferno, sconfinando in un territorio in cui le mie illustrazioni si sono plasmate all’arte surrealistica, in una fine del mondo ricca di colori e simbolismi.

1006297_10200796195563931_1023663739_nSei molto attivo su internet e hai numerosissimi fan, ma come tutti i personaggi pubblici devi fare i conti anche con i detrattori. Come ti rapporti con le critiche? Qual’è stato il miglior complimento ricevuto da un fan?
Faccio un esempio parlando di calcio: quando la nazionale perde una partita, gli italiani si trasformano in un popolo di allenatori. Tutti ne sanno più dei professionisti del pallone e spesso gli insulti si sprecano. Ecco, in un certo senso è quello che a volte succede: noto spesso una mancanza di rispetto miscelata ad una buona dose di maleducazione in cui ci sono sempre persone che trasformano il proprio “verbo” in verità incontrovertibile. Sottolineo che un disegno o un libro può piacere o non piacere, e questo non rappresenta un problema per me. Quello che infastidisce è realmente l’atteggiamento pretenzioso di critiche a cui seguono spesso insulti o frecciatine. D’accordo, questo fa parte di internet, ma un conto è la democrazia del web, altra cosa è la libertà di screditare chiunque non vada a genio al proprio ego. La cosa strana, o forse in fondo non troppo, è la “doppia facciata” di persone o futuri artisti che si sperticano in complimenti di facciata ma poi tirano la classica coltellata alle spalle. Insomma, tutt’altro che un mondo noioso! Ma in fondo, non è meglio dire semplicemente “non mi piace”?
Per quanto riguarda i complimenti ne ricevo molto spesso, e questo ovviamente mi fa molto piacere. Scegliere tra i migliori non è facile, ma la cosa più bella è sapere che ciò che faccio ispira o suscita emozione, e questo è elettrizzante!

E ora puoi regalarci una colonna sonora da ascoltare mentre ci si addentra nella tua Apocalisse?

Atto 1 -FUOCO- Atrocity: Sound of Silence
http://www.youtube.com/watch?v=nNT7t1Dvwxc

Atto 2 -DISTRUZIONE- Judas Priest: Judas Rising
http://www.youtube.com/watch?v=4jazmdoxlpY

Atto 3 -DESOLAZIONE- Dead Can Dance: The Host of Seraphim http://www.youtube.com/watch?v=vtQpM6MTugE

Atto 4 -RINASCITA- Steven Price/ Gravity soundtrack: Shenzou
http://www.youtube.com/watch?v=fLNXBVeuJ-g

Per vedere il booktrailer de L’apocalisse: http://www.youtube.com/watch?v=6lYMm-RnWRc

6446_10200838505021641_1272962727_nPer saperne di più il sito dell’autore è: http://www.paolobarbieriart.com/

Vi ricordo che potrete incontrare Paolo Barbieri al prossimo Lucca Comics & Games. Volete sapere dove? Basta cliccare qui.

This entry was posted in i libri degli altri and tagged , , , , , . Bookmark the permalink.

One Response to L’apocalisse: intervista a Paolo Barbieri

  1. Stefano Messori says:

    sempre originali le domande delle interviste di Barbara e interessanti che stimolano spesso gli autori intervistati a svelare anche loro in modo originale e curioso sfacettature di opinioni, trucchi del mestiere e retroscena che rendono molto gradevoli le letture delle interviste di “scritture Barbariche” ed i contenuti delle risposte degli intervistati (in questo caso un vero maestro del pennello, il talentuosissimo e sempre ispirato Paolo!).
    Bella la colonna sonora che accompagna a fine intervista, le illustrazioni apocalittiche di Barbieri con enfasi sonore, evocando emozioni intense sia visive che uditive: un vero orgasmo multimediale!

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *