Nemesis La chiave di Salomone a Lucca 2011. Intervista a Francesco Falconi

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L’uscita del nuovo romanzo di Francesco Falconi mi permette di fare una nuova incursione sul tema “fantastico italiano”. Quattro chiacchiere in vista della presentazione del libro a Lucca comics & games, sabato 29 ottobre, in cui parteciperò in veste di moderatrice. All’incontro parteciperà anche l’illustratore Paolo Barbieri, che ha disegnato la copertina del romanzo. Paolo, universalmente conosciuto per le copertine dei romanzi di Licia Troisi, sarà Artist Guest of Honor a Lucca, ed è autore per Mondadori del recentissimo libro illustrato “Favole degli dei”.

Ciao Francesco e benvenuto tra le Scritture barbariche. La chiave di Salomone è l’ultimo volume della saga Nemesis. Come prima domanda ti vorrei chiedere di introdurci brevemente alle sue ombrose atmosfere.

Se ne L’Ordine dell’Apocalisse la relazione tra Kevin ed Ellen era ostacolata dalle loro dinastie in una sorta di opposizione Montecchi-Capuleti, ne La Chiave di Salomone ho voluto ribaltare questo concetto. Cosa accadrebbe se il nemico non fosse più qualcosa di tangibile, ma le loro stesse nature di Angeli e Demoni? E se questa sorta di maledizione fosse legata al Patto d’Equilibrio, all’assottigliarsi del tramonto e a un ritorno di Nemesis? Nel secondo libro ho voluto rispondere a queste domande, rendendo ancora più complessa la trama e soprattutto spostando la location a Roma, una città così ricca di storia e leggende. Infine, mi sono divertito con un crossover tratto da L’Aurora delle Streghe, recuperando dei personaggi che mi ero divertito a creare.

Quali sono state le tue fonti di ispirazione per costruire questa saga?

Non c’è stata una fonte di ispirazione in particolare, ho voluto rispondere a delle domande che mi ero posto. Certo, ho attinto dalla storia, dalla Clavicula Salomonis alla Città Fantasma di Galeria e alle numerose leggende italiche, come la Porta dei Cieli. La vera ispirazione, forse, è la Qabalah, che stavo studiando mentre stendevo il plot del romanzo. Questo è evidente nel prologo e negli intermezzi. Una sorta di bene e male, Sephirot e Qliphot, Albero della Vita e della Morte. È il chiaroscuro di Nemesis, ed io ho cercato di indagare ciò che sta nel mezzo. L’ombra, il grigio.

All’interno del romanzo c’è un personaggio a cui ti senti particolarmente legato?

Senza dubbio i due protagonisti, Ellen e Kevin.

Il motivo?

Entrambi rispecchiano il mio carattere. L’uno più squadrato e razionale, l’altra più impulsiva ed emotiva. Questo il motivo principale della narrazione in doppia prima persona, stratagemma che ho intenzione di ripetere in qualche mio prossimo romanzo. Ancora opposti, quindi, che si amalgano nel grigio. Anche il personaggio di Hugh, per il suo particolare ruolo, mi ha divertito in questo secondo libro. E Vivian, per il suo tormento interiore.

Domanda spinosa, forse, ma in questo momento di grande attualità: secondo te ci sono oggi i presupposti per un’evoluzione del fantastico in Italia?

Assolutamente sì, lo stiamo vivendo proprio in questi anni, scoprendo una letteratura fantastica che va al di là del filone S&S di matrice tolkeniana. Sto sempre più apprezzando i romanzi fantastici che hanno ambientazione realistiche, specie se italiane. Ancor più quelli dove la chiave fantastica è sottesa e non così evidente, una sorta di surreale kinghiano. Insomma, direi che pian piano il fantastico italiano si stia evolvendo, con una varietà di stili e contenuti molto interessanti. E la pila sul mio comodino ovviamente aumenta.

L’ultima domanda non può che essere dedicata ai tuoi progetti futuri…

Come avevo preannunciato, Nemesis La Chiave di Salomone è un sequel, ma non sarà una trilogia. Il prossimo anno sarò impegnato nel seguito della saga per ragazzi “Evelyn Starr” edita Piemme, ma è prevista l’uscita di un romanzo che ho tenuto nel cassetto per più di tre anni. Una sfida importante, che segna una nuova fase del mio percorso letterario. Ne parleremo a Lucca, perché La Chiave di Salomone contiene una “piccola chiave” di questo nuovo progetto. E, proprio a Lucca, lancerò un contest in merito.

Grazie Francesco per il tempo che mi hai dedicato. A questo punto credo che avremo modo di parlare di questa “piccola chiave” e dei tuoi progetti futuri durante l’incontro a Lucca comics & games del 29 Ottobre dalle ore 15.00 alle ore 15,45 presso la Sala incontri Ingellis. Vi aspetto!

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