La “nebbiosa”, come la definisce Pasolini in una sceneggiatura di qualche anno fa, è la Milano che ospita le vicende di Vendetta, l’ultima fatica di Stephen Gunn, al secolo Stefano di Marino. Per Chance Renard, Gangland: una città letale, dove niente è come sembra e tutto può succedere. Di Marino, profondo conoscitore del cinema di genere degli anni 70, aggiorna l’iconografia del poliziesco all’italiana, trasportandolo con forza ai giorni nostri.
Vendetta si ispira alla rapina di via Imbonati del ‘99. Sangue e piombo, nel cuore di Milano. Un intrigo dove sesso e violenza si mescolano con azione e tradimento. E dove la morte di un innocente può innescare una catena di sangue. La banda del Professionista si riunisce ancora una volta, e questa volta i volti di Chance, di Tommaso detto “Il gobbo”, di Caterina detta “Bimba” e degli altri prendono forma grazie alle illustrazioni di Francesco Mortarino che impreziosiscono il volume, uscito in questi giorni per i tipi di Bd. Ho fatto una breve chiacchierata con l’autore in occasione dell’uscita del volume per Edizioni BD.
Ciao Stefano, puoi introdurci le atmosfere di vendetta?
Vendetta è più un hard Boiled che una spy story. Quel genere che io chiamo Nero criminale e ha un preciso riferimento con il Poliziottesco e con i film del Milieu di Di leo ispirati a Scerbanenco…ovviamente nella Milano del 2010
Cosa ha significato per te ambientare la vicenda nella tua Milano?
Un altro passo verso una settore importante del mio lavoro. Gangland, Milano è diventata più che una ambientazione casuale. In queste storie ho l’occasione più che nel filone avventuroso, di ribadire il mio punto di vista sul noir nostrano di cui si parla forse troppo senza praticarlo veramente… come tutte le cose in italia dal Calcio…al sesso.
Quella del professionista è una delle saghe più lunghe della narrativa italiana, e non è la prima volta che qualcuno dà un volto a chance renard. sei soddisfatto del lavoro che ha fatto sui personaggi francesco mortarino, che ha illustrato il volume?
Francesco come ha detto lui stesso alla presentazione viene da esperienze e gusti più fantastici. Ha comunque interpretato con grinta il personaggio che ha una sua efficacia non lontana da quella dei racconti. Ovviamente, come sempre ognuno ha il piacere di immaginarsi il viso del protagonista come vuole.
grazie Barbara, una grande soddisfazione che ti sia piaciuto.
Ho un debole per Gangland