Normandia : Mont Saint-Michel

 

Continua il nostro viaggio sulla linea chiamata “Asse di San Michele”.  Dopo la Grotta di San Michele nel Gargano, parliamo di Mont Saint-Michel, l’isola sulla costa della Normandia famosa per la sua abbazia dedicata a San Michele

La seguente descrizione è estrata da Wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Mont_Saint-Michel

Il Mont Saint-Michel (letteralmente “Monte San Michele”) è un isolotto roccioso situato presso la costa settentrionale della Francia, dove sfocia il fiume Couesnon.

Sull’isolotto venne costruito un santuario in onore di San Michele Arcangelo, il cui nome originario era Mons Sancti Michaeli in periculo mari (in latino) o Mont Saint-Michel au péril de la mer (in francese: in italiano, letteralmente, “Monte San Michele al pericolo del mare”).

Attualmente il Mont Saint-Michel costituisce il centro naturale del comune di Le Mont-Saint-Michel (dipartimento della Manica, regione amministrativa della Bassa Normandia appartenente al comune di Pontorson). Un trattino permette di differenziare tra il comune e l’isolotto: secondo la nomenclatura ufficiale dell’INSEE l’unità amministrativa si chiama (Le) Mont-Saint-Michel, mentre l’isolotto è chiamato Mont Saint-Michel.

La notevole architettura del santuario e la baia nel quale l’isolotto sorge con le sue maree ne fanno il sito turistico più frequentato della Normandia e uno dei primi dell’intera Francia, con circa 3.200.000 visitatori ogni anno. Numerosi immobili che vi sorgono sono individualmente classificati come monumenti storici e l’intero sito è nel suo insieme classificato come tale dal 1862. Dal 1979 fa parte dei Patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO.

L’abbazia benedettina

I conti di Rouen, poi duchi di Normandia dotarono riccamente i religiosi che le precedenti incursioni dei Normanni avevano fatto fuggire. Il Mont Saint-Michel aveva inoltre acquisito valore strategico con l’annessione al ducato di Normandia della penisola del Cotentin nel 933, venendosi a trovare al confine con il ducato di Bretagna.

Il duca Riccardo I (943-996) nel corso dei suoi pellegrinaggi al santuario rimase indignato dal lassismo dei canonici, che delegavano il culto a clerici salariati, e ottenne dal papa Giovanni XIII una bolla che gli dava l’autorità di riportare l’ordine nel monastero e fondò una nuova abbazia benedettina nel 966, con monaci provenienti da Saint Wandrille (abbazia di Fontenelle).

La ricchezza e la potenza di questa abbazia e il suo prestigio come centro di pellegrinaggio durarono fino al periodo della riforma protestante. Un villaggio si sviluppò ai piedi del santuario per dare accoglienza ai pellegrini. L’abbazia continuò a ricevere doni dai duchi di Normandia e quindi dai re di Francia.

Durante la guerra dei cent’anni l’abbazia si fortificò contro gli inglesi con una nuova cinta muraria che circondò anche la cittadina sottostante.

A partire dal 1523 l’abate fu nominato direttamente dal re di Francia e fu spesso un laico che godeva delle rendite abbaziali. Nell’abbazia fu installata una prigione e il monastero si spopolò, anche in seguito alle guerre di religione. Nel 1622 il monastero passò ai benedettini della congregazione di San Mauro (mauristi) che fondarono una scuola, ma si occuparono poco della manutenzione degli edifici.

Le volte gotiche della Sala dei Cavalieri nell’abbazia.

Il chiostro de La Merveille.

La parete finestrata del Refettorio.

L’abbandono e la rinascita dopo la rivoluzione francese

Nel 1791, in seguito alla rivoluzione francese gli ultimi monaci furono cacciati dall’abbazia, che divenne una prigione: vi furono incarcerati a partire dal 1793 più di 300 sacerdoti che rifiutavano la nuova costituzione civile del clero.

Nel 1794 un dispositivo telegrafico ottico (sistema di Chappe), fu installato sulla sommità del campanile e il Mont Saint Michel fu inserito nella linea telegrafica tra Parigi e Brest.

L’architetto Eugène Viollet-le-Duc visitò la prigione nel 1835. In seguito alle proteste per la detenzione dei socialisti Martin Bernard, Armand Barbès e Auguste Blanqui, la prigione fu chiusa nel 1863 per decreto imperiale. L’abbazia passò quindi sotto il vescovo di Coutances. In occasione del millenario della fondazione, nel 1966, una piccola comunità monastica si è nuovamente insediata nell’abbazia.

L’abbazia

Sezione dell’abbazia nel 1875.

Pianta del primo livello (Sala dell’Aquilone).

Pianta del secondo livello.

Pianta del terzo livello (chiesa abbaziale e chiostro della Merveille).

L’abbazia benedettina fu edificata a partire dal X secolo con parti giustapposte che si sono sovrapposte le une alle altre negli stili che vanno dal carolingio al romanico al gotico flamboyant. I diversi edifici necessari alle attività del monastero benedettino sono stati inseriti nello spazio angusto a disposizione.

L’insieme della Merveille, situato immediatamente a nord della chiesa abbaziale, comprende il chiostro, il refettorio, una sala di lavoro e l’elemosineria con dispensa, esempio di integrazione funzionale. Allo stesso modo le costruzioni della Belle-Chaise e degli alloggiamenti integrano le funzioni amministrative dell’abbazia con le funzioni cultuali.

Notre-Dame Sous-Terre

La primitiva chiesa abbaziale, costruita al momento della fondazione benedettina nel 966, fu in seguito interamente inglobata nei successivi ingrandimenti dell’abbazia. Altre costruzioni abbaziali sorsero ad est della chiesa originaria, sulla sommità della roccia e ad un livello superiore.

Questa chiesa originaria arrivò ad essere del tutto dimenticata, fino alla riscoperta ad opera di scavi effettuati tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Oggi, restaurata, offre un esempio di architettura pre-romanica.

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