Sabato, nell’ambito dei Delos days, sono stati proclamati i vincitori della prima edizione del premio Blackwood, dedicato a racconti inediti legati al soprannaturale. È stato un piacere per me far parte della giuria, e infine partecipare come madrina alla premiazione e conoscere di persona alcuni degli autori che hanno saputo donarmi un brivido con la loro penna. I racconti della cinquina finale erano molto diversi tra loro per stile e atmosfera. Un revenant che terrorizza un piccolo villaggio in Polonia, esorcismi e amore eterno, la lotta ancestrale tra angeli e demoni, zombie, fino alle leggende della terra salentina, luogo ai confini della realtà dove può capitare che un orco torni a reclamare il sangue del bambino sfuggito tanti anni prima. Devo ammettere che i racconti erano così belli che mi hanno fatto sperare di leggere presto un romanzo dei loro promettenti autori.
Ecco la classifica finale:
1 — Il Calzolaio di Zawadka di Sergio Donato (vince il 30% del montepremi)
2 — Nanni Orcu di Luigi Musolino (vince il 25% del montepremi)
3 — Dove muore il giorno di Daniele Picciuti (vince il 15% del montepremi)
4 — Eternamente sua di Marco Phillip Massai
5 — L’officina di Raffaele di Umberto Maggesi
Ed ecco la motivazione sull’opera vincitrice:
Vince Il Calzolaio di Zawadka, per la scrittura inquietante ed evocativa e per l’originalità dell’ambientazione. L’autore ha saputo fondere i toni della paura contemporanea con il mito e il folklore. La narrazione è fredda, le immagini sono aguzze come lame di ghiaccio: non dilaniano, ma feriscono e lentamente dissanguano. Una storia gotica densa d’atmosfera e raccapriccio, degna della penna di Mister Blackwood.
Ricordo che i primi tre racconti finalisti saranno pubblicati sul secondo numero dell’almanacco di Horror Magazine (H).
Grazie, Barbara.
Gentilissima come al solito. Rimpiango davvero di aver mancato la premiazione.
Un caro saluto.
Mi è dispiaciuto non conoscerti! In ogni caso… tantissimi complimenti!