Trenta e non più Trenta, nel mezzo del cammin…
Di noi si è detto di tutto: generazione x, y e z, generazione mille euro, bamboccioni, tanguy per i cinefili, Peter Pan per gli psicologi. E noi abbiamo spesso alimentato i luoghi comuni, rimanendo incastrati in trappole costruite con i nostri stessi desideri, le nostre mode, le nostre paure. Se la società ci ha ingabbiato in contratti precari e illusioni di eterna giovinezza, alla fine abbiamo finito col credere alla sconfinata libertà dell’ “avere tutto per possibilità”. Scoprendo, forse, di essere contenti così.
La realtà però è estremamente variegata (liquida?) e in ognuno di noi c’è il germe del precario e del subordinato, del lavoratore autonomo e del ricercatore. Questa realtà ce la vogliamo semplicemente raccontare e condividere, con la consapevolezza che sarà uno sguardo di parte, di sbieco, parziale, uno sguardo soggettivo, che non potrà abbracciare tutto e non potrà mai capirne il senso.
Solo racconto, solo istantanee di trentenni a Milano.