Prima della Rivoluzione Francese la situazione di quello Stato che ha fatto la storia del mondo era molto simile a quella presente oggi in Italia: nobiltà, clero e Terzo Stato, con quest’ultimo assoggettato a livello di potere e di economia ai due precedenti. Non si può non notare un parallelismo tra la Nobiltà di allora e la Casta Politica di oggi, tra il Clero di allora e le Lobby di oggi (impossibili da toccare nei loro privilegi), tra il Terzo Stato di ieri e il Popolo sempre più povero di oggi.
Il Terzo Stato era la parte della popolazione maggiormente tassata, proprio come oggi lo è il Popolo italiano che non sa più dove sbattere la testa, bloccato nel suo desiderio di crescere da mille leggi e tasse che ne impediscono uno sviluppo adeguato alla propria volontà di fare e alla propria grandezza, affermata più volte in passato. Se nell’epoca pre-Rivoluzione Francese le cause scatenanti furono carestie, raccolti che non fruttavano quanto ci si aspettava e una situazione finanziaria sempre più grave, con un deficit e un debito pubblico che nessun ministro riusciva più a sistemare, anche oggi possiamo ritrovare tutto questo nella grande Crisi Economica che ormai sta affossando sempre più l’Europa (tra l’altro incapace di unificarsi per far fronte in maniera non solo economica ai problemi) e nella classe politica che sembra vivere addirittura su un altro pianeta (tutta la classe politica, a parte rare eccezioni), che ancora non riesce a comprendere come la soluzione migliore sia quella di diminuire il debito pubblico (a detta di buona parte degli economisti) e non di pensare solo a sanare il deficit di bilancio. Nel XVIII secolo ci furono anche guerre continue a svuotare le casse dello Stato e oggi… abbiamo avuto un decennio di guerre continue che hanno svuotato le casse dell’Occidente, Italia compresa.
Poco prima della Rivoluzione Francese ci fu quella Americana, che permise di affermare il concetto che la libertà e il diritto alla felicità sono beni ai quali non si può rinunciare. Oggi abbiamo le Rivoluzioni Arabe, che stanno mettendo adrenalina nelle vene di molti cittadini dell’Europa.
Probabilmente i parallelismi tra situazione pre-Rivoluzione Francese e momento attuale non si fermano qui. Che stia arrivando il momento di una Rivoluzione Italiana? Dirò onestamente che immagino questo pensiero attraversare le menti di tutti (o quasi, quelli che stanno male) gli Italiani, la mia compresa, ma che sono profondamente preoccupato dal fatto che a ogni Rivoluzione (o quasi, ma noi non siamo né l’America né l’Inghilterra) segue un periodo di sangue e terrore. Speriamo, perciò, che gli esiti non siano gli stessi.