La catena del destino

Cosa può mai rallegrarmi qui, quando mi sveglio nel silenzio della notte, circondato dalle mille voci e dai mille volti che popolano la brughiera e che trasformano la mia veglia in un incubo peggiore del sonno? (Il sogno delle mani insanguinate, Bram Stoker)

Solo chi è stato o vive in brughiera può capire la magia di quel posto…

Ma cominciamo dal principio.

E’ da un po’ che penso ad un tema adatto a questo post. Il primo post è importante, deve dare un’idea generale sui contenuti, deve stupire: come al solito mi preoccupo troppo. Poi mi capita tra le mani La catena del destino e altri racconti inediti di Bram Stoker. E… bingo, arriva l’ispirazione! Quindi stasera, notte di sabato, troppo stanca e accaldata per uscire, mi metto a luce spenta a scrivere questa pseudo recensione, che credo sarà piuttosto una lunga riflessione sul genere e sullo stile dello scrittore irlandese. Vuoi perché non tratterà semplicemente dei racconti contenuti nella raccolta, vuoi perché come sottofondo musicale ho scelto Steve Vai, che poco ha a che vedere col gotico ma sui cui assoli ci si concentra magnificamente.

Prima di tutto vi lascio alcuni dati generali sul libro. I racconti in questione sono 5: La catena del destino (1875), Il segreto dell’oro vivo (1892), Le sabbie di Crooken e Il sogno delle mani insanguinate (1894), che fanno parte del periodo pre-Dracula (1897), e La profezia della zingara che è contenuto nella raccolta Dracula’s Guest And Other Weird Stories, pubblicata postuma nel 1914 dalla moglie di Stoker (qui uso il titolo originale perché la versione italiana, L’ospite di Dracula e altri racconti, contiene solo L’ospite di Dracula, La squaw, Il funerale dei topi e La casa del giudice. Mancano completamente, oltre a La profezia della zingara, anche Il segreto dell’oro vivo, Le sabbie di Crooken e Il sogno delle mani insanguinate, che erano presenti nell’edizione inglese).

Ho provato a fare qualche ricerca online e vi assicuro che non sono facili da reperire, a parte qualcosa in lingua madre. Nella versione cartacea, insieme, sono assolutamente inediti e questa edizione ha quindi il grande merito di riunirli.

Il male è protagonista in tutti i racconti, ma viene descritto in modo talmente naturale da passare quasi per normale presenza nelle vicissitudini umane: queste vengono analizzate precisamente, soprattutto le debolezze e le ossessioni. Il sogno, altro elemento fondamentale, rivela segreti nascosti e ci pone di fronte dubbi amletici che solo sul finale si sciolgono. Il sovrannaturale, ovviamente, non manca, ma viene spesso creato e portato avanti dalla mente umana, e va continuamente ad intrecciarsi alla superstizione e al folklore. Vi consiglio, per esempio, di leggere il finale di Le sabbie di Crooken, dove è l’ironia a farla da padrone. Oppure La profezia della zingara: qui capirete quanto le azioni di esseri umani suggestionabili e spaventati possano portare ad avvenimenti incredibili.

Tutti conosciamo Stoker come il papà di Dracula, uno tra i romanzi gotici per eccellenza che ha ispirato e continua ad ispirare chi scrive di vampiri. Da questi racconti, però, esce qualcosa di più. Grazie alla loro brevità, infatti, possiamo capire meglio lo stile dell’autore, la sua immensa bravura nel manipolare le trame e la sua “politica letteraria”, derivante forse anche dalla sua laurea in matematica e dal suo amore per la scienza, la medicina e il progresso. Il suo approccio è infatti scientifico: veniamo forniti di un background generale, seguito da uno sviluppo a metà tra sogno e fantasia e da un finale spesso travolgente e inaspettato: a volte ironico, a volte drammatico. Ci troviamo di fronte, credo, allo scrittore gotico più realistico e ragionevole del genere. Ad avvalorare questa tesi, sappiamo che Stoker era molto interessato all’occultismo, ma credeva fermamente che la superstizione potesse essere sostituita da idee più scientifiche.

Se siete interessati, questo libro potete trovarlo nella collana Ritmi della Costa & Nolan, casa editrice che ha pubblicato, tra gli altri, una raccolta di J. S. Le Fanu, l’autore di Carmilla, e due di M. R. James, grandissimo maestro del gotico, purtroppo poco conosciuto e spesso difficile da reperire. http://www.costaenolan.it

N.B. A voler essere precisi i suddetti racconti erano già usciti negli anni ’90 per Edizioni Theoria, appunto nella collana Ritmi, che viene ora stampata e distribuita da Costa & Nolan.

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