Passione e grande spettacolo per una trama, però, eterea e inconcludente. Arrivato ad un pelo dall’essere un ottimo film, “Warrior” (2011) scritto e diretto da Gavin O’Connor è un buon film da prendere così come viene, con simpatiche scene di mma e un attore titanico ma con un grande rimpianto: poteva essere molto di più.
Qualcuno ha scritto che questo è il primo film a mostrare su grande schermo combattimenti di mixed martial arts: niente di più lontano dal vero. Quand’anche ignorassimo i cage fight movies anni Novanta (non si chiamava mma ma era la stessa identica cosa), quand’anche ignorassimo il bellissimo “Redbelt” (2008) di David Mamet o il giovanilistico duo “Never Back Down” (2008 e 2011), rimarrebbero i film massicciamente imperniati sull’mma – con comparsate di veri atleti – di e con Hector Echavarria, di cui più volte abbiamo parlato in questo blog.
Sicuramente il regista non voleva fare un film diretto ai fan marziali (malgrado l’mma negli Stati Uniti stia raggiungendo livelli da fanatismo, tanto da finire addirittura nei Simpson!) ma le storie fuori dal ring proprio non convincono, mentre le scene di combattimento sono girate in modo da far risultare la violenza, non la spettacolarità marziale.
Ripeto, “Warrior” è un buon film à la Rocky (sogno di riscatto – allenamento – amore – match finale), ma proprio per questo risulta tutto già visto, tutto scontatissimo, tutto ovvio e tutto banale. Al regista-sceneggiatore sarebbero bastate poche pennellate per fare qualcosa di diverso e invece propina la solita roba.
Dobbiamo credere che un professore di liceo, per mantenere l’alto stile di vita che non può mantenersi, torni ad infilare i guantoni dopo non si sa quanti anni e -ascoltando Beethoven – sfidi i più grandi campioni del mondo. Ragazzi, se era un filmetto marziale lo si accettava, ma da un film che si atteggia a blockbuster non me la bevo proprio!
C’è rivalita tra fratelli fondata sul nulla – beghe giovanili per cui al massimo non ci si fanno gli auguri di Natale – ed entrambi odiano il padre per qualcosa di assai vago che non giustifica assolutamente la loro cattiveria nei suoi confronti. Forse uno sceneggiatore migliore avrebbe trovato motivazioni un po’ più valide.
Al di là della trama pencolante, va segnalata l’interpretazione larger than life di Nick Nolte, l’unico vero attore del film. Bravissimo in un ruolo difficile (in quanto mal scritto): quella cara vecchia pellaccia di Nick ancora una volta gliel’ammolla di brutto
Le scene di mma sono tutte girate in modo preciso, come a dire “io non sono mica un filmaccio marziale, io sono roba seria e quindi evito accuratamente di fare bei combattimenti: ritraggo la realtà e la realtà è che è tutto incasinato sul ring”.
In chiusura, “Warrior” è un buon film che sicuramente consiglio, ma di sicuro se volete gustarvi film sulle mixed martia arts molto più belli – anche se più “ruspanti” e con meno risorse – recuperate quelli su citati
lo sapevo che lo avresti recensito …. questo film mi ispirava, un po’ per l’argomento, un po’ per gli attori (Nolte ed Edgerton)… alla fine penso che lo guardero’
Una guardata la merita, non fosse altro per la bravura di Nolte. Come dicevo i difetti sono belli grossi, ma alla fin fine lo spettacolo c’è
Il problema è che veniva spacciato come il film sulle MMA quando invece è uno sportivo(anche se potrei dire rip off di Rocky) con spruzzi di film d’autore.
Bisogna vederlo con un altro spirito.
Da questo punto di vista sono rimasto piacevolmente sorpreso da Never Back Down 2 che pensavo fosse il peggio dei DTV e invece non è malaccio specie quando se le danno!
Che segua le tracce di Rocky sono d’accordissimo: gli spruzzi di film d’autore invece non li ho proprio visti
Il primo Never Back Down era troppo identico a Karate Kid per farsi apprezzare in pieno, mentre il secondo è tecnicamente inferiore ma mooooooolto più godurioso! Michael Jai White è un grandissimo e i combattimenti sono più che ottimi.