“Cuore di guerriero” è un ottimo e sorprendente libro, impostato come un memoriale ma più simile ad uno studio sulle origini dell’istinto umano a combattere.
Sam Sheridan convince e appassiona, e passando in rassegna i vari stili marziali nei vari angoli del mondo, non può non parlare del cinema marziale, in fondo il più “falso” degli stili di combattimento.
Nel 2006, infatti, un amico di Sheridan – Pat Miletich, celebre ex campione dell’Ultimate Fighting Championship – lo invita in Messico dove, insieme a lottatori della propria scuderia, sta curando le scene di combattimento del film “Bobby Z – Il signore della droga”. Caso vuole che io abbia visto tempo fa questo film e non ho notato proprio nulla di marziale, se non il granitico Stefanos Miltsakakis nel combattimento finale. (Ricordo che il grande greco è villain di molti film di Van Damme.)
Mi riprometto di recuperare il film perché le scene d’azione vengono minuziosamente raccontate nel libro di Sheridan con dovizia di aneddoti. Sheridan stesso viene chiamato a fare una comparsata (fra i carcerati ad inizio film) e a sostituire il protagonista Paul Walker in alcuni primi piani di lotta. Racconta del suo rapporto con Miltsakakis e la nascita della coreografia finale; racconta degli altri atleti veri che dovevano far finta di picchiare il protagonista e lasciarsi picchiare da lui; delle trovate sceniche per rendere al meglio alcune scene e via dicendo.
Insomma, magari ci fossero molti più libri simili!
Ecco il filmato dei titoli di testa di “Bobby Z”, con Paul Walker contro alcuni veri lottatori di MMA. Al minuto 1.58 potete vedere inquadrato Sam Sheridan nel suo ruolo cameo! http://www.youtube.com/watch?v=x68gv3Mat-s&NR=1
Riporto un paio di brani illuminanti.
Nel libro troviamo la dichiarazione di uno degli esperti sul set. «La differenza fra i combattimenti al cinema e i veri combattimenti – la grande differenza – è che in uno scontro cinematografico è più importante quello che viene colpito. È come in una danza, devi avere un buon partner oppure non funziona. La persona che viene picchiata deve essere convincente, altrimenti sembra tutto finto».
Oleg Taktarov, granitico lottatore russo ora sempre più spesso attore – l’abbiamo recentemente visto in “Predators”, – racconta poi questo aneddoto. «Stava girando un film russo e una delle comparse gli aveva detto che davvero lo ammirava tanto ed era entusiasta all’idea di lavorare con lui. In una scena in cui Oleg veniva picchiato da cinque o sei tizi, quella stessa comparsa gli aveva tirato un colpo in faccia con forza, nel tentativo di rendere la scena più realistica. “Quel calcio fu l’unico a sembrare falso” concluse Oleg, ridendo, “perché mi aveva colto di sorpresa e quindi non avevo reagito adeguatamente.»
Consiglio il libro, anche se è un bel tomo: ne vale assolutamente la pena. Ecco la pagina della Piemme: http://www.edizpiemme.it/libri/cuore-guerriero-9788856614428
Ecco un libro da recuperare ! Mi sa che me lo ordino.
Te lo consiglio. Di ampissimo respiro, affronta tanti temi e tanti tipi di lotta e di mondo a bordo ring