Desdemona: gli occhi insonni della notte

 “Per Desdemona, che cavalca la notte su Radio Strega e trasporta i sogni attraverso le note melodiche della sua voce. Per Desdemona, strega metropolitana, voce suadente che sussurra a chi ha voglia di vivere da insonne sognatore.”

Questa frase l’ho scritta qualche tempo fa per lei, Desdemona, l’affascinate protagonista de L’Insonne, un fumetto nato nel 1994 e che non ha mai smesso di sorprendere. Perché Desdemona è una sorta di moderna femme fatale, una dj che ha regalato la sua voce alla notte e ha una sensibilità particolare che le permette di entrare in contatto con storie e situazioni ai limiti della realtà. Durante la sua trasmissione serale su Radio Strega, Desdy incontra il popolo del crepuscolo, quelli che non dormono, chi nasconde segreti e combatte contro le proprie paure. La trama dai risvolti gialli con sfumature noir, non fa mancare intrighi politici e misteri storici, tra sette esoteriche e colpi di scena. E ci tengo a sottolineare che, caso più unico che raro, la serie a fumetti è ambientata in Italia.

Con grande piacere vi annuncio che il nostro ospite di oggi è proprio Giuseppe di Bernardo, creatore insieme ad Andrea Polidori de L’insonne, disegnatore per Diabolik e non solo, tra i creatori di personaggi di culto come Cornelio – Delitti d’autore, sceneggiatore, docente presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze e attualmente editor per Star Comics.

 

Ciao Giuseppe, benvenuto su Scritture Barbariche. L’insonne ha avuto una vita editoriale avventurosa. Vuoi parlarcene?
Avventurosa e piena di misteri, proprio come le sue storie. In breve, Desdemona nasce nel 1995, figlia prediletta mia e di Andrea Polidori. Nasce durante tante notti fiorentine, buie e nebbiose, nasce nei luoghi battezzati col sangue dal Mostro e di quella vicenda credo sia un po’ figlia. Una adolescenza passata a sentir parlare di delitti di cronaca nera ci ha certamente condizionati nei gusti letterari. Così ecco L’Insonne, un thriller esoterico, ambientato all’ombra di Santa Maria del Fiore. E’ stata pubblicata per la prima volta nel 1995 da un piccolo editore romano vissuto il tempo di un colpo di rasoio, sempre per restare in tema. Tre numeri che però hanno lasciato qualcosa: l’affetto dei lettori e in noi il disagio di aver ancora tanto da dire e di non averne avuto il tempo. Desdemona, come una gatta dalle tante vite, si è incarnata numerose volte, sempre per piccoli editori, fino al 2005, quando è stata rilevata dalla Freebook e riproposta in edicola. Undici numeri che l’hanno fatta conoscere al grande pubblico, anche se, malgrado alcuni premi vinti, i numeri, editorialmente parlando, erano ancora piccoli. Mentre Andrea Polidori propendeva, per un taglio più giallo, in me si agitava uno spirito occulto, esoterico, fatto di coincidenze e antichi segreti. Così, quando Andrea mi ha lasciato il timone del veliero, probabilmente la mia vena misterica ha prevalso. Poi la crisi con Freebooks, il passaggio alle Edizioni Arcadia dell’amico Mario Taccolini, e gli ultimi tre episodi della serie pubblicati per le librerie specializzate. La storia è giunta ad un epilogo, ma, dentro il mio cuore resta sempre la netta sensazione che Desdemona abbia ancora molte storie da raccontare. Storie che sono diventate audiofumetti, un romanzo e tanti fumetti da leggere gratis on-line. Oggi, intanto, la serie è disponibile per iPad e iPhone e presto anche per tablet Android.

Come è nato l’affascinante personaggio di Desdemona? Fonti di ispirazione e colonna sonora.
Desdemona prende vita nella mia testolina mentre ero ancora chino sui banchi della Scuola Internazionale di Comics di Firenze. A pensarci oggi sembra davvero un miracolo. Avevo alle spalle una piccola parentesi da speaker radiofonico e la radio, specialmente quella notturna, mi era rimasta dentro. Le sue atmosfere fumose, i suoi pazzi ascoltatori e le loro assurde telefonate in diretta. Stanco di detective e poliziotti, mi convinsi che anche una deejay, a cui gli ascoltatori si confidavano, potesse essere la protagonista di indagini a fumetti. Così è nata Desdemona Metus, un nome che è tutto un programma. Desdemona, vuol dire “avversata dalla sorte”, mentre Metus significa “timore”. Le ispirazioni ci sono arrivate da film come Talk Radio e dalla serie Voci nella notte, ma anche da Stregati di Francesco Nuti, dove la radio in cui lavora il protagonista si chiama proprio Radio Strega. Desdemona non è ispirata a nessun personaggio reale, anche se nella nostra idea originale, doveva essere costruita sul volto e la fisicità di Winona Ryder, purtroppo un volto troppo complicato da rendere per un gruppo di disegnatori alle prime armi. Tornando alle ispirazioni letterarie, certamente sono rimasto molto influenzato da “Gioventù cannibale” una antologia che raccoglieva racconti noir e grotteschi di Lucarelli, Ammanniti, Teodorani ecc, anche se le storie de L’Insonne erano soprattutto dei thriller esoterici, genere che sembra molto di moda adesso. Una strada che forse abbiamo percorso troppo in anticipo. Essendo ambientata in radio, la musica è stata certamente importante. Croce e delizia, perché si sa che ognuno ha i propri gusti musicali e le proprie fissazioni. Nella serie abbiamo citato tanti generi diversi, dall’heavy metal al rap, passando per i cantautori italiani. Il metodo di scelta era la coerenza del testo con quello che accadeva nella storia, ed è successo più volte che fosse proprio una canzone ad ispirare una trama.

Nella serie avete trattato misteri reali, fatti storici e intrighi politici mescolando il tutto con storie fantastiche e leggendarie. C’è un argomento o un mistero a cui sei particolarmente legato?
I fatti storici narrati nella serie del 2005 sono molti, anche se spesso non citati chiaramente. Si parte dall’eccidio di Sant’Anna di Stazzema e dell’armadio della vergogna, si passa dalle crociate dei fanciulli, fino ad arrivare alla vicenda di Ayad Anwar Wali e la vita del pietrificatore Gerolamo Segato. E ce ne sono tanti altri, che magari sono di contorno e si limitano ad una semplice citazione. Certamente, come dicevo prima, la vicenda del Mostro di Firenze è quella che mi ha accompagnato durante tutta la stesura della serie. Nel 1994, mentre disegnavo il primo episodio, ascoltavo le trasmissioni del processo Pacciani, mentre nel 2004, mentre scrivevo la nuova serie, erano in corso le indagini sui “compagni di merende” e sui presunti mandanti. Indagini che non hanno portato a nulla ma, a mio modesto parere, proprio per l’entità di quei mandanti. Dei delitti di Firenze, però, non ho mai parlato chiaramente. Se Desdemona dovesse avere una ennesima occasione, magari nel 2015, in modo da tornare in edicola ogni dieci anni, credo che affronterò di petto la questione. Mi piace partire da vicende reali, di cronaca, e costruirci sopra una storia diversa, magari con diversi chiavi di lettura. Tutta la serie de L’Insonne, è divisa in capitoli che rappresentano le varie fasi della trasmutazione alchemica: Nigredo, putrefactio, albedo e rubedo. E non si tratta solo di una scelta superficiale. Ad esempio, al termine del 6° episodio, la nostra protagonista, vede il padre uccidere una persona. Naturalmente questo provoca in Desdemona un grande strazio e un cambiamento interiore. Ecco, la scena si svolge in una camera sotterranea che rappresenta il forno alchemico in cui il piombo inizia la sua trasformazione. La data di nascita della nostra deejay è il 17 gennaio, e per gli esoteristi, quella data rappresenta l’epifania occulta, il mistero che si manifesta. Questo impianto esoterico però, stride con la personalità di Desdemona, che è cinica e assolutamente scettica, e che attribuisce le strane cose che vede ad un delirio della sua insonnia. Lei non dorme, e quindi gli incubi vengono a trovarla da sveglia.

Cosa ne pensi della situazione del fumetto in Italia oggi?
Il fumetto sta attraversando un momento difficile, e dai momenti di crisi si esce con le idee. Sono certo che presto arriverà un nuovo eroe a salvarci, nel senso che prima o poi, quella misteriosa alchimia del successo toccherà a qualcuno, e quel personaggio farà da apripista per una nuova generazione di fumettisti e di case editrici. Da editor della Star Comics cerco di dare il mio contributo, cerco di applicare le mie idee, e non mi resta che aspettare fiducioso.

Un augurio a Desdemona…
Le auguro di diventare eterna come tanti altri eroi dei fumetti che l’hanno preceduta. Mi piace fantasticare che quando io non ci sarò più, lei sarà ancora presente qualche scaffale di una libreria e che un ragazzino, passando di là, venga catturato dal suo sguardo magnetico.

Vi ricordo che Enrico Ruocco ha creato una raccolta firme per riportare L’Insonne in edicola. Se volete farvi sentire e partecipare, questo è il link:
http://firmiamo.it/aiutaci-a-riportare-il-fumetto-l-insonne-in-edicola-1

Per saperne di più:
Il blog dedicato a L’insonne: http://insonnecomics.blogspot.it/

 

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4 Responses to Desdemona: gli occhi insonni della notte

  1. alex says:

    Thank you for sharing excellent informations. Your website is very cool. I am impressed by the details that you

  2. trasloco-internazionale says:

    Ho trovato il vostro blog su google e sto leggendo alcuni dei tuoi post iniziali. Il tuo blog e’ semplicemente fantastico.

  3. ilprofessionista says:

    discussione e notizie più che mai interessanti. Distratto ocme sono a leggere fumetti d’oltralpe(che restano un po’ i miei preferiti) di Dedemona non sapevo nulla.
    Mi auguro di vedere(o forse ri-vedere) sarebbe meglio dire L’insonne in edicola…vedo che recentemente si pubblicano in formato bonelliano molti testi francesi che risultano in bianco e nero e rimpiccioliti un po’ snaturati. e se riprendessimo a proporre con energia prodotti italiani?;-)

    • Barbara says:

      Ciao Stefano, anch’io ho visto in edicola un volume francese stampato in formato bonelliano, in bianco e nero, con vignette e fumetti piccolissimi, snaturato a dir poco… quasi illeggibile, secondo me!

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