Ricorderete che qualche tempo fa ho pubblicato un’intervista a Paolo Barbieri, incentrata sul suo libro illustrato Favole degli dei, pubblicato da Mondadori lo scorso novembre e vero grande successo editoriale fantasy della scorsa stagione. A pochi mesi di distanza, risuona per tutto il pianeta la notizia che Paolo è stato selezionato per il nuovo volume di Spectrum, progetto editoriale dell’editore californiano Underwood books dedicato al meglio dell’illustrazione fantastica mondiale. Una consacrazione internazionale per un grandissimo artista italiano la cui influenza nell’immaginario fantastico è innegabile, grazie alle sue potenti ed evocative illustrazioni che impreziosiscono copertine e locandine per tutti i maggiori editori e le più importanti manifestazioni dedicate al fantastico. L’occasione mi è parsa perfetta per una veloce chiacchierata con Paolo.
Ciao Paolo, bentornato su Scritture barbariche e complimenti per questo nuovo grande successo. Essere selezionato per un progetto prestigioso e ambizioso come Spectrum dev’essere una bella emozione. Ma, prima di entrare nel merito, vorrei chiederti cosa significa essere illustratore, oggi.
Essere illustratore significa narrare attraverso le immagini e a volte cercare compromessi. Spesso una copertina nasce attraverso il dialogo e la collaborazione tra illustratore e i vari art director. Ci può essere una totale libertà nella crezione di un disegno, mentre in altri momenti occorre tener conto delle indicazioni del cliente, che, non dimentichiamolo, è colui che deve essere totalmente soddisfatto del prodotto finito. Per cui credo occorra cercare una via di mezzo tra libera espresione artistica ed esigenze di coloro che richiedono l’illustrazione stessa, cercando comunque di mantenere il proprio stile il più possibile inalterato e riconoscibile. Illustrare significa anche avere la “libertà” di creare mondi immaginari, e reinterpretare attraverso la proprioa personalità, stile e sensibilità ciò che maggiormente attrae o emoziona. L’ho fatto inizialmente con le copertine, poi con i libri illustrati del Mondo emerso, e l’ho raffinato con “Favole degli Dei”, in cui ho potuto reinventare il mito come meglio credevo, in totale libertà e avendo piena fiducia della casa editrice (Mondadori). In fondo, disegnare senza barriere di sorta, è un sogno che quando si realizza regala grandi emozioni, che, e ne sono convinto, vengono poi trasmesse negli occhi e nella mente dell’osservatore-lettore.
La tua influenza nel fantastico italiano trascende l’illustrazione e arriva a contaminare la parola scritta. Hai dato corpo e sangue alle creature che popolano i mondi immaginati dagli scrittori. Ma quali sono le tue fonti di ispirazione principali?
In genere le fonti di ispirazione spaziano per me in tutti i campi, dalla letteratura al cinema, dai documentari alla musica, senza dimenticare l’arte di illustratori e pittori “classici”. Spesso sono i piccoli particolari che mi suggeriscono idee o visioni, ma in genere credo che l’ispirazione derivi da tutto ciò di cui la mia mente si nutre, dalla vita di tutti i giorni a schizzi che nascono in maniera spontanea prendendo direzioni dotate di “vita propria”. Per cui potrei elencare film come Dark Crystal o Labyrinth, Star Wars o Il Labirinto del Fauno, per poi passare a libri come Dune, La serie della fondazione, Il gioco di Ender, per finire con i fumetti di Lilith o Dylan Dog. Per quanto riguarda gli artsiti/illustratori prediligo Rodney Matthews, Michal Whelan, Alan Lee, Brian Froud, Giger, John Howe, Chris Foss e tanti altri.
Parliamo della tua inclusione nel progetto Spectrum che, come ricorda il sito ufficiale, raccoglie il meglio dell’arte fantastica mondiale. Immagino che ricevere la notizia sia stato emozionante…
Sì, è stata una grandissima emozione! Spectrum è uno dei più importanti annuari dell’arte fantasy e in genere fantastica di tutto il mondo, e condividere le pagine con artisti che per me me sono veri e propri miti e che mi hanno ispirato mi da i brividi. Questa è la seconda volta che vengo selezionato per Spectrum (in queso caso Spectrum 19, che sarà in vendita a fine 2012): leggere di nuovo il mio nome nella lista dei selezionati mi ha riempito di gioia, e perchè no, anche di grande orgoglio.
Per concludere la nostra chiacchierata, puoi dare ai lettori di Scritture barbariche qualche indiscrezione sul tuo prossimo progetto?
Sto lavorando a un nuovo libro illustrato, che dovrebbe uscire per fine 2012 (per ora uso il condizionale, ma naturalmente appena avrò notizie certe, le comunicherò tramite sito e pagine facebook). Per ora è tutto top secret, ma posso dire che affronterò tematiche e atmosfere molto più cupe e struggenti rispetto a “Favole degli Dei”. Mi sto cimentando con disegni in cui, come nel mio illustrato precedente, ho completa libertà, e in effetti mi sto divertendo e scatenando parecchio con queste nuovi visioni.
Per saperne di più: Paolo Barbieri art – Spectrum