Clifton Hall, la casa maledetta – Nottingham (UK)

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clifton-hall-460_995718c Quando le storie di avvistamenti di fantasmi risalgono a tempi troppo recenti, nell’era del computer e delle mille possibilità di editing video/audio e foto, si è sempre restii a credere alla loro veridicità: si tende ad attribuire i fenomeni a burloni o mitomani in cerca di notorietà o a trovate pubblicitarie.

Eppure, questa storia pubblicata dal Telegraph nel settembre 2008 mi ha ugualmente colpita e voglio raccontarvela.

Siamo nel gennaio 2007: Anwar Rashid, con la moglie Nabila e i loro quattro figli, si è appena trasferito a Clifton Hall, un edificio che risale ai tempi delle conquiste normanne e che è composto attualmente di ben 52 stanze, più numerosi bagni, una sala cinema, una palestra, piscina e ogni lusso possiate immaginare.

La sera stessa dell’insediamento, la famiglia assiste ai primi strani avvenimenti: mentre sono tutti riuniti in salone, si sente bussare contro la parete e una voce maschile chiedere se ci sia nessuno. In un primo momento, Anwar e Nabila non danno troppo peso alla cosa, ma un paio di minuti dopo si ripete lo stesso episodio. Il proprietario della casa allora si alza, fa il giro delle stanze e non trova nessuno: le porte e le finestre sono tutte chiuse.

Trascorrono otto mesi, durante i quali la famiglia viene spaventata di continuo da rumori inspiegabili ed urla terrificanti nella notte. Anwar è talmente esasperato che chiama addirittura una squadra di studiosi del paranormale i quali di chiarano che la casa è il posto più spaventoso che abbiano mai visto, anche di giorno.

Due episodi in particolare, hanno definitivamente spinto Anwar Rashid e sua moglie Nabila a fare i bagagli in fretta e furia e abbandonare la casa; il primo avviene una notte in cui Nabila scende in cucina a preparare il latte per il figlio più piccolo: la donna vede, seduta sul divano del salone, la figlia più grande – di spalle rispetto a lei – a guardare la TV. La donna la chiama più volte, ma la bambina non si gira a guardarla, non pare sentirla. Nabila intuisce che c’è qualcosa che non quadra e decide di salire al piano di sopra, dove si trovano le stanze dei bambini, per controllare; immaginatevi lo spavento, quando trova la figlia maggiore addormentata nel proprio letto.

Il secondo episodio, la tipica goccia che fa traboccare il vaso, è il ritrovamento di macchie di sangue sulle lenzuola del bambino più piccolo: a quel punto la coppia non ha più esitazioni. Lasciano la casa e si trasferiscono altrove in men che non si dica.

A questo punto viene da chiedersi quali siano i fantasmi che tanto insistentemente si sono adoperati per cacciare la famiglia del magnate.

Facendo qualche ricerca nella storia della casa, appartenuta per lungo tempo alla famiglia Clifton, si trova qualche traccia di un probabile fantasma femminile appartenuto ad una donna della famiglia la quale – afflitta da pene d’amore -  in un’epoca remota si gettò dagli scogli su cui si erge il palazzo, nel fiume Trent che scorre li sotto.

In tempi più recenti, siamo negli anni 70, il maniero è stato trasformato in scuola femminile e si dice che una delle allieve si fosse impiccata per la delusione dopo un cattivo voto, e che la scuola avesse chiuso poco dopo proprio per questo motivo. Le allieve stesse dell’istituto raccontano di strani rumori nella casa ai tempi in cui vi frequentavano le lezioni.

Ogni notizia al riguardo della storia della casa resta piuttosto vaga: per lo più si tratta di leggende riguardanti un probabile antico cimitero sul quale sorgerebbe la costruzione e l’esistenza di cunicoli sotterranei nei quali si tengono messe nere, ma niente che giustifichi una cosi alta ed aggressiva attività paranormale.

Forse, Clifton Hall nasconde qualche segreto che a noi non è mai arrivato e il fantasma cerca di farcelo scoprire?

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