Il mistero di Monna Lisa

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Il 27 aprile, a Firenze, nel sottosuolo dell’ex Convento di Sant’Orsola, cominceranno le ricerche delle spoglie mortali di Monna Lisa, la celebre modella di Leonardo Da Vinci.
Le indagini, presiedute dal Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, si svolgeranno nell’arco di alcuni giorni: inizialmente, grazie al georadar, si cercherà la cripta dove risulta essere sepolta la donna vissuta tra il 1479 e il 1542, poi lo scavo e infine le eventuali analisi del DNA sui resti. Seguirà, in perfetto stile Bones, la ricostruzione del volto che racchiude probabilmente uno dei sorrisi più enigmatici della storia.
Entro il 10 maggio avremo i primi risultati dal sottosuolo e potremo forse risolvere un mistero vecchio di secoli: la donna raffigurata nella Gioconda di Leonardo è davvero, come vuole la tradizione e sostiene il Vasari, Lisa Gherardini, oppure un’altra nobildonna dell’epoca (secondo alcuni Caterina o Bianca Sforza), o più semplicemente un autoritratto di Leonardo con sembianze femminili?
Non sono nuovi i ritrovamenti di questo tipo nel mondo dell’arte: solo l’anno scorso, infatti, la stessa équipe, coordinata dal professor Giorgio Gruppioni e da Silvano Vinceti, ha portato alla luce i resti di Caravaggio (con una sicurezza dell’85%), scomparso nel mistero più assoluto nel 1610 a Porto Ercole (GR).

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