Identità sotto le lenzuola

La love story tra Lele Mora e Fabrizio Corona ha magnetizzato l’attenzione della stampa più di quanto non avesse fatto il problema della fiducia al governo Berlusconi. Non è compito mio pronunciarmi su come guidare un TG o un quotidiano, se sia più giusto lasciare spazio a questa o a quella notizia. Però tutto il chiacchiericcio nato attorno ai protagonisti della telenovela milanese (Corona è gay o bisex? E Nina Moric lo sapeva?) mi ha fatto tornare in mente questo pezzo scritto per il numero 39 della rivista Gli Altri, dove parlo dell’identità sessuale. Perché quello che facciamo sotto le lenzuola, in definitiva, sono solo fatti nostri.

Nella società moderna, il sesso è ancora motivo di conflitti e controversie. La nostra cultura, solo apparentemente libera e libertina, in realtà è ogni giorno più ossessionata da argomenti riconducibili alla sessualità, soprattutto se intesa in una forma più estrema o comunque non in accordo con la morale corrente. E la questione dell’orientamento sessuale di un individuo non fa eccezione. Chiedere quali siano le nostre preferenze sessuali anche quando, per esempio, ci iscriviamo ad un social network, è la dimostrazione di quanto sia facile usare il sesso per determinare l’appartenenza di una persona ad una specifica categoria. Ma un tale atteggiamento non può che essere contraddittorio, se pensiamo che la validità stessa dei criteri comunemente utilizzati per definire l’orientamento sessuale di un individuo sono ancora oggetto di feroci controversie. Solitamente si identifica l’orientamento sessuale con il comportamento sessuale di una persona, senza considerare che la nostra identità personale viene continuamente bersagliata e suggestionata da fattori esterni, come il dibattito culturale e politico, i mass media e, naturalmente, i pregiudizi della famiglia e degli amici. Tutti questi fattori sono capaci di limitare la nostra libertà di pensiero, fino a spingerci a fare delle scelte che sono in opposizione al nostro sentire. In questo caso, l’orientamento sessuale può anche non coincidere con l’effettivo atteggiamento erotico e carnale.
Non è opportuno definire l’orientamento sessuale soltanto in termini di comportamento sessuale. Ci sono eterosessuali che diventano sessualmente attivi solo dopo il matrimonio, e ci sono lesbiche, bisessuali e gay, che non diventano sessualmente attivi finché non si trovano impegnati in relazioni a lungo termine. Senza poi considerare chi non fa sesso per scelta, perché magari ha fatto voto di castità ed è entrato in ordini religiosi, a prescindere dal suo orientamento sessuale.
Insomma, le fantasie e i desideri che si provano per le persone dello stesso sesso, o di entrambi i sessi, non sempre si manifestano nel comportamento. Perciò è più giusto parlare di identità personale, anziché di orientamento o comportamento sessuale.
L’identità personale si riferisce unicamente alla percezione che abbiamo di noi stessi, gay, lesbica, bisessuale o eterosessuale, indipendentemente da quello che facciamo sotto le lenzuola. Che, in definitiva, sono solo fatti nostri.

About Cristiana

Cristiana Danila Formetta è nata a Salerno nel 1972. Scrittrice e blogger, negli Stati Uniti ha pubblicato per la Cleis Press e per Pretty Things. In Italia, ha pubblicato per Addictions e Coniglio Editore. Suoi racconti sono stati pubblicati su diverse riviste, tra cui il magazine Blue e GQ Italia. Il suo ultimo libro è FETISH SEX (edizioni "L'Orecchio di Van Gogh")
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