Massimo Carlotto: Per tutto l’oro del mondo

oro«L’oro è una malattia e mi era entrata nel sangue. […] Ogni grammo significava ricchezza. Avremmo dovuto paizentare ancora qualche anno, tenendo un profilo basso, cercando di barcamenarci con il maglificio, ma poi ci saremmo trasferiti all’estero e quell’oro ci avrebbe garantito la bella vita. Quella che i piccoli imprenditori tartassati da queste sanguisughe del governo possono solo sognare.
Non mi era mai passato per la testa il pensiero che le cose potessero andare male. Eravamo i migliori, i più furbi, i più prudenti.”
Ci sbagliavamo. Era tutto sbagliato. Nemmeno per tutto l’oro del mondo bisogna mettersi in mezzo a queste faccende perché poi il destino ti punisce.”»(1)

Chiamata a indagare su una rapina in villa finita male per conto di una vedova “inconsolabile” o al soldo di una banda di criminali che non merita aiuto alcuno, la vecchia squadra formata da Marco Buratti, Max la memoria e Beniamino Rossini torna invece in azione in favore di un orfano che merita di sapere la verità. Anche questa volta, per risolvere il caso, districandosi tra fitte menzogne e pericoli mortali, l’Alligatore sarà costretto a muoversi al di fuori della legge, ma lo farà sempre e soltanto secondo le sue regole.

Con Per tutto l’oro del mondo, Massimo Carlotto torna a raccontare in chiave poliziesca la realtà dell’Italia contemporanea, e in particolare del suo nord est, tra riferimenti di cronaca e tensione etica(2), ampie citazioni musicali, sequenze d’azione e modi classici del noir.
La formula è quella nota, quella collaudata dei romanzi del ciclo, applicata qui (come altrove) non senza sorprese (3); lo stile è quello classico di Carlotto, secco, quasi brachilogico; la narrazione è veloce, priva di sbavature; la trama è (come di consueto) ben congegnata e le dinamiche criminali sono (come di consueto) magistralmente ricostruite. Ma forse non è questo ciò che conta: no, la cosa più importante è che ritrovare l’Alligatore, dopo tanto tempo, è un po’ come tornare a casa…

Per tutto l’oro del mondo, di Massimo Carlotto è proposto ai lettori italiani da e/o.

(1)Massimo Carlotto, Per tutto l’oro del mondo, E/o Roma, 2015, p32.
(2)Qui il problema dei furti in villa apre uno squarcio su certa retorica politica e chiama alla riflessione sul “diritto” (sempre più spacciato per “dovere civico”) all’autodifesa, vero e proprio cavallo di battaglia di chi cerca di costruire il consenso parlando alla “pancia” del paese.
(3)Soprattutto se vi siete persi il recentissimo La banda degli amanti.

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